Il-Trafiletto
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28/04/14

Separazione e divorzio: presto una legge che ne accorcia i tempi e riduce la burocrazia.

La Commissione Giustizia della Camera ha dato il via libera al testo base riguardante il divorzio breve, con le novità che vanno a modificare l'Art. 3 della legge n. 898/70 sul divorzio. I tempi di approvazione saranno decisamente più brevi (basterà un anno di separazione contro gli attuali tre), e renderanno più semplice l'iter per lo scioglimento del vincolo matrimoniale. Inoltre,in caso di addio consensuale non sarà più necessario per i coniugi presentarsi davanti ad un giudice, ma sarà sufficiente un accordo coi rispettivi avvocati. Ecco le novità previste per il 2014, compresi i "paletti" posti dalla giurisprudenza sui rapporti economici post-matrimoniali. 1 - E’ SUFFICIENTE UN ANNO di separazione, rispetto agli attuali tre, per avere la possibilità di divorziare. I nuovi termini decorrono dal deposito della domanda di separazione e non, come accade ora, dalla comparizione dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione. 2 - NIENTE PIU' GIUDICE. la coppia che sceglie di dirsi addio in modo consensuale non ha l'obbligo di presentarsi davanti a un giudice, tutto si risolverà con un accordo tra i coniugi assistiti dai rispettivi avvocati. Il tutto rientra in un necessario piano di semplificazione delle procedure: le cause pendenti che ingolfano i tribunali verranno risolte con procedure alternative o trasferite in una sede arbitrale. Vi rientrano le separazioni e i divorzi (ma non il lavoro, la previdenza e l'assistenza). 3 - L'ASSEGNO DOPO IL DIVORZIO. Spetta al coniuge malato e non idoneo al lavoro l'assegno divorzile anche in caso di oggettivo ed evidente sproporzione fra i redditi dei due ex coniugi. Inoltre l’assegno può aumentare solo ed esclusivamente se il mutamento delle condizioni dell'ex coniuge è tale da cambiarne radicalmente l'assetto patrimoniale. 4 - LA PENSIONE DI REVERSIBILITA'. Va considerata la data di separazione e la convivenza prematrimoniale della superstite con il defunto. A incidere sul calcolo, oltre alla durata dei matrimoni, è ovviamente anche la presenza di figli con la divorziata, nonchè l'eventuale assistenza fino alla morte prestata dalla seconda consorte. 5 - L'EREDITA'. Alla morte dell'ex coniuge, l'assegno a carico dell'eredità (a cui può aver diritto il divorziato) va quantificato in base a diversi fattori: misura dell'assegno di divorzio, entità del bisogno, eventuale pensione di reversibilità, sostanze ereditarie, numero e qualità degli eredi e rispettive condizioni economiche. 6 - IL TFR. Al coniuge divorziato cui viene riconosciuto l'assegno, e che non si sia risposato, spetta una quota del Tfr maturato dall'ex. Quota calcolata solo sulla somma corrisposta al lavoratore dopo la sentenza di divorzio. "Ci auguriamo - ha detto la relatrice del ddl Alessandra Moretti (Pd) - che il percorso di questa legge, per troppe volte rimandata nelle scorse legislature, possa essere rapido, anche grazie all'accordo preso dai presidenti di Camera e Senato che hanno previsto tempi stretti per la calendarizzazione del provvedimento".

31/12/13

Il manoscritto Voynich, un libro indecifrato: vero o falso?

Si racconta che la lingua estrusca sia una lingua di difficile decifrazione, e del popolo estrusco si sa poco, ma esiste un libro scritto in una lingua o forse è meglio dire in caratteri sconosciuti e che non è ancora stato decifrato. Esso si trova presso  la Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, e di esso non esistono copie. Fu acquistato da Wilfred Voynich, un mercante di libri rari e da esso prende il suo nome "Manoscritto Voynich". E sapete dove è stato acquistato? Il mercante polacco, naturalizzato inglese, nel 1912 acquistò 30 volumi dalla biblioteca del collegio gesuita di Villa Mondragone, nei pressi di Frascati, che aveva bisogni di soldi per restaurare la villa. Strano che fosse in possesso dei gesuiti, il colto ordine ecclesiatico esistente...
Manoscritto Voynich

