26/02/15

CTO di Torino: Tre casi di eccellenza Sanitaria

Impiantato un bacino artificiale: è la prima volta al mondo
Con un'operazione durata circa 11 ore e 30 minuti, sono stati rimossi dal dottor Raimondo Piana, responsabile di Chirurgia oncologica ortopedica del Cto, l'emibacino destro e l'anca colpiti dall'osteosarcoma e successivamente sostituiti e ricostruiti con la protesi in titanio e tantalio dal professor Alessandro Massè, direttore della Clinica universitaria ortopedica dell'ospedale. La parte anestesiologica è stata seguita dal dottor Maurizio Berardino, che dirige il reparto di Anestesia e rianimazione. L'intervento, informa la Città della Salute, è tecnicamente riuscito con un ottimo esito finale e senza lasciare deficit alcuno. Ora il paziente è ricoverato in terapia intensiva ed è già stato estubato e svegliato in mattinata. Nel pomeriggio verrà trasferito nel reparto di Chirurgia oncologica. fonte R.IT

Arteria artificiale che raggiunge il cuore
Un nuovo vaso sanguigno, artificiale, per raggiungere il cuore di un bimbo. Un intervento eccezionale che, spiegano i sanitari dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, è stato eseguito per la prima volta in Italia.[....]Gabriella Agnoletti, responsabile della Cardiologia pediatrica del Regina Margherita, usando vasi collaterali e stent coperti, ha creato ad hoc un nuovo vaso sanguigno artificiale alternativo a quelli naturali occlusi e prima inesistente, in posizione di succlavia sinistra per permettere l'accesso al cuore. In seguito, utilizzando la nuova via creata ad hoc verso il cuore, Agnoletti, insieme a Luca Deorsola dell'équipe di Cardiochirurgia pediatrica diretta da Carlo Pace, in sala di emodinamica ha posizionato un nuovo catetere centrale che arriva al cuore del piccolo e permette la dialisi. "Si tratta del primo caso italiano pediatrico di apertura totale di un vaso toracico per permettere la vita di un bimbo. L'intervento - conclude la nota - è tecnicamente riuscito ed ora il bimbo, ricoverato nel Reparto di Nefrologia, presto potrà tornare a casa".fonte R.IT

Dialisi polmonare
È la prima volta al mondo: alla Città della Salute di Torino e all’ospedale Sant’Orsola di Bologna è stata sperimentata con successo la dialisi polmonare. Secondo Marco Ranieri, responsabile delle terapie intensive della Città della Salute, "se sarà confermato su grandi numeri, è un metodo da premio Nobel".[.....] I pazienti che soffrono di broncopneumopatia cronica ostruttiva e giungono in pronto soccorso con grave difficoltà respiratoria, vengono trattati con la ventilazione non-invasiva, cioè con una maschera collegata ad un ventilatore meccanico che applica volumi di aria che rimuovono l'anidride carbonica da polmoni e riducono la fatica respiratoria. Spesso, nel 25-50 per cento dei casi, questo non è sufficiente e i malati hanno bisogno di essere intubati. Così il rischio di morte aumenta fino a cento volte. Le terapie intensive dell'ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino e del Sant’Orsola di Bologna, diretta dal professor Stefano Nava, hanno utilizzato in 25 pazienti con BPCO un sistema mini-invasivo di “dialisi polmonare” che depura il sangue dei pazienti dall’eccesso di anidride carbonica mediante un sistema brevettato che fra l’altro comprende un ossigenatore ed un emofiltro in vena. I ricercatori hanno dimostrato come l’applicazione della “dialisi polmonare”, abbattendo i livelli di anidride carbonica nel sangue, abbia significativamente ridotto il rischio di intubazione e le conseguenze negative che ne derivano. L’uso della “dialisi polmonare” ha ridotto l'incidenza di intubazione dal 33 al 12 per cento e la mortalità, dal 35 fonte R.IT
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