Il-Trafiletto

24/01/14

Rifiuta l’amore a tre col Direttore e l’amante. Licenziata.

Il sogno di qualsiasi persona al giorno d’oggi è quello di trovare un lavoro, così da raggiungere la soddisfazione personale e la serenità. Ma non sempre quest’ultima viene ad aggiungersi alla felicità per il lavoro trovato, soprattutto quando il luogo di impiego diventa il teatro di abusi e ingiustizie. E’ quello che è accaduto all'ingegnere Elisabetta Ferrante, informatica presso una multinazionale di Torino. Il suo tormento è cominciato nel 2000 con l'arrivo di un nuovo superiore che l'ha messa subito al centro delle sue "attenzioni": sono subito volate avances esplicite , davanti ai colleghi ma anche in privato, durante le riunioni prolungate appositamente fino a notte inoltrata. Improvvisamente spunta una trasferta di lavoro in Olanda, naturalmente in compagnia del solito Direttore e con la di lui amante, e spunta anche la richiesta sfrontata di un incontro amoroso a tre. In un’intervista rilasciata a Tgcom24 Elisabetta racconta: << Avevo 40 anni, due figli e pensavo di far carriera grazie alle mie capacità, e non per altri motivi. Rifiutai questo incontro a tre e fu la mia rovina.
Di ritorno dal viaggio mi sono trovata senza ufficio, con i documenti in un scatolone, una scrivania contro il muro, senza mansioni, senza collaboratori e via via senza i progetti ai quali stavo lavorando. >> Naturalmente Elisabetta cominciò a lamentarsi garbatamente della nuova sconcertante situazione, fino a che arriva inaspettato un trasferimento in un'altra sede. << In quel momento sono crollata: ho avuto una prima crisi di panico e mi sono smarrita con l'auto. Non dormivo e non mangiavo più. La mia vita era diventata impossibile. I medici del lavoro hanno capito subito che si trattava di mobbing aziendale >>. E non era nemmeno quello il fondo dell'abisso: entra in malattia e a seguito di questo periodo viene licenziata. << Ho deciso di intraprendere una causa legale contro la mia azienda, ma non è stato facile andare contro un colosso così grande, radicato nella città e capace di sconvolgere l’esistenza personale e familiare. Alla fine sono stati i giudici della Cassazione a darmi ragione e a confermare l'ipotesi di mobbing. La sentenza è arrivata nel 2008, sono stata reintegrata sul posto di lavoro. Però non ho ancora ricevuto il risarcimento economico, nonostante per questa causa abbia già speso 100 mila euro tra primo e secondo grado di giudizio e sia stata senza lavoro dal 2005 al 2009. Una cosa però, mi permetto di consigliarla a chi è vittima di soprusi e ha paura: 'ribellatevi', magari rivolgendovi allo 'Sportello dei diritti', ma fate sentire la vostra voce, i vostri diritti, la vostra denuncia . >>

Sapete scegliere un detersivo ecologico?

Se vogliamo contribuire a dare alla nostra terra un po' di sollievo dai veleni che la inquinano in abbondanza ogni giorno, potremmo, nel nostro piccolo, orientarci nell'acquisto di detergenti ecologici a basso impatto ambientale. Per far questo è necesario saper leggere le etichette e, in taluni casi informarsi. Molti potrebbero obiettare che anche questa operazione richiede il suo tempo, ed è vero, ma ritengo che imparare, capire e gestire al meglio i nostri budget e i soldi che con fatica guadagnamo siano un buon deterrente per il tempo speso a far nostre informazioni utili a noi stessi, agli altri e a madre terra

