Il-Trafiletto
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12/02/14

Perchè si dice "fumare come un turco"?

Quante volte vi è capitato di sentire questo modo di dire, riferito appunto a qualcuno che era un fumatore incallito. La si usa anche ora ma non più spesso come accadeva qualche anno fa. Il significato è chiaro, ma perchè si dice così?

Fumare come un turco, l'origine di questo modo di dire è incerta, quella più probabile risale alla seconda metà del XVI secolo. A quell'epoca in Turchia regnava un pascià estremamente severo nei confronti del consumo di caffè e tabacco, considerate alla stregua di pericolose droghe. I consumatori di caffè e tabacco erano perseguiti duramente (una delle pene previste era il taglio del naso…) e le caffetterie distrutte. Una volta morto il pascià oppressore, i turchi tornarono a bere caffè e a fumare, anche in modo eccessivo, come reazione al divieto subito. Da qui il detto: fumare come un turco, nel senso di fumare eccessivamente.

11/02/14

Nuova moda: la droga fatta con i petali di Ortensia

E' proprio vero, l'ingegno umano non ha limiti, soprattutto in negativo. Di droghe ce ne sono tante, dalle naturali alle sintetiche, con gli effetti collaterali che sono ormai ben noti a tutti. Ma la curiosità si incarna nell'uomo e come un novello Ulisse, esso vuol oltrepassare le Colonne d'Ercole anche in fatto di stupefacenti. In Francia si moltiplicano i furti di ortensie, che danno effetti simili a quelli della marijuana. Nella regione del Nord-Pas-de-Calais, diversi villaggi della zona di Hucqueliers, vicino a Boulogne-sur-Mer, sono colpiti da questo fenomeno, già diffuso in Germania da circa un anno.
Ortensia

 I gendarmi hanno aperto un'indagine dopo una ventina di denunce. I petali vengono mescolati al tabacco, e poi fumati. La tendenza a usare la pianta,  è nata da un paio di anni e non è esente da problemi di salute, fino a causare la morte per soffocamento. Il fenomeno pone un nuovo problema di salute pubblica: fumare le ortensie può rivelarsi molto pericoloso, se non mortale, con il possibile blocco del sistema respiratorio e del sistema nervoso centrale. Mentre gli effetti nel lungo termine non sono ancora conosciuti. Peggio ancora, secondo un professore di farmacologia intervistato dal quotidiano svizzero Le Matin, se fumate in dosi elevate, le sostanze psicoattive della pianta si trasformano in Zyklon B, il gas mortale usato dai nazisti per la ‘soluzione finale’.

23/10/13

Nicotina utile al Parkinson?

Sarà vero  che la nicotina (nemico numero uno dei tabagisti) ha un effetto protettivo nei confronti del  Parkinson? Pare di sì, secondo una ricerca effettuata dall'Università di Washington.

Neurone
Si è scoperto infatti che il consumo di cibi che contengono nicotina, come le solanacee (più comunemente i peperoni e i pomodori) contribuisca a ridurre il rischio di insorgenza di questa grave patologia.La ricercatrice Susan Searles Nielsen, ha spiegato all'Annals of Neurology che il Parkinson è un disturbo del movimento causato dalla perdita di cellule cerebrali che producono dopamina.Per questo studio i ricercatori americani hanno reclutato 490 pazienti che avevano ricevuto da poco la diagnosi di Parkinson e 644 soggetti in salute che hanno costituito il gruppo di controllo. I partecipanti hanno risposto a dei questionari riguardanti il tipo di dieta adottato e l'eventuale uso di tabacco sottoforma di sigarette o sigari.
 Il consumo di verdure non modifica il rischio di malattia, ma quello di Solanaceae commestibili, specie peperoni, è legato a doppio filo con un significativo calo delle probabilità di sviluppare il Parkinson, commenta Searles Nielsen.
L'effetto è ancora più evidente in quegli uomini e quelle donne che non avevano mai fumato. “I nostri dati sono i primi ad associare la nicotina nella dieta e il rischio di Parkinson”, conclude la neurologa.
Uno studio realizzato dall’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr) di Milano-Segrate in collaborazione con Alice Mado Proverbio, docente di Psicobiologia dell’Università di Milano-Bicocca, aveva già segnalato la possibile influenza positiva della nicotina riguardo al Parkinson.
“I risultati confermano le scoperte della ricerca neurobiologica sui modelli animali, che evidenziano il ruolo cruciale della nicotina nel trattamento dei principali sintomi del Parkinson, come i disturbi della memoria e le discinesie motorie”, spiega Alberto Zani, ricercatore Ibfm-Cnr di Milano-Segrate. “In particolare, sono stati osservati un gruppo di non-fumatori e uno di giovani fumatori (7-20 sigarette per die; concentrazione plasmatica minima di nicotina = 0,062 mg), bilanciati dal punto di vista dello stato psicofisico e del livello culturale”.


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