16/03/15

Agorafobia quella Paura delle Piazze dei Mercati della Gente

Una patologia molto invalidante al punto di condizionare in toto la vita quotidiana del paziente agorafobico. La paura degli spazi aperti e di non venirne fuori.

L'agorafobia, parola derivante dal greco “agorà”=piazza e “fobia”=paura,   è quella percezione di paura o comunque  quel  notevole disagio che attanaglia un individuo  quando questi si addentra in luoghi  o spazi aperti, temendo di non essere in grado di fuggire e guadagnare un luogo più sicuro nel caso ce ne fosse bisogno. In conseguenza di ciò il paziente agorafobico cerca di evitare situazioni e luoghi  scatenanti paure o addirittura attacchi di panico, quali piazze affollate, mercati, treni, cinema. 


 Infatti, spesso e volentieri l’agorafobia è una patologia che si presenta successivamente all’insorgere di attacchi di panico o problemi d’ansia; in questo caso il paziente procede ad un evitamento di luoghi e situazioni nelle quali pensa di non poter chiedere aiuto.

Come diagnosticare l’agorafobia – Si comincia a parlare di comportamento agorafobico quando la situazione comincia a rivestire per il paziente una certa importanza dal punto di vista clinico. L’individuo, a causa delle sue fobie, vede compromettere le sue normali attività quotidiane, siano esse lavorative, di svago o di routine, e sente sempre più la necessità di una compagnia per qualsivoglia azione lui faccia, come ad esempio trovarsi in mezzo alla folla, fare la coda davanti ad uno sportello, andare allo stadio, a teatro, al ristorante, al supermercato.

 Ma cosa teme l’agorafobico in quei momenti particolari? Sicuramente si trova in una situazione di  pericolo fisico, ha paura di perdere il controllo dei nervi, di svenire, ha l’ossessione dell’infarto e paura di non essere aiutato da alcuno. In tutto questo l’individuo mette in atto alcune prevenzioni personali, come appunto farsi accompagnare nelle sue uscite da una persona fidata, e nel contempo riempire la borsa di boccette di ansiolitici.

Come si cura l’agorafobia – la maggior parte dei pazienti agorafobici tende a rivolgersi alle cure farmacologiche, facendo uso, spesso a sproposito, di ansiolitici, farmaci che non aiutano a curare la malattia ma che agiscono sulla sintomatologia, diventando spesso e sovente causa di dipendenze farmacologiche per il paziente. La soluzione ottimale per curare l’agorafobia è una terapia psicologica mirata alla risoluzione del disturbo andando ad interrompere quel circolo vizioso all’origine della fobia. (immagine presa dal web)




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