18/07/15

PENSIONI: CESARE DAMIANO INSISTE SULLA FLESSIBILITA' IN USCITA PER LOTTARE CONTRO LA POVERTA' DILAGANTE IN ITALIA

I dati Istat parlano molto chiaro ma probabilmente non arrivano sui tavoli governativi affinché l'esecutivo ne prenda nota e provveda, la povertà è un dato reale e disastroso in Italia con l'aumento sperticato avuto in questi anni di crisi, crisi che non sembra assolutamente scendere  e fino a che non si prenderanno seri provvedimento al riguardo ci ritroveremmo ad essere il terzo mondo dell'Unione Europea, Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, è consapevole di questo drammatico problema e osservando i dati Istat ha voluto far conoscere il suo pensiero con un intervento.

Cesare Damiano, parlando e sostenendo la sua tesi sulla flessibilità in uscita ha dichiarato: 'Secondo l’Istat, nel 2014 l’incidenza della povertà assoluta si mantiene stabile. Si tratta, pero’, di oltre 4 milioni di persone. Un problema sociale enorme che va affrontato dividendo le platee di cittadini interessati al problema sulla base delle loro condizioni oggettive'
CESARE DAMIANO CONTRO LA POVERTA' IN ITALIA
DOVE STA LA DIGNITA'?

Chi si trova a fare i conti con la povertà assoluta – spiega Damiano – va assistito con un reddito minimo; i milioni di pensionati che arrivano fino 600 euro al mese debbono avere una indicizzazione adeguata dell’assegno e non l’assistenza: potenziamo loro la quattordicesima istituita dal Governo Prodi portando la cifra erogata a luglio di ogni anno a 700 euro”.
'Si tratta di attuare la flessibilità previdenziale consentendo ai lavoratori di andare in pensione a partire dai 62 anni. In questo modo avremo meno poveri e più giovani al lavoro'.

In un Paese civile che si crede all'avanguardia non dovrebbe esistere questo tragicità che vedo pensionati nel raccattare scarti ai margini dei mercati rionali, che vede padri di famiglia disperati perché non riescono a dare il proprio apporto ai propri figli, situazioni che portano fino al suicidio in alcuni casi di esseri umani che non sopportano la mancanza di dignità e orgoglio, aumentando il numero delle vittime ogni giorno, e nessuno si prende la briga di fermare questa oscenità ma che però si può cercare di fermare per altri stati il cui degrado è ancor peggior del nostro, e noi confermiamo il nostro pensiero che sarebbe meglio prima permettere ai nostri concittadini una vita dignitosa piuttosto che che lasciarli nell'indigenza più disperata!

Fonte: PensioniBlog
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