17/03/15

Il Cervello come hard disk che si può "rileggere"? Potrebbe essere possibile

Un esperimento fatto da un team di scienziati ha dimostrato come da tempo si teorizzava, che il cervello umano si può comparare ad un hard disk di un computer, riuscendo a recuperare dati da una sorta di "magazzino" nel cervello di una cavia.


L'esperimento di un gruppo di scienziati del Cold Spring Harbor Laboratory, nello stato di New York
ha dimostrato che misurando l'attività di specifici neuroni, sia possibile determinare le azioni imparate dal "proprietario" di quel cervello prima della morte. Lo studio è stato pubblicato in un articolo su Nature:

Anthony Zador, uno degli autori dello studio spiega:
"I neuroscienziati avevano già identificato aree specifiche del cervello coinvolte nell'apprendimento,  Ma noi volevamo scavare più a fondo, ed identificare come i cambiamenti in specifiche connessioni codifichino una particolare risposta comportamentale".

Azioni percettive sono date di conseguenza ad una attività dei neuroni corticali sensoriali. Analizzando questi neuroni è possibile determinare l'azione percettiva immagazzinata nel cervello. I ratti, per esempio, traducano gli impulsi sonori in stimoli comportamentali. Le cavie sono state addestrate ad associare uno specifico suono ad una ricompensa. La frequenza del suono, segnala se la ricompensa può essere trovata a destra o a sinistra.

Gli scienziati del team avevano già verificato come specifiche popolazioni di neuroni fossero fondamentali per trasmettere questo tipo di informazioni dalla corteccia uditiva al corpo striato. L'analisi della forza delle connessioni tra questi neuroni ha adesso permesso di verificare come erano stati addestrati i ratti: "Abbiamo decifrato un piccolo pezzo del codice neurale col quale gli animali avevano codificato questi ricordi. In pratica, abbiamo potuto leggere nelle menti di questi ratti".

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