Dunque, iniziamo: in etichetta non troveremo  una lista completa degli ingredienti utilizzati per la formulazione del prodotto (tranne in alcuni rari casi), ma un semplice elenco delle sostanze incluse al suo interno, accompagnate dall'indicazione di alcune percentuali. Ciò avviene sia per i detersivi convenzionali che per i prodotti che si dichiarano ecologici. Come conoscere con precisione i componenti del detersivo da acquistare? I consumatori hanno diritto a ricevere informazioni dettagliate per quanto riguarda i componenti presenti nei detersivi, in particolar modo se soffrono di allergie o di problemi di salute che potrebbero risultare connessi al loro impiego. In tal caso, per conoscere nei dettagli la composizione dei prodotti, dovrete rivolgervi direttamente alle aziende, contattandole via e-mail o tramite il numero verde per l'assistenza segnalato in etichetta. In alcuni casi, potrete visitare il sito web dei produttori, in cui consultare le schede tecniche dei prodotti. Si tratta di un'accortezza che vale sia per i detersivi convenzionali che per i prodotti ecologici. Anche alcuni detersivi ecologici, infatti, potrebbero contenere sostanze allergizzanti o in grado di causare dei rischi per la salute a causa di un utilizzo improprio del prodotto. Oltre alle indicazioni relative alla composizione dei detersivi, troveremo in etichetta alcuni simboli specifici che indicano i rischi di utilizzo dei prodotti. Questi simboli sono in fase di aggiornamento. Per questo motivo, sulle confezioni attualmente in vendita potremo trovare sia i vecchi che i nuovi simboli. L'Aise ha pubblicato una guida online illustrata che specifica i cambiamenti in corso per quanto riguarda i simboli di sicurezza dei detersivi. Entro il 2017, tutti i prodotti dovranno riportare i nuovi simboli. Per fare un semplice esempio, la croce di Sant'Andrea nera su sfondo arancione, verrà sostituita da un punto esclamativo nero su sfondo bianco. Entrambi i simboli al momento indicano un pericolo per la salute, che potrebbe essere costituito dal rischio di irritazione della pelle, di sensibilizzazione o di grave irritazione agli occhi. Ancora, il prodotto in questione potrebbe essere nocivo se ingerito. I segnali di sicurezza riguardano sia coloro che utilizzano i detersivi a livello professionale, sia i semplici cittadini che si occupano delle pulizie domestiche. Per quanto riguarda la composizione dei detersivi, è necessario sottolineare le indicazioni relative alla sostenibilità presenti sulle etichette di alcuni prodotti ecologici. I detersivi migliori sono stati formulati per ridurre il più possibile l'impatto ambientale legato al loro utilizzo. Gli stessi processi produttivi dovrebbero risultare rispettosi dell'ambiente. I detersivi più attenti al Pianeta dovrebbero essere formulati con tensioattivi di origine vegetale, non derivati dal petrolio, e dovrebbero contenere ingredienti di origine naturale e controllata, provenienti, ad esempio, da agricoltura biologica o biodinamica. Un detersivo davvero rispettoso dell'ambiente non contiene sostanze come fosfati, perborati, paraffina e triclosan. Nella sua formulazione non sono presenti candeggina e sbiancanti ottici, che possono essere sostituiti dall'acqua ossigenata e dal percarbonato di sodio. Dal punto di vista della salvaguardia della salute, chi soffre di allergie dovrebbe evitare i detersivi che contengono profumazioni sintetiche (parfum). I profumi sintetici possono essere sostituiti da oli essenziali naturali e da sostanze delicate e prive di allergeni. Leggete bene le specifiche presenti in etichetta e non abbiate timore di contattare le aziende e di consultare i loro siti web ufficiali in proposito. Certificazioni Come capire se un prodotto per la detergenza della casa è stato formulato con ingredienti naturali ed ecocompatibili e non è stato testato su animali? A questo punto entrano in gioco le certificazioni. Quando un prodotto è certificato, di norma presenta un simbolo ben preciso in etichetta, legato all'organismo di certificazione. Ecco le garanzie offerte dalle certificazioni più comuni per quanto riguarda i detersivi e altri prodotti utili per la pulizia della casa, come oli essenziali e saponette per il bucato.
Ecolabel  (www.ecolabel.eu) è il marchio dell'Unione Europea che premia la qualità ecologica dei prodotti (e dei servizi) migliori dal punto di vista ambientale, che mantengono comunque elevati standard di prestazioni ed efficacia. Il marchio attesta che il prodotto prescelto ha un ridotto impatto ambientale lungo tutto il proprio ciclo di vita.
Icea, l'Istituto Europeo per la Certificazione Etica e Ambientale (www.icea.info), propone due certificazioni, dedicate all'Eco Detergenza e all'Eco Bio Detergenza. Lo standard garantisce, sia nel prodotto che nel materiale di imballaggio, l'assenza di sostanze a rischio dal punto di vista ecologico, di materie prime non vegetali ritenute dannose per la salute dell'uomo e dell'ambiente, allergizzanti o irritanti. Garantisce inoltre un'efficacia del prodotto paragonabile a quella dei prodotti convenzionali di alta gamma, la presenza di imballaggi riciclabili e realizzati con materie prime rinnovabili. La certificazione Eco Bio Detergenza indica che i prodotti che la riportano sono ottenuti utilizzando materie prime vegetali da coltivazioni biologiche.
Aiab, l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (www.aiab.it), propone una certificazione dedicata ai prodotti per la detergenza domestica. Il marchio Aiab Detergenza Pulita si basa su disciplinari che valutano l'efficacia e la sicurezza dei prodotti, i quali devono risultare sia a ridotto impatto ambientale che rispettosi per la salute, offrendo un pulito ecologico e sicuro. Inoltre, la certificazione garantisce che le materie prime utilizzate per la formulazione dei prodotti siano state approvate singolarmente e provengano, in base a quanto è possibile reperire sul mercato, da agricoltura biologica. Lav, Lega Anti Vivisezione (www.lav.it), dal 2004 permette alle aziende di esporre il proprio marchio soltanto a seguito dei controlli effettuati da Icea per verificare la conformità dei prodotti allo Standard Internazionale Non Testato Su Animali. Il principale obiettivo dell'iniziativa consiste nel qualificare e valorizzare le politiche e scelte commerciali, aziendali e personali, orientate a non ricorrere e non incrementare le sperimentazioni sugli animali.

