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05/11/14

Due farmaci riportano i ricordi agli ammalati di Alzheimer

Due farmaci usati per trattare il diabete possono annullare gli effetti del morbo d'Alzheimer, sulla memoria riabilitando i ricordi. 


Questo il risultato di uno studio delle università britanniche di Lancaster e Ulste, pubblicato sulla rivista Neuropharmacology. I due farmaci aumentano la produzione di insulina, diminuendo la glicemia dal sangue e rallentando il transito del cibo nello stomaco.

Ora gli scienziati credono che questi due farmaci,  Liraglutide ( Victoza ) ed Exenatide ( Byetta ), potrebbero aiutare a risolvere i problemi di memoria causati dall'Alzheimer. In uno studio sui topi hanno infatti dimostrato che iniezioni giornaliere per 10 settimane hanno ridotto le placche amiloidi nel cervello e migliorato la memoria e la capacita' di riconoscere gli oggetti.

"Questi risultati sono molto interessanti", ha detto Christian Holscher, ricercatrice della Lancaster University che ha guidato lo studio. "Attualmente non ci sono farmaci sul mercato per il morbo d'Alzheimer, ma in realta' abbiamo due tipi di farmaci che mascherano i sintomi per un po'. Il lixisenatide e il liraglutide offrono un reale miglioramento trattando la base della malattia e, quindi, impedendo la degenerazione".

Dallo studio è emerso che questi analoghi dell’incretina attraversano la barriera ematoencefalica e mostrano attività fisiologica e neurogenesi nel cervello; questi farmaci potrebbero trovare impiego nel trattamento delle malattie neurodegenerative.


27/09/14

Entro il 2015 cannabis terapeutica gratuita | elenco di malattie che se ne avvalgono

Cosa dice la legge sull'utilizzo e la distribuzione gratuita della cannabis terapeutica; elenco delle malattie che prevodono l'utilizzo della cannabis terapeutica sotto prescrizione medica.


Accordo raggiunto: entra il 2015, in Italia si potrà produrre cannabis per scopi terapeutici per i malati di malattie neurodegenerative e che necessitano di terapia del dolore, con la conseguenza della diminuzione del costo di circa il 15 euro al grammo: un bel risparmio, non c'è che dire.
I termini della collaborazione siglata tra Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, e Roberta Pinotti, ministro della Difesa, disciplinano un inizio  progettuale pilota per produrre cannabis allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. I tempi stringono: entro il 31 ottobre sarà costituito infatti un gruppo di lavoro per quantificare il fabbisogno della popolazione, necessario per avviare la produzione nello stabilimento dove coltivare, fabbricare e smistare la sostanza attiva alle farmacie territoriali.

Cosa dice la legge
|“Il decreto Ministeriale rende possibile prescrivere ed utilizzare questi principi attivi, quindi mette nelle disponibilità un ulteriore strumento terapeutico per la cura palliativa del dolore o per altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale a discrezione del medico, dietro presentazione di ricetta medica, da rinnovarsi di volta in volta nel caso di preparazioni magistrali”
E' stato dimostrato che la cannabis è efficace contro dolore, nausea, vomito, anoressia, chachessia, spasticità e disturbi del movimento.
Ecco l'elenco delle  malattie“d’interesse” che si trovano testo normativo:
Cannabis terapeutica
glaucoma,
epilessia,
stress post-traumatico,
depressione,
emicrania,
ictus,
sindrome di Tourette,
sindrome bipolare,
artrite reumatoide,
asma bronchiale.
morbo di Alzheimer
L'elenco include anche l’Aids, “malattia nella quale solo raramente si hanno dolori neuropatici ma spesso si osserva grave deperimento organico ed inappetenza”.

Asupportare la decisione c'è un'ampia letteratura scientifica, che approfondisce le singole proprietà terapeutiche e palliative dei cannabinoidi nelle loro varie forme, e“le esperienze cliniche internazionali dello scorso decennio, che hanno mostrato per i cannabinoidi una apprezzabile efficacia nel trattamento di particolari sintomi, associata a una minore incidenza di effetti collatarali di rilievo rispetto a molti dei farmaci di comune impiego”.

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