19/07/15

Pensioni: Opzione Donna Pressione dei Parlamentari della Commissione alla Camera per Correggere le Circolari Inps

Non si ferma il dibattito dei parlamentari della Commissione alla Camera anzi ogni giorno di più si fa pressante come si è visto la settimana scorso affinchè l'Esecutivo faccia passare la correzione delle circolari Inps che indicanti una interpretazione del tutto restrittiva alla norma ed ogni giorno verrà letto questo documento di richiesta in Aula.

Lo stesso presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, lo rammenta in una nota: 'E’ continuata anche questa settimana, alla Camera, l’iniziativa dei parlamentari della Commissione lavoro a sostegno della cosiddetta Opzione Donna. Ogni giorno, a fine Aula, verra’ letto un documento che chiede al Governo di correggere le circolari dell’Inps che forniscono una interpretazione restrittiva alla norma'

PARLAMANTERI COMMISSWIONE PER OPZIONE DONNA
INPS
Proseguendo, spiega: 'In questo modo si impedisce a molte lavoratrici di utilizzare la possibilita’ di andare in pensione a partire dai 57 anni con 35 di contributi, a condizione che si accetti il ricalcolo interamente contributivo dell’assegno. A questa iniziativa hanno aderito i parlamentari di tutti i gruppi politici”. “Il Ministero del Lavoro e l’Inps, hanno gia’ fornito una risposta positiva per la soluzione del problema: stiamo aspettando il pronunciamento del Ministero dell’Economia e della Ragioneria dello Stato, ai quali abbiamo fornito una documentazione che dimostra che l’operazione si puo’ effettuare a costo zero'

Lo scopo è mirato a ristabilire il diritto negato alle lavoratrici che maturano i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015 e poter accedere al pensionamento come prevede l'articolo 1, comma 9 della legge 243/2014 e cioè la cosiddetta legge Maroni: 'Manca solo la volontà’ politica: ci aspettiamo che il Governo ci dia rapidamente ascolto', conclude Damiano ben sapendo che anche le risorse finanziarie ci sono e aspettano solo di essere utilizzate dalla Ragioneria di Stato invece che essere destinate ad altre questioni.

Fonte: PensioniOggi
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