23/07/14

Nel futuro con Stephen Baxter

La recente scoperta di un esopianeta di Alfa Centauri, il sistema stellare più vicino al nostro Sole, ha entusiasmato i ricercatori. 

Alfa Centauri Bb è di dimensioni comparabili alla Terra, ma molto più inospitale, perché la sua orbita intorno alla stella madre, Alfa Centauri B, è tanto stretta da rendere incandescente la sua "a:: a esposta alla luce, dove il calore arriva a far sciogliere le rocce. Ciononostante, se esiste anche un solo pianeta nel sistema Centauri, e verosimile che ce ne siano altri, e se il sistema solare più vicino al nostro comprende pianeti, allora è lecito aspettarsi che gli esopianeti siano essenze abituali in tutta la nostra Galassia.

Qualsiasi corpo planetario "a 'orbita di Alfa Centauri, però, sarà necessariamente dissimile dalla ^erra, e andrà incontro a un futuro molto diverso. Alfa Centauri è un sistema stellare triplice, formato da due stelle cnncipali, denominate A e B, entrambe, e in particolare Alfa Centauri - simili al nostro Sole. Se però Alfa Centauri si trova a 4 anni luce dalla nostra Stella madre, le sue due stelle quasi gemelle sono piuttosto "avvicinate, analogamente ai pianeti del nostro Sistema Solare. Proxima, l'ultima della triade, orbita attorno alle due stelle principali a una distanza 400 volte maggiore di quella che separa B da A. Si tratta, in effetti, : a a stella più vicina al Sole di tutte, e questa caratteristica ne spiega il nome, Proxima è una nana rossa abbastanza anonima: benché sia una componente minore del sistema, è però di grande interesse per gli astronomi perché, se accanto una piccola percentuale di stelle della Galassia sono simili al Sole (o ad Alfa A e B), il restante 70 per cento è invece analogo a Proxima.

In passato, eravamo convinti che sistemi stellari multipli non potessero sviluppare mondi planetari: gli scienziati ritenevano che le perturbazioni gravitazionali indotte dalle stelle frammentassero i protopianeti ancor prima che questi riuscissero a stabilizzarsi. Studi più recenti, invece, indicano che, certi pianeti vicini ad Alfa A tanto quanto la Terra lo è al Sole, la gravità di B non apporterebbe effetti significativi, e viceversa. Questa teoria sembra confermata dalla scoperta del pianeta Bb: non pare infatti verosimile che, in un sistema simile, si formino giganti gassosi. Ma esopianeti di A e B potrebbero benissimo nascere nelle "zone abitabili" delle "soettive stelle madri, ossia, a una distanza dalla stella tale da consentire la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie del pianeta, condizione essenziale per la creazione di forme di vita simili alla nostra. Alfa Centauri, dunque, potrebbe benissimo ospitare sistemi planetari gemelli, o addirittura _ a "di equiparabili a quello terrestre, a poche ore-luce di distanza. Se il presente di Alfa Centauri è affascinante, il suo destino lo è ancora a più.

L'astronomo Martin Beech dell'Università di Regina, in Canada, ha svolto simulazioni numeriche dell'evoluzione del sistema stellare in un lontano futuro. Alfa A, la stella più grande, invecchierà più rapidamente in seguito all'esaurimento delle riserve di idrogeno. Fra tre miliardi di anni, come aumenterà di dimensioni, trasformandosi in una "gigante rossa" (proprio come farà il nostro Sole), e poi collasserà in una "nana bianca", dopo aver perso quasi metà della sua massa. La dilatazione della stella sarà una fase disastrosa per tutte le eventuali forme di vita sui pianeti in orbita intorno ad A o B, e la contrazione della massa sarà tale che A e B non saranno più in grado di esercitare la necessaria attrazione gravitazionale su Proxima, la quale si separerà del sistema. Successivamente, anche Alfa B affronterà le stesse fasi di ". ecchiamento e riduzione della massa, finché, tra circa 12 miliardi di anni, anche le due stelle principali A e B non saranno più vincolate. Il sistema Alfa Centauri come lo conosciamo oggi non esisterà più, e le sue re componenti si avventureranno separatamente nella Galassia. La storia di Proxima, però, è appena iniziata. La modesta nana rossa "a un'aspettativa di vita misurabile in trilioni di anni (ovvero, migliaia di miliardi). Quando anche questa stella sarà pronta a invecchiare, il periodo d'oro di Alfa, il sistema stellare triplo, sarà ormai un vago ricordo, appartenente all'alba cosmica della genesi stellare.
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