È composto da 102 fogli, per un totale di 204 pagine, largo 16 cm e spesso 4 cm.  La rilegatura, però, è fatta per 116 fogli, quindi si pensa che i restanti 14 siano andati dispersi. Il testo è scritto in una lingua sconosciuta. Il significato di tale libro è ancora sconosciuto, tuttavia, mediante la tecnica del Carbonio-14, è stato possibile stabilire che sia stato redatto tra il 1404 e il 1438. Si tratta dell’unico libro del XV secolo non ancora decifrato. Voynich ritrovò all’interno del libro una lettera di Johannes Marcus Marci, rettore dell’Università di Praga e medico reale di Rodolfo II di Boemia, con la quale egli inviava il manoscritto al poligrafo Athanasius Kircher, che si trovava a Roma, perché lo decifrasse. Marci affermava in questa lettera di aver ereditato il libro dall’amico Georg Baresch, e che precedentemente era appartenuto all’imperatore Rodolfo II, che, a sua volta, lo aveva acquistato credendolo opera di Ruggero Bacone,  famoso filosofo, teologo, scienziato e alchimista inglese.   Il volume è composto per la maggior parte di illustrazioni a colori, in base alle quali è stato possibile dividerlo in categorie a seconda del tema di questi disegni: -SEZIONE I (botanica): le prime 66 pagine contengono 113 disegni di piante del tutto sconosciute; -SEZIONE II (astronomica o astrologica): da pagina 67 a 73 sono presenti 25 diagrammi che sembrano rappresentare delle stelle. Inoltre vi sono anche alcuni segni zodiacali, tuttavia resta impossibile chiarire quale sia l’argomento di questa sezione; -SEZIONE III (biologica): da pagina 75 a 86 sono rappresentate diverse figure femminili nude, alcune delle quali sono immerse in vasche contenenti un liquido scuro. Per la presenza di corpi umani, gli studiosi hanno pensato ad un trattato di biologia; -SEZIONE IV (farmacologica): da pagina 87 a 102 il libro contiene diverse immagini di ampolle e fiale dalla forma analoga a quella cui siamo abituati. Inoltre sono raffigurate piante, radici, presumibilmente erbe medicinali. Nella terza e la quarta sezione vi è un foglio ripiegato sei volte, nel quale sono disegnati nove medaglioni con immagini di stelle o figure simili a cellule, raggiere di petali e fasci di tubi. Inoltre vi è un’ultima sezione, da pagina 102 a 104, nella quale non sono contenute immagini ma solo parole incomprensibili, sembrerebbe una sorta di indice. Nel corso degli anni sono stati svolti numerosissimi studi nel tentativo di decifrare questo manoscritto, ma nessuno di questi ha portato i risultati sperati. Molti, come il professore di filosofia medievale di Yale Robert Brumbaugh, hanno sostenuto che si trattasse di un falso: un autore truffaldino si sarebbe divertito a comporre un libro privo di significato per poterne ricavare qualche soldo visto il grande interesse verso le opere esoteriche di quell’epoca. Secondo William Newbold si trattava di un latino camuffato addirittura da Ruggero Bacone. Stojko, nel 1978, credette che si trattasse di ucraino, al quale erano state rimosse le vocali. Nel 1987 il fisico Leo Levitov attribuì il testo a degli eretici Catari, pensando di aver interpretato il testo come un misto di diverse lingue medievali centroeuropee. Il testo tuttavia non corrispondeva con la cultura catara, e la traduzione aveva poco senso. L’alfabeto che viene usato non è ancora stato decifrato, però sono state riconosciute 19-28 probabili lettere delle quali non è stato riscontrato nessun legame con nessuna lingua conosciuta. Inoltre, si nota la totale mancanza di errori, che nei manoscritti di solito sono frequenti. Le parole del manoscritto presentano forti ripetizioni di sillabe, il che ha spinto due studiosi, William Friedman e John Tiltman , a pensare che si trattasse di una lingua artificiale in cui ogni parola è composta da un insieme di lettere o sillabe che rimandano ad una divisione dell’essere in categorie. Un esempio di lingua artificiale è quella di John Wilikins. Negli anni il libro è stato sottoposto ad accuratissimi studi, dai quali, però, non è stato ricavato nessun significativo risultato. Per questo motivo molti hanno finito per definirlo un falso, altri invece gli hanno addirittura attribuito una provenienza extraterrestre. Chi scrisse questo manoscritto, e soprattutto, cosa c’è scritto tra quei misteriosi caratteri?
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