Il-Trafiletto
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25/01/17

Il Midwest, le pianure e le montagne

I nomi di molti degli Stati di questa vastissima regione, centro del territorio dell'Unione, sono famosi, per ragioni diverse (e, innanzitutto, per i film e i telefilm di serie), in tutto il mondo: Oklahoma o Kansas, Colorado o Michigan, Kentucky o lliinois. 


Qui si trovano anche alcune celebrate metropoli, da Chicago a Detroit, da Kansas City a Salt Lake City, da Indianapolis a Cleveland. Ma nel complesso questi territori non sono molto popolati. Questa è l'America dei grandi spazi, dei cieli senza fine, delle foreste e dei laghi, e delle sterminate praterie.

Milioni di persone hanno visto le immagini di questi straordinari paesaggi: basti pensare, per fare l'esempio forse più originale, alla sequenza del film di Hitchcock Intrigo Internazionale nella quale i due protagonisti, Cary Grant e Eve Marie Saint si arrampicano faticosamente sui profili di alcuni presidenti scolpiti sulle rocce del Memorial nel North Dakota. In una regione così estesa le escursioni climatiche, da quelle dei gelidi inverni a quelle delle torride estati, sono forti e le tempeste non sono rare. Questa -era fondamentalmente, all'inizio, la terra degli indiani d'America.

Vi abitavano le tribù dei Sioux e degli Cheyenne, dei Cherokee e dei Semino1e, e tante altre: decine di migliaia. La vita di queste tribù fu cambiata dapprima dall'arrivo degli spagnoli, nel sedicesimo secolo, ma la svolta radicale avvenne all'inizio dell'Ottocento, quando il Presidente Jackson firmò il «Rernoval Actx (l'Atto di spostamento) che trasferì forzatamente oltre settantamila tribù nei territori ancora disabitati a ovest del Mississippi. Da qui cominciò quella guerra mai dichiarata che portò allo sterminio degli indiani sotto la pressione delle ondate successive di coloni le cui carovane portavano sempre nuovi immigranti - cinquantamila anime all'annoa stabilirsi in questa regione.

I nuovi venuti erano coloni dell'est, che andavano occupando lo Iowa e il Missouri e l'Arkansas e russi e scandinavi che si andavano concentrando nel Minnesota. Con loro avanzava la Pacific Railroad, la Ferrovia del Pacifico, destinata a collegare la costa atlantica a quella dell'altro oceano. Un secondo, lungo scontro - anch'esso rievocato in alcuni celebri film - fu quello tra i mandriani che rivendicavano l'apertura dei pascoli e gli agricoltori che segnavano le proprietà con steccati e filo spinato. Estromessi gli indiani dai loro territori e stabilite le riserve nelle quali rinchiuderli, i nuovi coloni ne conservarono le tradizioni culinarie.

Granoturco, cereali selvatici, selvaggina, frutta secca e fresca, carne di daino e di bufalo entrarono nelle ricette di questa parte del Nuovo Mondo. Vi si aggiunserogli ingredienti della cucina popolare europea: pesce affumicato, salsicce, pane nero, strudel. A tutt'oggi il Midwest è la terra del «meat e potatoes», carne e patate, contenuto di uno dei due pasti in scatola che costituivano le razioni dell'esercito americano sul fronte europeo durante la seconda guerra mondiale (l'altro tipo di razione consisteva nel chili con carne e fagioli, ovviamente). E la cucina di questa regione è rimasta in realtà semplice e sostanziosa, una cucina casalinga, sintetica testimonianza delle radici del «Paese di Dio».

25/03/14

Il libro che consacrò definitivamente King al genere horror

Come preannunciato lo scorso venerdì, questa settimana vi parlerò dell'attesissimo libro di Stephen King: Doctor Sleep. Prima però di dedicarci a questo romanzo, dobbiamo fare un passo indietro, per la precisione a 36 anni fa, quando un giovane King scriveva Shining.

