11/06/14

Di turno al pronto soccorso, si assentava per giocare a pallone. Medico condannato.

La passione per il calcio gli è stata fatale. Passione talmente grande da fargli lasciare il posto di lavoro al Pronto Soccorso durante il suo normale turno di lavoro per recarsi al campo di calcio, indossare scarpini e calzoncini e cimentarsi in partite insieme ai suoi amici. Peccato per lui che ai bordi del campo c'erano anche i carabinieri del Nas con telecamere, non per fare la telecronaca della partita, bensì per cercare prove della sua colpevolezza. I giudici della Corte dei Conti della Liguria hanno condannato un medico 40enne che lavorava al Pronto Soccorso di Lavagna al risarcimento dei danni per 28 mila euro (8 mila euro per danni patrimoniali e 20 mila per danno d’immagine. Il medico ha inoltre patteggiato una pena di un anno e sei mesi. I fatti risalgono al 2012. Per ben sette mesi, da maggio a novembre, i carabinieri del Nas avrebbero seguito e videoripreso Marco Lulli,urologo, mentre entrava al pronto soccorso per il suo normale turno di lavoro, e ne usciva subito dopo, spesso in calzoncini e maglietta, recandosi al campo di calcio dove lo aspettavano i suoi amici per la solita partitella, per poi tornare all'ospedale per timbrare il cartellino di uscita. I filmati dei CC dimostrano che le ore di lavoro dichiarate dal medico e mai svolte sono state ben 229, da qui la richiesta di risarcimento di 8 mila euro per indebita percezione di compensi retributivi e da disservizio. Inoltre gli è stato contestato anche un danno d'immagine alla Asl 4, per cui è stato condannato dai giudici della corte dei conti della Liguria ad un ulteriore risarcimento di 20 mila euro, appunto per danni di immagine. Chissà se la prossima volta la partita di calcio, invece di giocarla, se la vedrà nella stanza del medico di guardia del Pronto soccorso.
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