14/08/14

Sant' Agata de' Goti città medioevale

Sant' Agata de' Goti (m 159 s.m.; ab. 11.350) Si trova in Campania, in provincia di Benevento da cui dista 35 km. L'abitato occupa la parte sommitale . di un dosso delimitato da due brevi affluenti del fiume Isclero.
Sant' Agata de' Goti città medioevale La massa compatta e articolata degli edifici di Sant' Agata de' Goti si eleva da un isolato banco roccioso fortemente eroso dall'opera dei fiumi che lo circondano. Il paesaggio è aspro. L'impenetrabile muraglia medioevale delle case, nettamente separata dalle moderne espansioni, determina un grande effetto scenografico. L'impianto urbano è tipicamente medioevale. Si configura secondo la struttura "a fuso": un'unica via longitudinale, che ricalca il crinale dell'altura, è innestata da brevi e irregolari vicoli trasversali.
Storia L'abitato, la cui origine pare risalga al secolo VI, viene edificato, secondo alcuni storici, sull'area del centro sannitico di Saticola, ricordata al tempo delle guerre puniche. Sant' Agata de' Goti fa parte del Ducato beneventano e nel secolo X viene elevata a sede vescovile. Munita di castello in età normanna, viene concessa nel 1267 da Carlo I d'Angiò alla famiglia Artois, cui succede nel dominio il casato dei Della Ratta. Nel 1528 appartiene agli Acquaviva, quindi viene concessa da re Ladislao ai Cosso, cui rimane sino al 1674. Per acquisto, la città appartiene, dal 1696, ai Carafa di Maddaloni, che vi mantengono il proprio dominio sino alle leggi eversive della feudalità (1806); in seguito segue le sorti della regione sino al 1860, anno dell'unione al Regno d'Italia.

Arte e monumenti Avanzi di età romana si incontrano nell'abitato. Del castello medioevale si conservano ruderi, tra cui un cortile con entrata ogivale; delle mura resta un torrione cilindrico isolato e una porta. Al 1114 risale la chiesa di S. Menna, fatta costruire da Roberto di Capua; un portico a tre archi precede la facciata assai restaurata in cui si conserva il portale originario. L'interno conserva resti del pavimento musivo e, alle pareti, affreschi dei secoli XIV e XV. Il Duomo, che prospetta su una piazza abbellita da una fontana ba- , rocca, risale al 970 ma è stato rifatto e restaurato nei secoli seguenti; l'interno presenta un coro ligneo intagliato del secolo XVII nonché affreschi trecenteschi. La chiesa dell' Annunziata, del 1354, conserva in parte le originarie fonne gotiche. La chiesetta di S. Angelo dell'Addolorata ha un breve campanile romanico-gotico con bifore. Il Museo Diocesano conserva paramenti, argenti, sculture e dipinti.
Manifestazioni Feste patronali di S. Agata (15 febbraio) e S. Alfonso (10 agosto).
Prodotti enogastronomici Sant' Agata de' Goti è uno dei principali centri della provincia per la produzione e il commercio di ortofrutticoli.
In campo enologico troviamo i bianchi Greco, Falanghina e Regina Sofia, i rossi Aglianico e Piedirosso e il Fileno, vino passito.

Sanguinaccio dolce di Sant'Agata
Il sanguinaccio è una preparazione che si trova un po' in tutta Italia. Nell' Italia settentrionale è generalmente un tipo di salsiccia variamente speziata; in quella meridionale diventa un dolce soffice e cremoso. Quello che vi proponiamo va gustato accompagnato da biscotti savoiardi.
Valori nutrizionali Protidi 21 Lipidi 6 Glucidi 99 Kcal 534
Ingredienti per 8 persone: *6 dI di sangue di maiale appena colato
*600 g di zucchero fine
*110 g di cacao in polvere
*6 dl di latte
*60 g di farina bianca
*80 g di cedro candito cannella in polvere
*vanillina 
Mescolate il sangue di maiale con un poco di latte per non farlo coagulare. Passate al setaccio la farina, lo zucchero e il cacao e metteteli in una casseruola versatevi, poco alla volta e mescolando il latte ' e il sangue di maiale. Quando I'insieme si presenta come una crema vellutata e senza grumi, passate la casseruola a calore molto moderato e, mescolando, fate prendere l'ebollizione; da questo momento date quattro alzate di bollore. Ritirate dal fuoco, versate il sanguinaccio in una terrina e fatelo raffreddare. Completate con un pizzico di cannella, il cedro tagliato a dadini e una presa di vanillina. Al momento di servire, versate il sanguinaccio in coppe di vetro.
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