Dopo allo straordinario aumento di capitale da 5 miliardi varato il giugno scorso, Mps è pronta a rifarlo rinunciando al consorzio di garanzia
Di quanto sarà la ricapitalizzazione decisa dai vertici della banca, Profumo e Viola, sarà contenuto nella documentazione che verrà sottoposta a breve al Cda, che conterrà anche come recuperare i 2,1miliardi di euro necessari a far fronte al deficit di capitale riscontrati dagli stress test della Bce.
Il piano di ricapitalizzazione si dovrà consegnare entro il tempo imposto dalla Bce, 10 novembre. Per questo i lavori procedono alacremente sotto l'occhio vigile del Tesoro, di Bankitalia e della Bce.
Bce, che dal prossimo 4 novembre avrà giurisdizione sulla banca Mps. Il team di lavoro della banca, sa bene che il tempo stringe e il mercato è da recuperare dopo il massacro del titolo con la bocciatura negli esami europei.(-40%, in una settimana, con una capitalizzazione scesa a 3,1 miliardi).
La situazione è molto delicata dopo ad un crollo quasi da fallimento. Anche se viene giudicato eccessivo da chi lavora a fianco del Monte, la situazione comunque è critica tanto da indurre
il sindaco di Siena, Bruno Valentini, e il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha sollecitare il premier Matteo Renzi a far entrare “temporaneamente” lo Stato nel capitale. Non vogliono invece far parte del capitale, e neanche temporaneamente l'Unicredit e Itesa. Ma sembra invece che banche come la Goldman Sachs, Mediobanca, Morgan Stanley, Jp Morgan, Bofa, Barclays, già presenti nell'aumento da 5miliardi, siano interessate, anche se non è ancora noto la cifra della nuova ricapitalizzazione
Monte Paschi di Siena |