Il-Trafiletto
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23/09/14

Il primo bacio: paure e domande

Arriva per tutti il momento del primo bacio, della prima cotta, della prima relazione e a volte si è veramente impacciati e dentro di noi scattano paure e un sacco di domande, proviamo a vederle con calma. 


Come faccio a gestire il mio primo approccio, il bacio? Vuole baciarmi oppure no? Comincerò pian piano e osserverò per vedere se lei si allontana, ma mi vorrà davvero? Lei non si è ancora allontanata, quindi questo è un buon segno, ma forse non sono ancora abbastanza vicino?
Ho intenzione di continuare a muovermi fino a quando le nostre labbra si toccano.

Come sarà il mio fiato? Gli sarà piaciuto? Dove ho sbagliato? Perchè non mi dice nulla?

Ho i denti storti, se ne sarà accorta?

Devo usare la lingua? Gli piacerà, ma come la devo usare? Devo prendere io l'iniziativa o glielo chiedo o aspetto? Gli sarà piaciuto come ho usato la lingua?

E le mani? Dove le devo mettere? Se le metto sul suo sedere, è troppo sessuale, se le afferro i fianchi, è più casual, se le prendo la testa o i capelli, forse è il più appassionato? Dove si trova un luogo neutrale per mettere le mani? Le ginocchia? Forse mi limiterò a muovere le mani come un professore, gesticolando.

Coraggio, sii te stesso e lasciati andare, senza timore, se son rose fioriranno.
Il primo bacio

30/08/14

Gocce di curiosità | Gas lacrimogeno: perchè irrita gli occhi? | La lingua di un camaleonte: quanto è veloce?

Gas lacrimogeni
perchè fanno lacrimare gli occhi?
Perchè i gas lacrimogeni irritano gli occhi?

La forma più comune di gas lacrimogeno usato dai reparti antisommossa è il 2-clorobenzalmalononitrile, detto anche "gas CS" dal nome degli scienziati che lo svilupparono, Ben Corson e Roger Stoughton. Quando entra in contatto con tessuti umidi, come gli occhi, il naso, la gola o persino la pelle sudata, si dissolve e reagisce con i gruppi solfidrilici presenti in molti degli enzimi del corpo. In particolare, il gas CS ha effetto sui canali ionici responsabili della trasmissione dei segnali nervosi nel nervo trigemino del naso e del volto. La sovrastimolazione di questi nervi scatena immediatamente la produzione di lacrime e muco, nonché un dolore acuto.

La lingua di un camaleonte
quanto è veloce?
Quanto è veloce la lingua di un camaleonte?

Ha una velocità di circa 21 km/h, a seconda della temperatura e di altre variabili. E diffìcile da misurare perché la lingua del camaleonte viene sparata a una distanza pari a una volta e mezza la lunghezza del corpo, cattura un insetto con la punta vischiosa e toma nella bocca, il tutto in un lampo. Ma usando riprese ai raggi X e video ad alta velocità (fino a 3000 fotogrammi al secondo), i ricercatori sono riusciti a catturarne lo svolgimento. La lingua accelera da zero a sei metri al secondo in circa 20 millisecondi, una velocità molto maggiore di quella raggiungibile da qualsiasi muscolo noto: il camaleonte ha infatti all'interno della bocca una sorta di molla a spirale, o di catapulta, fatta di tessuto elastico e di collagene. Si trova tra l'osso della lingua e il muscolo acceleratore, e immagazzina energia in modo da poterla rilasciare in pochissimo tempo, come fa l'arco per scagliare una freccia.(science)


22/08/14

Quel fastidioso odore cattivo del cavo orale: l'alitosi.

L’alitosi (comunemente alito cattivo) è un disturbo che consiste nell’emissione di odore sgradevole dalla bocca durante la fase respiratoria o il colloquiare . Si stima che questo problema colpisca circa il 50% della popolazione mondiale, provocando grande imbarazzo all’individuo che ne soffre e a chi gli sta di fronte, limitandolo nei rapporti sociali, costringendolo spesso anche ad isolarsi. L’alitosi colpisce soggetti di ogni sesso ed età, indistintamente, e può avere una forma transitoria oppure persistente nelle forme più gravi. Le cause dell’alitosi sono molteplici: dai problemi odontoiatrici come la piorrea, alla scarsa igiene orale, al consumo di cibi particolari ( aglio, cipolla, ecc), fino ai tumori del cavo orale. Anche il consumo di bevande alcoliche o l’assunzione di determinati farmaci possono contribuire al fenomeno dell’alito cattivo. L’esperienza scientifica imputa comunque il fenomeno dell’alitosi nella stragrande maggioranza dei casi ai problemi relativi al cavo orale piuttosto che al resto, dal momento che è proprio nella zona della bocca e nella superficie dorsale della lingua che si sviluppano i processi di origine batterica e quindi di putrefazione degli alimenti. In che modo si cura l’alitosi? Innanzitutto la prima cosa da fare è rimuovere la causa che l’ha prodotta, come ad esempio curare molto in profondità l’igiene orale, quindi un’ottima ed efficace pulizia dei denti, delle gengive e della lingua, soprattutto se su questa è presente quella orrenda patina bianca. Anche i colluttori possono essere efficaci, anche se molti di questi sono soltanto dei sintomatici e non rimuovono perciò la causa. Inoltre è importante correggere anche l’alimentazione, evitando di mangiare alimenti particolarmente favorevoli al problema, come aglio, cipolla, alcuni tipi di formaggi, peperoni, scalogno; è consigliabile bere molto per evitare la secchezza delle fauci che favorisce l’alitosi, ma, attenzione…. evitare le bevande alcoliche. (immagine presa dal web)
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