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25/09/14

Nascita della matematica | dalla preistoria all'era digitale -

Nascita della matematica

Come nasce la matematica?

Fin dalla sua apparizione sulla Terra, l’uomo prima di comunicare con la parola ha comunicato con i numeri. Infatti si sono ritrovati dei disegni con conoscenze matematiche e della misurazione del tempo basata sull'osservazione delle stelle.

 

Altri reperti preistorici scoperti in Africa e in Francia, datati tra il 35.000 a.C. e il 20.000 a.C., indicano i primi tentativi di calcolo. I paleontologi pensano che i primi conteggi coinvolgessero donne che registravano i loro cicli mensili o le fasi lunari.

Insieme ai disegni si sviluppò il concetto di numero. Si pensa che le prime considerazioni riguardassero i branchi di animali e la distinzione tra i concetti di uno due e molto, come ancor oggi fanno gli “zulu”, i “pigmei” africani, i nativi delle Isole Murray, i “kamilarai” australiani e i “botocudo"brasiliani.
Si è verificato che altre popolazioni erano in grado di aumentare la capacità di conteggio visivo guardando, secondo un preciso ordine, alcune parti del proprio corpo, contando fino a 17, 33, 41 a seconda dei riferimenti utilizzati.
Sembra però, senza il bisogno di contare, che la capacità visiva di elementi percepita sia di quattro.
E' da notare che alcune lingue riportano la declinazione delle forme al singolare, duale, triale, quattriale e plurale. Anche in latino solo i primi quattro numeri (unus, duo, tres, quatuor) sono declinabili.

In seguito questi concetti si manifestarono con tacche e incisioni, sviluppando così le prime semplici nozioni geometriche. I paleontologi hanno scoperto rocce di ocra in una caverna del Sudafrica adornate di configurazioni geometriche che risalgono al 70.000 a.C.
L'osso d'Ishango, ritrovato nell'area delle sorgenti del Nilo (nord est del Congo), presenta delle incisioni che potrebbero indicare una primitiva conoscenza della sequenza dei numeri primi.
Osso d'Ishango-perone di babuino  
(Real Museo di Scienze naturali di Bruxelles)


Monumenti megalitici che in Egitto risalgono fino al V millennio a.C. e in Inghilterra e Scozia a partire dal III millennio a.C., con il loro disegno concretizzano idee geometriche come quelle di cerchio, ellisse e terna pitagorica e una possibile comprensione della misurazione del tempo basata sui movimenti delle stelle. Intorno al 2600 a.C. le tecniche per le grandi costruzioni mostrano la padronanza della geodesia di precisione.

Le prime nozioni matematiche che ci sono giunte dall'antica India risalgono fra il 3000 a.C. e il 2600 a.C., prevalentemente nell'India settentrionale e nel Pakistan. 
Furono sviluppati un sistema di pesi e misure uniformi che si serviva di frazioni decimali, una tecnologia dei mattoni sorprendentemente avanzata che utilizzava i rapporti di strade disposte secondo perfetti angoli retti e di un'enorme varietà di forme e figure geometriche (parallelepipedo rettangolo, botte, cono, cilindro e figure di cerchi e triangoli concentrici ed intersecati).

Tra gli strumenti matematici scoperti vi sono un'accurata riga con suddivisioni decimali precise e ravvicinate, uno strumento a conchiglia che serviva da compasso per misurare angoli sulle superfici piane secondo multipli di 40 – 360 gradi e uno strumento per la misura delle posizioni delle stelle per la navigazione.

La scrittura dell'Indo non è ancora stata decifrata; pertanto si conosce molto poco delle forme scritte della Matematica indiana.

L'evidenza archeologica ha condotto alcuni storici a credere che questa civiltà usasse un sistema di numerazione in base 8 e possedesse la nozione del rapporto fra lunghezza della circonferenza di un cerchio e del suo diametro, cioè un valore di π.

20/07/14

Che cosa sono i byte

Byte
Un byte è costituito da 8 bit, ciascuno dei quali può rappresentare un uno o uno zero. 

Due bit possono avere fino quattro valori (00, 01, 10 o 11); tre bit offrono otto possibili valori e così via fino a 8 bit, con 256 combinazioni possibili. Ogni carattere in un documento è un byte: le 256 possibilità sono sufficienti ad assegnare un valore a tutte le lettere in maiuscolo e minuscolo, a tutti i numeri, ai segni d'interpunzione e a molti altri simboli.
Alcuni esempi 

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