Il-Trafiletto
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17/06/14

Analizziamo l'oliva

Che cos'è l'Oliva? Tecnicamente l'oliva è una drupa (frutto con nocciolo) di forma elicoidale più o meno allungata in base alle varietà. Come tale è costituita dall'epicarpo (parte esterna), dal mesocarpo o polpa, dall'endocarpo o nocciolo, dal seme o mandorla. Il suo peso è variabile: ad esempio nelle varietà da olio oscilla in genere tra 1 e 4 grammi.

La composizione di una drupa di oliva è costituita per circa la metà da acqua di vegetazione e l'altra metà divisa tra olio e residuo solido. L'olio d'oliva dunque è contenuto quasi totalmente dalla polpa e in minima parte dal seme. Per capirci meglio possiamo dire che la composizione chimica della drupa è: acqua al  50% , grassi al 18-25%,  proteine al 1,6%,  carboidrati 19-20%,  cellulosa 5-6% , ceneri 1,5% .  I grassi sono rappresentati per la maggior parte dai trigliceridi (circa 95%) e dai digliceridi (circa 3%); questi sono la frazione saponificabile (98%), cioè lipidica. Il 2% rimanente  è  la  frazione insaponificabile, che  è importantissima perchè conferisce all'olio di oliva le proprietà organolettiche che ne esaltano i pregi.

Oliva
immagine presa dal web
Vi sono poi alcuni componenti minori: tocoferoli, steroli, clorofilla, antociani, flavoni, cere, squalene, caroteni, fenoli, polifenoli, alcoli, composti diterpenici e triterpenici. Questi componenti fanno sì che l'olio extravergine sviluppi le principali caratteristiche organolettiche come: gusto, sapore, aroma.  Tra le proteine più importanti possiamo citare: l'alanina, l'arginina, la glicina, la leucina. I carboidrati si trovano sottoforma di zuccheri  solubili come: glucosio, fruttosio, galattosio, mannosio e pectine.

In base al peso le varietà si possono classificare in: drupe microcarpiche, con peso inferiore a g 1,5; drupe mesocarpiche, con peso intermedio tra g 1,5 e 4; drupe macrocarpiche, con peso superiore a g 4; La resa più bassa è generalmente quella delle drupe macrocarpiche che costituiscono appunto le olive da mensa. La resa più alta è data dalle olive mesocarpiche per il loro alto rapporto polpa/nocciolo.

14/06/14

L'olivo

Ed eccoci alla pianta dell'olivo, una delle piante arboree del bacino Mediterraneo più coltivate e più importanti. L' Olea europea (olivo coltivato) fa parte della famiglia delle Oleaceae (Olineae) e di essa abbiamo due sottospecie: l'Olea europaea oleaster (oleastro) di taglia bassa e frutti piccoli e  l'Olea europaea sativa (olivo coltivato).

L'olivo  è molto longevo se ben coltivato in condizioni climatiche e ambientali ottimali, cioè clima mite e aree collinari, raggiunge  infatti facilmente i cento anni e anche i mille. E' sempreverde; la sua altezza, a seconda della cultivar, delle condizioni pedo-climatiche e dell'ambiente può variare da 3 a 15 metri.
Uliveta con ceppaia
immagine presa dal web

Sua caratteristica peculiare  è la capacità di rigenerarsi, infatti se il tronco subisce dei danni, la base, chiamata ceppaia (o pedale) è in grado di produrre nuovi germogli. Le foglie hanno forma lanceolata e sono coriacee, le gemme sono di tipo ascellare, i fiori sono ermafroditi e di colore bianco, il frutto è una drupa, ha forma ovale e colore dal viola al verde. L’oliva è l’unico frutto da cui si estrae un olio, infatti gli altri oli vegetali sono estratti da semi.

Le radici sono molto superficiali e sono in grado di espandersi anche in terreni rocciosi. Altra caratteristica importante è l'alternanza di produzione a cui si può ovviare intervenendo razionalmente. Bisogna stare attenti a:  scegliere la cultivar in modo accurato; razionali operazioni colturali quali: concimazione, potatura, irrigazione;  contrastare i parassiti; anticipare la raccolta il più possibile.
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