Il-Trafiletto
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07/07/17

Polemica tra Heather Parisi e Niccolò Presta

Dopo le polemiche sollevate sui social dopo il programma Nemicamatissima, Heather Parisi è intervenuta ancora sulla vicenda qualche giorno fa sul suo blog, questa volta relativamente al film 'Blind Maze, ragazzi con la pelle sottile' diretto dalla stessa Parisi e prodotto dalla società del marito Umberto Maria Anzolin. 


La Parisi ha infatti firmato un contratto biennale con Arcobaleno Tre che si impegnava a cedere alla Rai i diritti per la messa in onda.

Ma a quanto si apprende - finora la Rai non ha mostrato interesse editoriale per il film.
Il contratto terminerà però nell'autunno 2018 e non è escluso che la messa in onda possa avvenire più avanti.
O comunque che Arcobaleno Tre, alla scadenza, riconsegni alla prima proprietaria i diritti per la trasmissione in Italia.
Mentre per la Parisi la mancata acquisizione dei diritti da parte della Rai dipende dalla politica commerciale che intenderà adottare la Arcobaleno Tre di Lucio Presta, detentrice dei diritti di sfruttamento del film fino all'ottobre 2018.
Si chiude così nelle aule di un tribunale e nel peggiore dei modi la collaborazione con Lucio Presta iniziata giusto un anno fa, a giugno del 2016, con ben altre aspettative e speranze. Oggi su facebook Niccolò Presta risponde alla showgirl.
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10/11/13

Arriva la "Google Tax"? Si alla norma che fa emergere i profitti online

Arriva la “Google tax”: alla Camera ben 78 deputati hanno detto sì alla norma che punta a far emergere i profitti realizzati in Italia dalle società online straniere, ma Grillo è contro,e i deputati la votano. Dopo l’annuncio dei 5 stelle di una proposta sul reddito di cittadinanza, e le critiche del viceministro all’economia Fassina che ha sostenuto la mancanza delle coperture necessarie, si prepara il terreno per una nuova polemica in casa M5S, quella relativa alla cosiddetta “web” o “Google tax” che molti grillini avrebbero votato in occasione della legge delega sul fisco alla Camera e che invece vede Beppe Grillo contrario.
 In realtà, un deputato, già considerato dissidente, minimizza: «Si tratta di una polemica costruita sul nulla» perché, spiega, c’è differenza tra una legge delega che «dà solo un’indicazione al governo» e un articolato vero e proprio come è la legge di stabilità. E quindi, secondo quanto viene riferito in ambienti parlamentari 5 stelle, non ci sarebbe nessun contrasto con Grillo che, osserva una fonte del Movimento, «se ha stroncato quella norma vorrà dire che l’avrà studiata nel dettaglio...». Allo stesso tempo però,
sempre secondo quanto si apprende da una fonte autorevole M5S, il gruppo parlamentare avrebbe in prevalenza una posizione favorevole alla web tax anche se manca una posizione ufficiale e nel dettaglio, spiega la stessa fonte, «ce ne siamo occupati poco perché la questione è al Senato». Il dibattito, quindi, è solo rinviato. «Google, Amazon e altre multinazionali che operano in Italia sono aziende straordinarie che hanno contribuito a cambiare i tempi che viviamo. Ciò non toglie che devono pagare in Italia le tasse su ciò che guadagnano in Italia», dice Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e autore della proposta di emendamento nota come “Google tax”- E aggiunge: «Non mi stupisco che nel movimento 5 stelle ci siano colleghi che ragionano e che la pensano così e ne ho la prova ogni giorno per l’ottimo lavoro svolto dagli stessi deputati in commissione Bilancio».
                                                                                                                                                         fonte
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