Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta grafica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta grafica. Mostra tutti i post

07/07/14

Fast & Furious 6: il gioco

Fast & Furios 6: il gioco
L'importante è correre ed essere più veloci: allacciamo le cinture e prepariamoci a emulare le imprese di Vin Diesel! 

Due sono le caratteristiche di questo nuovo Fast & Furious 6: il gioco. Parliamo dell'impianto grafico e del modo in cui gli sviluppatori hanno deciso di farci giocare. Il tutto senza citare il fatto che gli autori si sono aggiudicati la licenza del film omonimo, e quindi chiunque abbia anche solo una minima passione per le automobili da sogno, dovrebbe prendere in considerazione questo gioco.

Dal punto di vista grafico, come abbiamo anticipato, ci troviamo davanti a una delle realizzazioni più interessanti degli ultimi tempi. Il gioco è spettacolare, ricco di effetti luminosi e con una riproduzione dei modelli delle automobili veramente impressionante. Una grafica di questo genere è resa possibile anche dal fatto che il gioco non impegna a fondo tutte le risorse disponibili, anche perché non siamo noi a guidare le automobili, ma ci limitiamo ad agire su alcuni aspetti della vettura: partenza, derapata, marce e così via. La seconda caratteristica è meno piacevole, poiché il modello scelto dagli autori è il cosiddetto "freemium": il gioco è gratuito, ma dopo qualche ora appare evidente che senza acquistare bonus e migliorie non si va da nessuna parte.

Ancora più seccante è che se si decide di fare a meno degli acquisti in game, sarà impossibile partecipare alle gare senza dovere sottostare a periodi di attesa. Un gioco molto bello, quindi, ma reso antipatico da un modello di business che, pur se comprensibile, continua a non piacerci.(computeridea)


03/07/14

Blitz Brigade

Blitz Brigade per Android e Apple
Sparatorie adrenaliniche e grafica da cartone animato. 

Blitz Brigade è un gioco pensato per le sfide on-line a più partecipanti, ma dispone anche di un centinaio di "missioni di addestramento" da giocare in solitario per sperimentare praticamente ogni situazione di gioco. Blitz Brigade è un vero First Person Shooter, uno sparatutto in prima persona.

I comandi touch, non proprio l'ideale per il genere, questa volta sembrano invece funzionare nel modo migliore e regalano una buona sensazione di controllo sul personaggio. La grafica in stile cartoon è decisamente azzeccata, e pur non mancando una certa dose di violenza, l'atmosfera rimane comunque piacevole e divertente. Ottimo, come ci si aspetta, il comparto multiplayer, con le classiche modalità Dominio e Deathmatch e la possibilità di scegliere il proprio ruolo: mitragliere, medico, cecchino e così via. Unico possibile problema è il "peso": il gioco occupa 1,3 GB di memoria. Li vale tutti, ma sono pur sempre un bel po'.(computeridea)






22/06/14

Sports Republic | Le notizie di sport

Sports Republic per Android
Sports Republic ci permette di mettere insieme un giornale sportivo completamente personalizzabile. 

Si collega a Internet e recupera per noi le notizie degli argomenti che ci interessano, in base alle scelte che effettuiamo al momento della registrazione. Possiamo cambiare questi parametri in qualunque momento. L'app genera un mosaico di notizie presentandone le anteprime fotografiche. Possiamo spostare le notizie all'interno della pagina, dare rilevanza ad alcune piuttosto che ad altre, leggere quelle corredate oppure comporre la pagina con gli articoli che vogliamo leggere ed eliminare gli altri. Il servizio è gratuito ma dobbiamo sopportare il fatto di avere i banner pubblicitari nelle pagine del "nostro magazine".

Dotato di una grafica elementare ma molto chiara, Sports Republic è gratuito e totalmente in italiano e permette di avere notizie solo video o anche testuali, salvare alcune notizie per leggerle anche in off-line seguire sport stranieri.(computeridea)



29/05/14

iOS 7 | Un passo avanti con un taglio al passato | Parte prima.

Il nuovo iOS 7 è destinato a cambiare per sempre i dispositivi portatili di Apple, ma anche a scatenare infinite discussioni.

Nel corso dell'ormai abiutale keynote, un sorridente Tim Cook, l'uomo al vertice della compagnia dopo la scomparsa di Steve Jobs, ha presentato la nuova versione del sistema operativo mobile di Apple. le novità sono tante, ma decisamente più numerosi sono stati i commenti che nei giorni successivi alla presentazione hanno letteralmente incaso la Rete.

