23/02/15

Aspirina il farmaco più venduto del XX secolo

L’acido acetil salicilico, ovvero l’Aspirina, si avvia verso il 120° anno dalla sua scoperta. Dalle foglie di salice dei tempi di Ippocrate ai cento miliardi di compresse ingerite nell’ultimo anno. E’ il farmaco più venduto al mondo nel XX secolo.


 Storia. L’acido acetil-salicilico, meglio noto col più famoso nome di ASPIRINA, venne scoperto dal chimico francese Charles Frédéric Gerhardt nel 1853, ma soltanto nel 1897 il chimico tedesco Felix Hoffman lo sintetizzò industrialmente; si appresta quindi a festeggiare il suo 120 anniversario. Se andiamo però a ritroso nel tempo, e precisamente intorno al V secolo a.C. lo storico greco Erodoto, nelle sue Storie, raccontava dell’esistenza di un popolo più sano e resistente rispetto ad altre popolazioni alle malattie più tradizionali; raccontava inoltre che tali popolazioni erano solite mangiare delle foglie di salice. Anche Ippocrate, considerato all'epoca il padre della medicina, scriveva di una polvere estratta dalla corteccia del salice la quale era in grado di alleviare il dolore ed abbassare la temperatura corporea. Da qui probabilmente il nome di acido salicilico.

  Nome. Il nome commerciale, Aspirin, venne brevettato dalla casa farmaceutica tedesca BAYER. E’ stato il farmaco più venduto al mondo nell’arco del ventesimo secolo, nel 1969 venne addirittura incluso dai medici della NASA nei kit di ogni astronauta in partenza per la missione Apollo 11. Ma a cosa serve l’Aspirina e come funziona?

 Indicazioni. Inizialmente l’Aspirina fu impiegata come antidolorifico, tant’è vero che il suo scopritore, Friédéric Hoffman, lo usò inizialmente sul suo genitore da tempo  tormentato da dolori articolari con risultati soddisfacenti. L’uso si allargò col passare del tempo ad altri tipi di dolori quali quelli mestruali, mal di testa, mal di denti, nevralgie, per passare poi al trattamento degli stati febbrili.

 Meccanismo d’azione. Fino agli inizi degli anni 60 non era noto il meccanismo d’azione dell’Aspirina, il suo impiego era dovuto all’evidenza dei risultati che si ottenevano. Negli anni successivi si svilupparono molti studi che presero in considerazione l’attività dell’Aspirina sull’inibizione della sintesi delle Prostaglandine, mediatori chimici che aumentano la sensibilità del corpo umano al dolore e alla temperatura corporea, attività che ha la durata di qualche ora, tempo sufficiente per far sì che l'infiammazione e la febbre vengono attenuate dopo l’assunzione del farmaco. Col passare degli anni gli studi sull’Aspirina si spostarono sulla sua azione antiaggregante sulle piastrine, cellule presenti nel sangue e responsabili della coagulazione dello stesso. Venne così impiegata, ed è tuttora nei protocolli, sui pazienti cardiopatici al fine di prevenire un’eventuale ostruzione arteriosa dovuta alla formazione di coaguli.

  Precauzioni. Nonostante l’Aspirina sia un farmaco dalla sicurezza molto elevata, tuttavia bisogna tenere conto di eventuali effetti collaterali di lieve entità che possono capitare durante l’assunzione. E’ bene prenderla sempre a stomaco pieno al fine di evitare problemi alla mucosa gastrica, ed è sconsigliabile a quelle persone sofferenti di ulcera gastrica. Fare inoltre attenzione ad eventuali allergie al farmaco al fine di evitare problemi spiacevoli quali orticaria e in casi più gravi, shock. Divieto di usare l’Aspirina per le donne in gravidanza per evitare gravi problemi al nascituro.

 Curiosità. Ogni anno nel mondo vengono consumate circa 100 miliardi di compresse di Aspirina. Negli Stati Uniti se ne consumano 50 milioni, mentre in Italia i pazienti che ne fanno uso sono circa 5 milioni. Il nome brevettato all’epoca dalla Bayer, ASPIRIN, deriva dal prefisso “a” (ad indicare il gruppo acetile), “spir” (dal fiore Spiraea, dal quale si ricava l’acido spireico, ovvero l’acido salicilico) e dal suffisso “in” (solitamente usato per i farmaci all’epoca).
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