07/06/14

La psichiatria | "Fondamentale oggi come cento anni fa".

"Oggi la psichiatria è fondamentalmente quella di cento anni fa: ci affidiamo alle descrizioni soggettive dei sintomi, fatte dagli stessi pazienti, e indaghiamo 'per procura' sulle dinamiche di una mente che soffre". 

Un quadro che, presto, sarà rivoluzionato dalle nuove scoperte della biologia molecolare, della genetica e delle tecniche di imaging cerebrale. "Grazie alla diagnostica per immagini, saremo in grado di osservare direttamente che cosa accade nella mente di chi ha difficoltà cognitive, sente voci o è vittima di depressioni o sindromi psicotiche", ha piegato l'esperto. Gli scienziati ricorrono già alla risonanza magnetica funzionale (fMRI) per studiare l'attività cerebrale di oggetti impegnati nella risoluzione di problemi o nella visione di immagini pensate per scatenare risposte emotive.

Nell'autunno del 2013, strumenti di imaging messi a punto da ricercatori statunitensi hanno rivelaro la distruzione di tessuto cerebrale in pazienti schizofrenici. mentre un altro studio ha scoperto, nel codice genetico umano. l nuove sedi legate alla patogenesi della schizofrenia Craddock è con IDro che, tra appena 20 anni, gli psichiatri saranno finalmente in grado di corroborare le attuali indagini sulla intomatologia dei pazienti con test in grado di diagnosticare oggettivamente parologie quali il disturbo bipolare, la depressione e le sindromi ansiose.

"Da questo traguardo ci separa ormai una sola generazione: tra 10 anni, ci guarderemo indietro e penseremo che le categorie diagnostiche del DSM fossero, dopotutto, piuttosto bizzarre" .

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