Il-Trafiletto
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01/09/14

Conoscere gli antinfiammatori.

Gli Antinfiammatori ( o antiflogistici) sono dei farmaci che hanno la proprietà di bloccare il processo infiammatorio influendo su uno o più fattori che intervengono nel meccanismo dell’infiammazione. Il processo infiammatorio è un processo fisiopatologico che si stabilisce nei tessuti nel momento in cui questi ultimi vengono a contatto con agenti lesivi di diversa natura (ad esempio infezioni, anticorpi, danni fisici). Gli antinfiammatori, oltre all’azione antiflogistica, possono avere sia un’azione antalgica (analgesica) che antipiretica (antifebbrile). Essi si dividono in due grandi categorie: farmaci antinfiammatori steroidei e non steroidei. I primi sono più conosciuti con il nome di Cortisonici, una classe di farmaci da maneggiare con cura dal momento che oltre alla sua notevole efficacia sono dotati di una serie di effetti collaterali non indifferenti. I farmaci antinfiammatori non steroidei, comunemente noti come FANS, sono i farmaci più utilizzati in assoluto; il più noto di essi è sicuramente l’acido acetilsalicilico. Generalmente gli antinfiammatori vengono assunti per attenuare vari tipi dolore, dalle semplici cefalee ai dolori mestruali, dai dolori odontoiatrici alla classica lombalgia o mal di schiena. Anche questa classe di farmaci, come i cortisonici, sono dotati di una serie di effetti collaterali, come ad esempio nausea, anoressia, bruciore di stomaco, gastrolesività, fare quindi attenzione alle terapie abbastanza prolungate. Inoltre sono controindicati in diverse patologie, come la gravidanza, i problemi gastrici, le insufficienze renali o epatiche ed altre. E’ assolutamente sconsigliato abusare di questi farmaci, magari cercando di sfruttare, per alcuni, anche il loro effetto antidolorifico, in quanto rimuovendo il dolore si possono mascherare problemi più complicati, che per uno sportivo ad esempio, può aggravare patologie in atto ritardando la guarigione completa. Esistono diverse forme di somministrazione degli antinfiammatori, la via orale, quella iniettiva, le pomate e i cerotti. Da preferire senza dubbio le prime due rispetto ai risultati marginali delle pomate e cerotti. (immagine presa dal web)

10/02/14

Vitamina C per endovena: un aiuto contro il cancro


Credo che ognuno di noi preferirebbe di gran lunga usufruire della medicina alternativa per combattere il cancro piuttosto che sottoporsi alle sfiancanti sedute di chemioterapia. E la ricerca continua a fare progressi in merito, infatti uno studio dell'Università del Kansas, effettuato su un piccolo numero di pazienti e pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine ha dimostrato che, se somministrata per endovena e ad alte dosi, la vitamina C potrebbe proteggere da diversi tipi di tumore.
Arance e vitamina C
I ricercatori hanno studiato l'effetto della vitamina, che gia' negli anni '70 era 'sospettata' di avere un effetto antitumorale mai dimostrato pero' da studi, sia su cellule tumorali umane che su cavie con tumore, per finire con 22 pazienti con cancro alle ovaie in stadio avanzato e sottoposte a chemioterapia. La vitamina sembra "aiutare" il lavoro della chemio, migliorandone i risultati e alleviando gli effetti collaterali. I risultati, affermano gli autori alla Bbc, sono promettenti, ma servono test piu' ampi. "Il problema - spiega Qi Chen, l'autore principale - e' che la vitamina C non e' protetta da brevetto, quindi le aziende non hanno interesse a condurre dei test. Servira' l'interessamento delle istituzioni pubbliche".
Licenza Creative Commons
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