TONNO AL BASILICO

UNA RICETTA SEMPLICE E VELOCE, ADATTA PER LA CUCINA DI TUTTI I GIORNI. COME CONTORNO SERVITE PATATENOVELLE AL VAPORE E PER DESSERT UNA MACEDONIA DI FRUTTA FRESCA. 411 kcal per porzione

Ingredienti per 4 porzioni   • 4 TRANCI DI TONNO FRESCO DI Gr 200 L'UNO • 15 FOGLIE DI BASILICO • 1 TENERO RAMETTO DI ROSMARINO • 1 CAROTA  • 4 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA • 1 SPICCHIO D'AGLIO • MEZZO LIMONE SALE E PEPE 

LAVATE le foglioline di basilico e asciugatele, tamponandole con carta assorbente da cucina. Tagliuzzatele insieme al rosmarino e tenetele da parte. Spuntate la carota, mondatela e affettatela a sottili rondelle trasversali con l'aiuto della mandolina o con un coltello ben affilato; dovranno essere spesse l mm o poco più, in modo da cuocere in pochi minuti.

CALDATE l'olio in un grande tegame, aggiungete le carote e l'aglio sbucciato e lasciate insaporire per un istante. Eliminate l'aglio, unite i tranci di tonno, sale, pepe e cuoceteli 3 minuti per parte. Bagnate con il succo filtrato del limone, aggiungete le erbe aromatiche e fate insaporire per qualche secondo.
TONNO AL BASILICO

SISTEMATE i tranci in 4 piatti da porzione, versatevi sopra il loro condimento e servite subito in tavola, cospargendo a piacere con una macinata di pepe.

VARIANTI APPETITOSE
l • Potete sostituire il basilico con un'altra erba aromatica: il tonno si abbina bene con il timo e la santoreggia.
2 • Perun piatto dal gusto più delicato, sostituite il tonno con la stessa • quantità di pesce spada a tranci.

