05/11/14

Mps chiede un aumento del capitale per far fronte alla bocciatura della Bce

Dopo allo straordinario aumento di capitale da 5 miliardi varato il giugno scorso, Mps è pronta a rifarlo rinunciando al consorzio di garanzia


Di quanto sarà la ricapitalizzazione decisa dai vertici della banca, Profumo e Viola, sarà contenuto nella documentazione che verrà sottoposta a breve al Cda, che conterrà anche come recuperare i 2,1miliardi di euro necessari a far fronte al deficit di capitale riscontrati dagli stress test della Bce.

Il piano di ricapitalizzazione si dovrà consegnare entro il tempo imposto dalla Bce, 10 novembre. Per questo i lavori procedono alacremente sotto l'occhio vigile del Tesoro, di Bankitalia e della Bce. 
Bce, che dal prossimo 4 novembre  avrà giurisdizione sulla banca Mps.  Il team di lavoro della banca, sa bene che il tempo stringe e il mercato è da recuperare dopo il massacro del titolo con la bocciatura negli esami europei.(-40%, in una settimana, con una capitalizzazione scesa a 3,1 miliardi).

La situazione è molto delicata dopo ad un crollo quasi da fallimento. Anche se viene giudicato eccessivo da chi lavora a fianco del Monte, la situazione comunque è critica tanto da indurre
il sindaco di Siena, Bruno Valentini, e il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha sollecitare il premier Matteo Renzi a far entrare “temporaneamente” lo Stato nel capitale. Non vogliono invece far parte del capitale, e neanche temporaneamente l'Unicredit e Itesa. Ma sembra invece che banche come la Goldman Sachs, Mediobanca, Morgan Stanley, Jp Morgan, Bofa, Barclays, già presenti  nell'aumento da 5miliardi, siano interessate, anche se non è ancora noto la cifra della nuova ricapitalizzazione

Monte Paschi di Siena
Monte Paschi di Siena
Intanto si agita anche la politica, con il vice presidente del Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che preannuncia la richiesta di un'inchiesta parlamentare che “metta sul banco degli imputati capi della sinistra e controllori dormienti di via Nazionale”. Oltre a Mps, anche Carige - l'altro istituto bocciato dalla Bce - dovrà recuperare 814 milioni di euro e darne conto alla Bce. La scelta di ricorrere a un aumento da almeno mezzo miliardo è stata contestata dalla Fondazione che, temendo di essere spazzata via, chiederà alla banca di battere prima la strada di un'alleanza.


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