05/11/14

Spunti pericolosi? Meglio girarci alla "larga"

Non c'è dubbio riguardo il fatto che l'essere umano sia riuscito nell'intento di ridurre la velocità rendendo più scorrevole il traffico, avendo un migliore controllo, oltre che a calare notevolmente i consumi e le emissioni. 


Ma quel che gli esperti affermano e che le rotatorie hanno contribuito in maniera importante ad aumentare la sicurezza.

Detto ciò, appare altrettanto evidente che da qualche anno a questa parte, l'iniziale intento con cui sono nate le rotatorie agli incroci come isole centrali e circolari, atte a migliorare la qualità della circolazione stradale, all’inizio della storia minima delle rotatorie, ogni opera di sostituzione di un incrocio, magari semaforizzato, con un’isola centrale circolare e bracci d'immissione canalizzati era ispirata esclusivamente al miglioramento della qualità della circolazione, la realizzazione delle rotonde è diventata anche (soprattutto?) un’occasione per spunti pericolosi.

Talmente pericolosi da trasformare la rotatoria, rispetto a ogni altra considerazione, un motivo di bizzarre fantasie. Insomma, per dirla tutta, una vanità incompiuta dai Comuni che al momento di addobbarle non sempre riescono a capire e sapere cosa metterci dentro, relegando in secondo piano il principio fondamentale della sicurezza. Certe volte, contrariamente, avendo a portata di mano qualcosa, se ne prova ad averne immagine di una cornice al centro della strada. Alche la moderna rotatoria "tricolore" è sempre più spesso un teatro di vanità per le amministrazioni comunali, per sindaci e assessori afflitti da grandeur, per architetti e geometri pronti a mettere una firma indelebile su un pezzetto di città o di territorio.
Rotatorie "all'italiana"

Che dire altre sì degli artisti di strada che chiamati in causa provvedono ad “arredarle” o a decorarle o dei vivaisti con l'incarico di progettarne il verde. Ecco così spuntare, in mezzo alla rotatoria, improbabili monumenti o immaginifiche sculture, colline artificiali, giardini ben curati e persino foreste impenetrabili.

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