Intendiamoci, nessuno come Apple sa come far parlare di sè, ed è anche vero che le chiacchiere intorno ai prodotti dell'azienda di Cupertino sono da sempre parte integrante del divertimento. Inutile però nascondere che dopo la scomparsa del "guru" Jobs, le cose non siano sempre andate per il verso giusto e l'arrivo di iOS 7 ha contribuito ancora di più a incediare gli animi dei più accaniti sostenitori di Apple. Proviamo a vedere perchè.
Passato e presente di iOS
(immagine dal web)

UN TAGLIO NETTO AL PASSATO
La novità più evidente del nuovo iOS 7 è in superficie. Prima ancora di avventurarci tra le funzioni e le caratteristiche introdotte, fermiamoci a osservare la schermata Home. Quello che si nota subito, a colpo d'occhio, è la nuova grafica "flat", e quindi piatta. senza più traccia degli effetti e dei rilievi tipici dello "scheumorfismo". Di questo strano termine ne vorrei parlare in maniera approfondità in un post successivo, qui basti sapere che la grafica dei sistemi precedenti si basava sull'imitazione del mondo e degli oggetti reali. L'approccio era molto amato da Steve Jobs, che ne aveva fatto un tratto distintivo dei prodotti Apple. L'azienda ha deciso che era ora di andare avanti e che quindi si poteva dare un taglio al passato. Sono stati in molti a non prenderla bene. Vuoi perchè le idee di Jobs sono ancora molto sentite tra gli appassionati, vuoi perchè, in effetti, la nuova grafica sembra prendere più di uno spunto da quella adottata da Microsoft per il suo Windows Phone, ma questo è stato visto come un "tradimento".

UN PASSO AVANTI
Comunque stiano le cose, è onesto dire che iOS 7 è rimasto sostanzialmente invariato per molti anni e forse era il momento giusto per introdurre un pò di freschezza. Se la scelta sia stata azzeccata oppure no, solo il tempo potrà dirlo. Sarebbe in ogni caso ingiusto fermarsi alla superficie del nuovo iOS 7, anche perchè sotto le icone piatte della schermata Home si possono trovare tanti cambiamenti, con nuove funzioni e interventi mirati a rendere ancora più piacevole l'uso dei dispositivi Apple. La scomparsa di fronzoli, abbellimenti e accorgimenti di design è stata giustificata con un discorso semplice: dopo i primi anni. le persone hanno capito perfettamente cosa sono gli smartphone, i tablet e gli schermi touch. Questo vuol dire che un pulsante virtuale può anche non avere l'aspetto di un vero pulsante, la gente lo premerà comunque.(computeridea)


02/05/14

Il creatore di Minecraft lancia un nuovo gioco!

Il creatore del famoso gioco Minecraft ha da poco presentato il suo ultimo progetto.

Markus Persson, meglio noto come Notch, ha creato un nuovo gioco che simula la tua vita. Detto cosi uno potrebbe pensare che ha fatto una imitazione del conosciutissimo "The Sims" ma la vera novità è che questo gioco è fatto di soli testi senza grafica!

Nasci, cresci, giochi, studi, impari, fai amicizie, ti innamori, lavori, guadagni, ti stressi, invecchi e poi muori.
Questa sarebbe la "trama" del gioco. Cioè la vita che porti avanti dalla nascita alla morte.

Notch, creatore di Minecraft (immagine presa dal web)
Notch ha presentato questo gioco al Ludum Dare 29. Un evento dove la gente ha soltanto un weekend per creare un videogioco.

Questo tipo di simulazione, come lo stesso Minecraft, ha una critica molto contrastante: c'è chi dice che è una gran noia e senza senso e altri che lo adorano e ci perderebbero delle ore giocandoci.

A voi questo genere piace? Vi piacerebbe provare l'ultima invenzione di Markus Persson?
(alt1040)

27/01/14

Il "Cilindro" della Apple | Una workstation a foggia cilindrica

Apple come sempre ha fatto centro, presentando una workstation grafica fenomenale in ogni suo aspetto come il nuovo Mac Pro. È impossibile non sbalordirsi davanti ad un computer dal design così originale, fuori dagli standard commerciali.
Chi l'avrebbe mai immaginato che una workstation a foggia cilindrica potesse essere così anticonformista e soprattutto chi avrebbe potuto farlo in anni in cui i PC tradizionali stanno vivendo una crisi che nera è dir poco? Solo Apple, che ormai ha nel DNA la capacità di ripensare e rivoluzionare – e con successo – ogni settore dell’IT e della telefonia. Gli smartphone iPhone, i tablet iPad, i portatili MacBook, senza dimenticare la prima vera rivoluzione, quella della musica portatile con gli ormai mitici iPod. Il Mac Pro, il nuovo oggetto del desiderio per tutti i professionisti creativi si è fatto attendere e non poco, con una lacuna nella gamma Apple colmata anni dopo l’ultima proposta.

