02/09/14

Scelta letteraria e le sue conseguenze sul pubblico

Confesso che scrivere la recensione del libro di oggi mi risulta quanto mai difficile. Ho trovato meno intoppi a recensire libri praticamente sconosciuti o particolarmente delicati come la famosa trilogia di E. L. James, che il libro di cui vi parlerò tra pochissimo. Perché? Perché libri del genere si amano o si odiano, e quelli che li amano, di solito, sono agguerriti come mercenari bisognosi di denaro.

Bando alla ciance e campo alla narrativa. Il libro di oggi e nientepopodimenoche Twilight di Stephenie Meyer. Twilight è il primo capitolo di una saga composta da altri tre libri. Come tutti sicuramente saprete da questi quattro libri sono stati tratti cinque film. Sul perché dei cinque film se i libri sono quattro, la spiegazione è molto semplice: marketing.
Twilight
Twilight

A noi però interessa il libro e non il film, quindi diamo un'occhiata alla trama, anche se immagino che tutti voi, più o meno, la conosciate.

Protagonista del libro è Isabella, chiamata semplicemente Bella, che decide di lasciare Phoenix, dove vive con la madre, per andare a Forks dove invece vive il padre. Una nuova vita, una nuova scuola e dei nuovi compagni di classe. E' proprio a scuola che l'attenzione di Bella ci concentra su un gruppo di ragazzi, tra i quali spicca il misterioso ed enigmatico Edward Cullen.

Twilight è quello che si definisce un paranormal romance, un genere che unisce il paranormale e quindi creature fantastiche, con il romanticismo e la narrativa rosa. In aggiunta a questo c'è da dire che Twilight, e il resto della saga, è rivolto più al pubblico giovanile/adolescenziale che a lettori più maturi. Questo può farvi rendere l'idea dei temi trattati.

Cos'ha di paranormale Twilight? I vampiri. Edward e la sua famiglia infatti sono vampiri. Ma i Cullen non sono l'unica componente paranormale della saga, di questo però ne parleremo però più avanti, per i capitoli successivi della saga. Torniamo dunque ai vampiri proposti dalla Meyer per la sua saga. Un purista del genere, un lettore cresciuto con un'iconografia precisa dei vampiri rimarrà sicuramente deluso ed oltraggiato, perché i vampiri presenti in Twilight non hanno davvero nulla a che spartire con i vampiri comunemente noti.
Stephenie Meyer
Stephenie Meyer

Una scelta, quella della Meyer, dettata dal fatto di dover necessariamente incastrare una storia d'amore tra adolescenti, anche se uno è vecchio di un centinaio di anni. Io capisco la scelta fatta dalla Meyer, ma sono anche una di quelle persone che è cresciuta con una particolare iconografia del vampiro e che adora i vampiri della Rice, quindi non mi sbilancerò in alcun modo nel commentare oltre i vampiri creati dalla Meyer. E' stata una sua scelta letteraria con le relative conseguenze. Punto. Andiamo avanti.

La parte romance di Twilight è ovviamente regolata per un target adolescenziale, quindi abbastanza semplice e scontato. Il tipo di narrazione e lo stile adottato dall'autrice, sono anch'essi molto semplici e lineari, senza scossoni, momenti particolarmente avvincenti o rivelazioni shock.

In un articolo, e mi perdonerete se questa volta non vi posto il link, ma era su un Vogue che ho gettato da tempo, si chiedeva alla Rice cosa ne pensasse di Twilight. Fra le tante cose che disse, quella che più riassume tutto ciò che si può dire su questo libro restando obiettivi è che Twilight è “un libro per adolescenti”.

Non vi dirò altro, è stato già difficile arrivare fino a qui.

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet)
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