Shining è il terzo romanzo pubblicato da King e rappresenta uno dei romanzi che lo ha poi definitivamente consacrato al genere horror. Da questo famosissimo libro Stanley Kubrick ne fece un film con Jack Nicholson; lo stesso romanzo venne poi riadattato per una miniserie televisiva.

Shining racconta la storia di Jack Torrance che nell'inverno del 1976-1977 si trasferisce con la moglie Wendy e il figlioletto di cinque anni Danny all'Overlook, l'imponente hotel costruito sulle alte montagne del Colorado. Jack è un ex insegnante, quasi ex alcolista e scrittore sulla via del declino che accetta l'incarico di tuttofare e guardiano d'inverno dell'Overlook come unica possibilità per rimettere insieme i cocci della sua vita, dare nuovo slancio alla sua vena creativa da tempo inaridita e ritrovare la serenità insieme alla sua famiglia.  
 
Wendy, da principio un po' dubbiosa, si lascia convincere nella speranza che l'isolamento forzato all'Overlook aiuti suo marito a smettere finalmente di bere. L'unico che non è felice della situazione è il piccolo Danny. Danny è un bambino come molti altri, che tuttavia possiede il dono dello shining e un amico che solo lui può vedere: Tony, il quale lo ha messo in guardia su quel viaggio e quel nuovo luogo che sarà la loro casa per tutto il periodo invernale. Quando, insieme ai suoi genitori, Danny visita l'Overlook per la prima volta, intuisce che qualcosa di strano aleggia tra le mura di quel lussuoso hotel, teatro in passato di suicidi e omicidi cruenti.


Shining
“Non so perché, ma sembra che di tutte le brutte cose che sono accadute qui in varie occasioni, ne sia rimasto in giro qualche frammento, come i ritagli di unghie o la lanuggine che qualche persona poco scrupolosa si è accontentata di spazzare sotto la sedia. [...] Solo qui. Ma Danny, non credo che queste cose possano fare del male a qualcuno. Così se dovessi vedere qualcosa, in un corridoio o in una stanza o vicino a quelle siepi… basterà che guardi dall’altra parte e quando ti volterai tutto sarà sparito.”

La trama di Shining è un classico del genere horror: una casa infestata dai fantasmi. King, però, sebbene ancora agli inizi, non si limita a questo, ma amplia il quadro rendendolo piacevolmente terrorizzante e tragicamente intimo.

In questo romanzo King non solo terrorizza il lettore come solo il Re del Brivido sa fare, ma tratta tematiche delicate (come l'alcolismo e il rapporto tra padre e figlio) amalgamandole così bene nella trama da arricchirla e renderla eccellente.

E' proprio grazie a questo incursus su tematiche così seriose a rendere i pochi personaggi protagonisti del libro, così profondamente caratterizzati da renderli reali come voi e me. Jack soprattutto, nella sua battaglia solitaria contro l'alcolismo ma anche contro l'entità maligna che aleggia nell'Overlook, che sembra conoscere tutte le debolezze e le imperfezioni di un uomo che, nonostante tutto, sarebbe un uomo buono.
Stephen King

King sa sfruttare magnificamente l'ambientazione isolata e la vastità dell'hotel insinuando nel lettore, in un crescendo senza fine, la paura e il terrore anche con gli oggetti più banali (un estintore o le siepi di un giardino). Il lettore verrà così trasporto in un luogo di terrore dividendosi tra un Jack sempre più in balia del male e un Danny bambino che tenta con tutte le sue forze di sopraffare la malignità di cui l'Overlook è intriso.

Si s che la storia narrata in un libro non finisce quando si volta l'ultima pagina, e Shining è uno di quei libri a cui l'autore stesso non può fare a meno di pensare e domandarsi cosa ne sia stato di Danny e della madre Wendy. Ed è da questi presupposti che nasce Doctor Sleep. Per saperne di più però dovrete aspettare il prossimo appuntamento con la mia rubrica.
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