L'ESPERIENZA INSEGNA 
BASILlCO DI SCORTA Lavate e asciugate le foglie di un ciuffo di basilico. Riempite un vasetto di vetro a chiusura ermetica, con le foglie, alternate con strati di sale grosso. Comprimete il tutto per eliminare più aria possibile e terminate con uno strato uniforme di sale. Versate l'olio extravergine d'oliva nel vaso, fino a coprire l'ultimo strato di sale. Chiudete e conservate in un luogo tresco.

Muore un santone indiano. 18 morti ai suoi funerali.

Una vicenda che ha dell’incredibile. Nella popolosa città indiana di Mumbai, capitale dello stato del Maharashtra, almeno 18 persone sono morte la settimana scorsa in una calca avvenuta durante una veglia di preghiera in memoria di un di un leader di una setta mussulmana morto il giorno prima a 102 anni. Syedna Mohammed Burhanuddin, questo il nome del santone , leader della setta Dawoodi Bohra, era un personaggio molto influente, a capo di una comunità di imprenditori che ha uffici e università in Asia, Medio Oriente e Africa. L’uomo era molto amato anche perché considerato discendente diretto del Profeta Maometto. 
Alle esequie del ‘santone’ sono giunti in migliaia ( secondo la tv NewsX, la folla era costituita da 300 o 400mila persone ), così tanti che ben presto si è creata una ressa umana rischiosissima, e 18 persone ci hanno rimesso la vita, mentre altre 40 sono rimaste ferite. Lo riferiscono i media locali, secondo i quali la tragedia sarebbe avvenuta nel quartiere di Malabar Hill, per rendere omaggio al leader indiano. Tra la folla non c’erano solo abitanti di Mumbai, ma anche gente dei paesi limitrofi. La calca scoppiata all’improvviso, ancora senza una motivazione chiara, ha creato un effetto domino che ha portato alla morte delle 18 persone. Come in altri casi, purtroppo sono mancate le misure di sicurezza: in caso di raduni di migliaia di persone, bisognerebbe ideare delle vie di fuga egente, esequie, cercare sempre di evitare la calca.

Undicesimo anniversario della scomparsa dell'avvocato | le sue parole di 45 anni fa (video)

Undici anni dopo la sua morte, è stato ritrovato un video inedito, dove Agnelli risponde ad un giornalista olandese, passando da una lingua all'altra con la naturalezza che lo ha sempre contraddistinto.

Un video realizzato dalla televisione olandese alla fine degli anni Sessanta completa il racconto lungo un anno che La Stampa ha dedicato ad Agnelli Inglese, italiano, francese, di nuovo inglese: la naturalezza con cui Gianni Agnelli passava da una lingua all’altra, la lucidità delle analisi e il vigore nell’argomentarle, riemergono in un’intervista televisiva di 15 minuti all’Avvocato, finora pressoché sconosciuta. L’inedito è stato recuperato dall’Archivio Storico Fiat e La Stampa lo presenta in occasione dell’undicesimo anniversario, oggi, della scomparsa di Agnelli.  Il video va a completare il cammino del progetto «Un anno con l’Avvocato» che La Stampa aveva lanciato in occasione del decimo anniversario. Si è trattato di un «work in progress» a capitoli, che mese dopo mese ha permesso di scoprire i molti aspetti di una vita complessa come quella dell’Avvocato, attingendo ai libro dei ricordi della famiglia Agnelli e agli archivi del giornale. Immagini, citazioni e video che resterà consultabile, insieme a tutto il resto del materiale di documentazione, non solo su La Stampa ma anche sul sito GiovanniAgnelli.it.

Il filmato risale alla fine degli anni Sessanta - la data precisa non è chiara - ed è stato realizzato nella sede della Fiat da un giornalista della Tv olandese. Non c’è traccia di una sua messa in onda e viene considerato sostanzialmente un inedito. Agnelli parla di una vasta gamma di temi, dall’Europa ai rapporti con General Motors, dalla politica industriale al ruolo dei giovani nella società e al compito che hanno di portare avanti il processo di costruzione europeo, diventandone protagonisti.   fonte LaStampa

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