21/02/15

Inps Scampato Pericolo per le Pensioni al Vaticano

Un comunicato del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei revisori dei revisori dei Conti del Fondo dichiara che non vi è alcun pericolo smentendo voci della stampa

Era da diverso tempo che circolavano sulla stampa nazionale voci che era a rischio la sostenibilità e situazione del Fondo Pensioni del Vaticano nel provvedere agli impegni verso i propri iscritti sia quelli presenti che futuri ma a quanto pare il Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei revisori dei Conti hanno ben dichiarato che non esiste questa possibilità e di conseguenza allarme cessato facendo tacere così notizie di stampa allarmistiche.

I due enti sono concordi nel far sapere e rendere noto della situazione patrimoniale e reddituale del Fondo, dimostrando Bilanci alla mano regolarmente approvati dalla Segreteria di Stato, l'infondatezza  di tali notizie allarmistiche che vorrebbero a rischio la situazione degli iscritti al Fondo Pensioni Vaticane; certo è che sapendo il Vaticano come uno Stato ricchissimo tra patrimonio finanziario e immobiliare ci sarebbe proprio da stupirsi per un allarme del genere ma fortunatamente così non è secondo i revisori dei conti.

Proprio per acquietare queste notizie allarmistiche riportiamo la nota integrale del Consiglio di Amministrazione e Collegio dei revisori dei Conti del Fondo: 'Circa l'aspetto attuariale si rileva il sostanziale equilibrio tra risorse disponibili e impieghi verso gli attuali e futuri pensionati, grazie anche a interventi  (approvati dalla Segreteria di Stato su proposto del Consiglio di Amministrazione) sia in ambito contributivo (aumento di aliquote nel corso degli anni fino ad arrivare all'attuale aliquota del 26% sull'ammontare delle retribuzioni imponibili) sia in ambito delle prestazioni (allungamento di due anni della vita lavorativa che ha fissato l'età di pensionamento a 67 anni per i laici e a 72 anni per gli ecclesiastici e i religiosi) :

SALVE LE PENSIONI DEL VATICANO
CITTA' DEL VATICANO
'I bilanci di esercizio evidenziano, nel corso degli anni, la solidità della struttura  patrimoniale e finanziaria del Fondo stesso;  infatti la nota del Fondo Pensioni precisa che il rapporto  di copertura del Fondo Pensioni (founding ratio) è dello 0,95%; sul piano più strettamente reddituale, la situazione economica e patrimoniale dell'ente - la sala Stampa della Santa Sede continua così la sua nota specificando e chiarendo la situazione per poi concludere: 'registra il progressivo incremento delle risorse finanziarie e immobiliari sia con i mezzi propri che, dal 1993 al 2013, sono mediamente aumentati di euro 22.256.196 l'anno, sia per 'andamento in crescita dell'utile di esercizio, che, negli ultimi sei anni è passato da euro 23.583.882 a euro 26.886.657,  importi sufficienti a coprire le costo attuale delle pensioni.'

Alla luce di quanto dichiarato nella nota del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei revisori dei Conti del Fondo si consiglia vivamente ai contabili della Ragioneria di Stato di fare un corso accelerato per comprendere i meccanismi per i quali lo Stato Vaticano abbia avuto un incremento del genere mentre per il nostro governo è impossibile recuperare risorse finanziarie per modificare la legge Monti/Fornero, un corso accelerato da questi ecclesiasti farebbe più che bene insegnando loro l'arte del risparmio nei vantaggi e vitalizi faraonici che sono loro appannaggio probabilmente le coperture finanziarie per attuare una vera riforma pensionistica si troverebbero e forse si avanzerebbero per altri problemi!
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