 Addirittura, complice anche una crescita esponenziale della domanda del mondo consumer e mobile, i vertici di Apple – Steve Jobs in primis – avevano pensato di eliminare la linea Pro dedicata, per l’appunto, a chi usa i PC per lavorare. Il progetto del nuovo Mac Pro è stato svelato a metà 2012 e, a differenza di tutti gli altri prodotti del brand i Cupertino, questa volta non ci sono state fughe di notizie, nei mesi immediatamente precedenti. Così la segretezza e la conseguente aria di mistero sono rimaste intatte sino alla fine e la nuova workstation Apple ha lasciato tutti a bocca aperta. Apple punta a un bersaglio ben preciso: rivitalizzare una nicchia dell’IT che appare sempre più atrofizzata e poco stimolante, soprattutto per chi deve produrre soluzioni per i professionisti. Ha dunque operato nell’unico modo possibile: reinventare la workstation, facendola rinascere dalle sue ceneri e sfruttando, in parte, l’esperienza maturata con il poco apprezzato Mac Mini. Quindi abbiamo un approccio concettuale molto rigoroso, sia per forme esterne sia per costruzione interna. Il risultato è un computer che non lascia indifferenti e fa parlare di sé sin dal primo istante: subito si è colpiti dalla sua estetica avveniristica e poi, scendendo nel dettaglio, dal lavoro compiuto per ottimizzare lo spazio interno.




Anche per il Mac Pro, se non si era ancora capito, tutto ruota intorno al design. Ma cosa cela la workstation Apple al suo interno? È un cilindro di alluminio estruso, al cui interno troviamo tre schede collocate simmetricamente, e su cui sono alloggiati la CPU, la RAM, due GPU e l’unità di archiviazione su drive flash PCI Express. Il raffreddamento è a carico di un dissipatore magistralmente collocato al centro, a sezione triangolare e che corre per tutta la lunghezza del magnifico chassis cilindrico.
Cuore potente Due sono le configurazioni di base per il nuovo Mac Pro, proposte a rispettivi prezzi di partenza di € 3.049 e € 4.049 IVA inclusa. L’entry-level, anche se fa specie usare questo termine, considerata la potenza di calcolo già elevatissima, poggia su un processore Intel Xeon E5 quad-core (3,7 GHz, 10 MB cache L3), 12 GB di RAM ECC DDR3 a 1.866 MHz, due GPU AMD FirePro D300 ognuna con 2 GB di VRAM GDDR5 e per finire un’unità flash PCI Express da 256 gigabyte. La configurazione high-end differisce per il processore Xeon E5 a sei core (3,5 GHz, 12 MB cache L3), per i 16 GB di RAM e per la coppia di GPU FirePro D500 ognuna con 3 GB di VRAM. Apple Mac Pro (2013) Ma la nuova workstation Apple sembra non avere limiti, potendo spingersi sino all’incredibile configurazione che prevede un processore Xeon E5 da 12 core con 30 MB di cache L3 condivisa su un unico chip, 64 GB di memoria, doppia GPU FirePro D700 con 12 GB di memoria totale e un terabyte di unità flash PCIe. Un aspetto non trascurabile, poi, è la relativa facilità nell’accedere (e quindi aggiornare e/o sostituire) ai componenti interni – RAM, flash drive, CPU. Spostandoci dall’espandibilità alla connettività, il Mac Pro continua a fare sul serio: si possono collegare sino a tre display 4k o sei monitor tramite interfaccia proprietaria Thunderbolt 2, non mancano una HDMI 1.4 Ultra HD, quattro USB 3.0 e due porte Gigabit Ethernet. Le sei porte Thunderbolt 2 meritano un breve ma fondamentale approfondimento, rischiando di passare inosservate: ognuna permette di collegare sino a sei periferiche esterne in serie, fino a 36 dispositivi in totale, con ognuno di questi che può godere di 20 GB/s per larghezza di banda. Possiamo veramente parlare di performance senza compromessi, sotto ogni punto di vista. Non ci resta che chiudere con la connettività wireless, che prevede il supporto di Bluetooth 4.0 e di reti Wi-Fi di ultima generazione (802.11ac).

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.