22/08/14

Acerenza città medioevale

Acerenza (m 833 s.m.; ab. 3425) Si trova in Basilicata, in provincia di Potenza da cui dista 41 km. L'abitato è raccolto sul vertice di un rilievo, sullo spartiacque tra il fiume Bradano e il fiume Fiumarella.
Acerenza città medioevale Acerenza è un'acropoli medioevale che aveva fama di essere inespugnabile: le mura e le costruzioni che la radicano alle falde della collina le danno ancora oggi questo aspetto, accentuandone l'effetto di altitudine e isolamento. Il centro raccoglie il valore di lunghe stratificazioni storiche, di un vissuto antico, povero e popolare che riporta al Medioevo.
Storia Centro abitato sin dall' età del ferro e roccaforte lucana, l'antica Acheruntia viene conquistata nel 318 a.C. dai Romani che, in seguito, ne fanno il centro amministrativo della regione; occupata da Totila, è una delle più munite roccaforti gotiche dell'Italia meridionale. Sede vescovile dal V secolo, fa parte del Ducato di Benevento. Contea contesa alla fine del secolo X dai duchi di Benevento e dai principi di Salerno, viene conquistata nel 1061 da Roberto il Guiscardo e assegnata ad Unfredo di Altavilla e poi a Tancredi di Conversano. Schieratasi in favore degli Angioini durante la rivolta ghibellina del 1268, diviene feudo dei Sanseverino, cui viene assegnata da Carlo d'Angiò. Successivamente passa ai Ruffo, ai Bamota e ai Morra. Venduta nel 1479 ai Ferrillo, passa poi agli Orsini di Gravina che la vendono nel 1563 ai Pirelli. Da questi passa ai Pignatelli di Belmonte.

Arte e monumenti Nella parte più alta è situata la Cattedrale, uno dei monumenti più pregevoli della Basilicata, fondata nel secolo XI e ricostruita dopo il 1281 in grandiose forme romanico-gotiche. Due campanili fiancheggiano la costruzione: quello di destra è stato ripreso, senza esserne alterato, nel 1554 da Maestro Pietro di Muro Lucano, quello di sinistra conserva solo la base. Nell'interno, a tre navate su pilastri, corre intorno al presbiterio un deambulatorio con cappelle a raggiera; agli, altari del transetto, grandi tavole cinquecentesche. Nella casa vescovile sono custoditi un trittico, opera d'arte toscana del '400, un reliquiario della Croce in cristallo di Boemia decorato con smalti, preziosi paramenti sacri e fine argenteria del '500-' 600 e '700.
La Biblioteca Arcivescovile è dotata di interessanti manoscritti, di molte pergamene, bolle papali ed arcivescovili.
Manifestazioni Festa patronale' di S. Canio (10 settembre).
Prodotti enogastronomici In campo caseario troviamo ottimi burrini, scamorze e caciocavallo. Fra gli insaccati si distinguono le soppressate.
Fra i vini abbiamo il bianco Malvasia del Vulture e il rosso Aglianico del Vulture.

Beccacce insalmì
La beccaccia è uno dei più apprezzati e ormai rari selvatici da penna, reperibile in poche zone d'Italia fra cui la Basilicata. Sono di gran lunga migliori i volatili cacciati nel periodo autunnale, che hanno una carne grassa, soda e profumata grazie all'abbondante pastura da cui sono reduci. Al secondo passaggio, invece, la beccaccia ha già perduto gran parte dei suoi pregi. La cottura in salmì richiede una frollatura media di circa 3/4 giorni.

Valori nutrizionali Protidi 27
Lipidi 40 Glucidi 31 Kcal 592
Ingredienti per 4 persone:
*2 beccacce già frollate e spiumate
*4 fette di prosciutto crudo
*4 filetti d'acciuga
*vino bianco secco Marsala
*4 fette di pane casereccio raffermo
*capperi
*olio d'oliva
 *sale
Aprite le beccacce, asportate le interiora e tenetele da parte. Fiammeggiate i volatili e puliteli con un telo asciutto senza lavarli. Salateli internamente, avvolgeteli con le fette di prosciutto e legateli con un filo sottile. Ponete in un tegame le beccacce e fatele rosolare con 5 cucchiai d'olio. Quando saranno ben colorite da ogni lato, bagnatele con un bicchiere di vino bianco secco e fate proseguire la cottura a fuoco moderato. Lavate bene le interiora, tritatele finemente, unitevi i filetti d'acciuga e i capperi, ambedue gli ingredienti anch'essi tritati. Mettete a soffriggere il composto in 3 cucchiai d'olio, in un tegamino a parte. Quando sarà ben rosolato, bagnatelo con un bicchierino di Marsala e fate proseguire la cottura per altri 5 minuti. Ponete a tostare in forno le fette di pane e, appena pronte, spalmatevi sopra il composto di interiora ben caldo. Accertatevi della completa cottura delle beccacce infilando un grosso ago nel petto. Mettetele al centro di un piatto di portata caldo, contornatele con le fette di pane spalmate e presentate subito in tavola.
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