Il-Trafiletto
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12/12/16

Il profondo Sud 'storia cucina americana'

II profondo Sud - Virginia, Tennessee, North Carolina, South Carolina, Mississippi, Alabama, Georgia, Louisiana e Florida 


Terra di violenti contrasti: basti pensare alla questione razziale che qui più drammaticamente e più a lungo che nelle altre regioni degli Stati Uniti ha conservato le tracce dell'epoca schiavista. È terra di grandi signori, cresciuti nell'opulenza delle piantagioni e nella raffinata eleganza delle città, e insieme, di poveri piegati alla fatica più dura nelle città e nelle campagne. Forse soltanto nelle tradizioni culinarie questi contrasti si ricompongono generando un'estrema varietà di cibi e di pietanze che portano i segni delle cucine degli indiani americani, degli scozzesi- e degli irlandesi, francesi e degli spagnoli, dei creoli e dei neri.

La parte più interessante di queste tradizioni - nelle quali è presente soprattutto il riso: si dice che nel Sud se ne mangi cinque volte di più che in qualsiasi altra regione degli Stati Uniti - è forse quella che riguarda la cucina creola e quella cajun, concentrate soprattutto nella Louisiana, a New Orleans e nelle campagne circostanti. C'è chi sostiene che è quasi impossibile definire che cosa siano i creoli. Ci sono creoli nati da genitori francesi e ci sono creoli nati da genitori spagnoli. E ci sono creoli nati da coppie miste (generalmente padre bianco e madre nera).

È certo, comunque, che un contributo forrdamentale alla cucina creola è venuto da donne nere e da cuochi neri. Si narra che la cucina creola sia nata dalla protesta di una cinquantina di casalinghe di New Orleans, che nel 1722 si recarono sotto la residenza del governatore Bienville e manifestarono battendo ritmicamente i cucchiai contro le padelle per significare che non intendevano più nutrirsi giorno dopo giorno di farina di granoturco. Fu quella che passò alla storia come la «Petticoat Rebellion» (la rivolta delle sottane).

Sembra che il governatore, per evitare il peggio, presentasse alle manifestanti la sua governante, che aveva imparato alcune ricette dagli indiani del luogo e dai neri. E la governante, si narra, riuscì a calmare quelle sottane infuriate insegnando loro a cucinare l'okra (una pianta africana chiamata anche gumbo in dialetto bantù e importata nel Nuovo Mondo dagli schiavi neri) con la polvere di sassafra, a sfruttare meglio le pannocchie, a usare il roux (una base composta di grasso o burro e farina), tuttora l'ingrediente principale di molte ricette creole e cajun. La parola «cajun» deriva da «Acadian», nome degli immigranti di origine francese che presero residenza in Louisiana dopo che i conquistatori inglesi li cacciarono dagli stanziamenti originari in Canada (l'Acadia, appunto, oggi chiamata Nuova Scozia).

La cucina cajun è essenzialmente una cucina casalinga, delle campagne, che richiede molto tempo e molta cura e indulge fortemente ai sapori piccanti. Di contro, la cucina creola è raffinata, eminentemente cittadina, e risente di influenze molto diverse che rendono spesso le sue pietanze addirittura sorprendenti (vi hanno contribuito, oltre che la tradizione francese e quella spagnola e quella africana, le cucine italiana, tedesca e perfino jugoslava).


Tutta la cucina del profondo Sud, peraltro, risente di eredità incrociate, da quelle delle tradizioni culinarie dell'Oriente a quelle dell'Africa e del Centroamerica. Forse il suo segno più tipico è dato dal Tabasco, una salsa derivata dall'omonimo chili (peperoncino rosso) che si produce e si imbottiglia nella Louisiana ed è famosa in tutto il mondo tanto quanto il succulento prosciutto della Virginia.

01/01/14

Ordini dei panini al McDonald e ti danno…l’incasso!

Può capitare che si decida di uscire, ed andare al McDonald per gustare dei succulenti panini e ricevere…l’incasso!

E’ successo negli Stati Uniti ad una coppia che dopo aver chiesto dei panini hanno scoperto di avere avuto la loro confezione del McDonald con dentro l’incasso al posto dei panini che avevano ordinato. Al fast food avevano messo da parte l’incasso e l’avevano messo all’interno di alcune buste comuni per farlo passare… inosservato per poi versarlo in banca, se non che, al momento dell’ordinazione, le buste del cibo e quelle dei soldi erano state scambiate. I coniugi però hanno pensato immediatamente di riconsegnare i soldi e per tal motivo il proprietario li ha ringraziati pubblicamente.

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McDonald
Siamo in Tennessee (USA), chi di noi ha mai ricevuto dei soldi dopo aver ordinato da mangiare? Nessuno? Beh normale direi. A Hermitage, una piccola cittadella nella vasta America, una coppia ha avuto proprio questa fortuna. All’ora di pranzo si è recata al “Drive-through”(McDrive) per ordinare il pranzo e ha ricevuto quelle che da fuori sembravano delle normali buste del McDonald.

Appena tornati a casa Stacye, la moglie, ha intuito l’errore e subito ha pensato di riportare i soldi. Stacye ha detto ai giornalisti:
”Appena abbiamo capito che erano i soldi che dovevano depositare, il mio primo pensiero è stato di risalire in macchina e riportarglieli. Non c’era altra cosa da fare. Non potevamo tenerli, non avrei potuto vivere con me stessa”.
Quei soldi erano stati tolti dalla cassa per essere portati in banca e depositati, qualcuno aveva pensato bene di nasconderli in alcune buste, utilizzate solitamente per l’asporto di panini e patatine del McDonald, così da nasconderli magari agli occhi di qualche malintenzionato. Purtroppo dopo che i coniugi effettuarono l’ordine, le buste dei soldi furono scambiate con quelle delle ordinazioni ed ecco che invece di mangiare degli ottimi panini, i giovani si ritrovarono a mangiare l’incasso del fast food equivalente a diverse migliaia di dollari. Fortunatamente i soldi sono capitati nelle mani di persone per bene che subito hanno pensato di restituirli e per questo, il proprietario del McDonald li ha ringraziati pubblicamente dicendo:

”La cosa più importante è sapere che siamo parte di una comunità con dei valori, che sono stati evidenziati dalle azioni di queste persone”. Non tutti si sarebbero comportati in questo modo e sapere che ci sono ancora persone di questo genere è molto positivo visto che è questa generazione che deve dare le basi per lo sviluppo dei giovani, giovani che molte volte si ritrovano a vedere e sentire esempi sbagliati. Siamo noi che dobbiamo far capire a loro cosa vuol dire “essere civilizzati”. Spero almeno che il proprietario gli abbia offerto i panini che i due onesti cittadini volevano comperare!
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