18/06/14

Le innumerevoli varietà di olive

L'olio extravergine di oliva come tutti ben sappiamo, è influenzato nelle sue principali caratteristiche dalla varietà di oliva. Le varietà  hanno un ruolo molto importante sulle caratteristiche dei frutti (dimensioni, rapporto polpa/nocciolo, maturazione), in modo più determinante delle stesse condizioni ambientali.  Anche le sostanze presenti sono abbastanza differenti fra le varie tipologie. In Italia sono presenti circa 500 varietà di olive. Ogni territorio o zona ha le sue varietà ma molte di esse sono presenti anche in altre zone. Ecco le  più rinomate.

In Puglia troviamo l'ogliarola barese, la coratina, la cellina di Nardò, la provenzale.
L'ogliarola barese, come si evince dal nome, è diffusa soprattutto nella provincia di Bari. La drupa presenta una colorazione nera; l'olio dal colore giallo oro e dall'aroma di fruttato mandorlato ha un sapore dolce con un retrogusto di mandorla con pizzicore tenue.

La coratina è diffusa sia nella provincia di Bari che nella provincia di Foggia. La drupa è grossa con un peso di circa 4 grammi e alla maturazione assume una colorazione violacea. L'olio ha un colore giallo verdognolo, dall'aroma di fruttato intenso di oliva e dal sapore piccante lievemente amarognolo.
La cellina di Nardò è diffusa nel Salento. L'olio ha un aroma di fruttato di sapore amarognolo.
La Provenzale (Peranzana) è una varietà coltivata soprattutto nella zona di Foggia; presenta una produttività elevata e una resa di olio media.

Olive
immagine presa dal web
In Calabria si trovano la carolea, la dolce di rossano, l'ottobratica, la sinopolese, la tondina, la grossa di cassano.
La carolea è tipica della provincia di Catanzaro.
La dolce di rossano è tipica della fascia ionica cosentina. Il frutto è piccolo.
L'ottobratica è una varietà molto diffusa nella piana di Gioia Tauro.
La sinopolese è diffusa nel Reggino.
La tondina è diffusa nella provincia di Cosenza.
La grossa di cassano presente un pò in tutta la regione calabrese. Il frutto è medio-grande(circa g 3) di colore nero brillante ed ha una buona resa di olio.

In Sicilia segnaliamo principalmente la biancolilla, la nocellara, la santagatese, cerasuola.
La biancolilla è tipica nelle zone centro-orientali dell'isola siciliana.  Il colore del frutto è caratteristico: è verde prima della maturazione fino a diventare rosa violaceo
La nocellara (messinese) è una tipologia molto diffusa nella regione ma anche in Calabria. La drupa ha un peso di circa g 5-6 ed una discreta resa.
La santagatese è diffusa soprattutto in provincia di Messina ma anche in altre zone della Sicilia. Il frutto è di medie dimensioni con una buona resa di olio che si aggira al 25%;

La cerasuola è diffusa particolarmente nella zone di Trapani e Agrigento. La resa di olio è buona.

In Abruzzo segnaliamo principalmente la dritta, la gentile di Chieti.
La dritta è tipica della provincia di Pescara.
La gentile di chieti viene coltivata soprattutto nella provincia di Chieti. La produttività della pianta risulta elevata; la drupa è piccola ed ha un peso medio di g 2;

In Campania segnaliamo principalmente la pisciottana e la carpellese.
La pisciottana è diffusa soprattutto nelle province di Salerno e Napoli.
La carpellese è diffusa soprattutto nel salernitano.

In Toscana segnaliamo soprattutto la frantoio, la moraiolo, il pendolino.
La varietà frantoio è diffusa non solo in Toscana ma anche nel centro Italia ed all'estero (Nord Africa, Argentina, Albania).
La  moraiolo è diffusa specialmente in Toscana ma si trova anche nelle regioni confinanti.
La pendolino è usata come impollinatrice delle varietà frantoio, leccino, moraiolo.

Nel Lazio si trovano soprattutto la carboncella, la raja, il canino.
La carboncella è diffusa soprattutto in questa regione e nella zona di Sabina. Si trova anche nelle Marche, in Umbria e Abruzzo.
La raja è diffusa nella provincia di Rieti particolarmente nella zona da Fara Sabina. E' nota anche col nome di oliva dolce;
La  canino è coltivata più che altro nella provincia di Viterbo.

In Liguria son famose la taggiasca, la razzola.
La taggiasca è diffusa in tutta la regione ma prevalentemente nella provincia di Imperia.
La razzola è tipica soprattutto nella zona di La Spezia. Ha una maturazione tardiva.
Inoltre: leccino e rosciola diffuse nell'Italia centrale;
la bosana della Sardegna diffusa nelle province di Nuoro e Cagliari;
la nostrana nell'Emilia Romagna diffusa nella zona di Ravenna;
la gentile di larino diffusa nel Molise soprattutto nella zona di Campobasso;
la maiatica della Basilicata soprattutto nella zona di Matera;
la dolce agogia in Umbria nella provincia di Perugia;
la casaliva tipica della zona del lago di Garda; la bianchera tipica della provincia di Trieste.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.