Maria Motta aveva soltanto 10 anni quando la prima volta si esibì davanti ad un vero e proprio pubblico: bambina prodigio, fu chiamata ad eseguire al pianoforte alcune arie di Chopin al teatro Colli Tibaldi di Vigevano, che oggi non esiste più. La musica in seguito ha preso il dominio della sua longeva vita divenendo il punto focale e perno di ogni sua decisione o pensiero.
Oggi Maria Motta, ha 102 anni, e non ha mai smesso di tenere concerti, da quando inizio a soli 10 anni il suo cammino nel mondo fatato della musica. Nacque il 15 maggio 1910 a Vigevano, Maria Motta esordi da musicista professionista nel lontano 1924, in un cinema cittadino, il Marconi, dove fu scritturata per accompagnare al pianoforte le proiezioni dei film muti. A soli 14 anni sapeva già suonare qualsiasi spartito a prima vista. «Guadagnavo bene - ama ricordare -: 5 lire a prestazione. La metà di quello che spendeva mia madre per mandare avanti tutta la famiglia. Con i primi risparmi, a Ferragosto del 1927 ho portato i miei genitori in gita a Stresa, in carrozza».
Maria Motta (immagine dal web) |
All'età di 16 anni si diplomò al civico istituto musicale Costa. Poi, con l’avvento delle pellicole sonore, la sua attività dovette gioco forza cambiare. Entrò a far parte di una compagnia di operetta, con la quale ebbe inizio un percorso itinerante per tutti i teatri d’Italia e di mezza Europa. Si esibi anche con Enrico Montesano, nonno dell’omonimo attore, celebre direttore d’orchestra.
Conobbe suo marito al termine di un concerto al Lirico di Milano: uno spettatore che bussò alla porta del suo camerino con un mazzo di fiori, confessandogli di essere andato a vederla per la quinta sera consecutiva perché innamorato follemente di lei. I due si sposarono, ma la storia d'amore fini presto: lui morì pochi anni dopo. Maria successivamente si risposò con un noto commerciante di pianoforti.
Negli Anni '30 Maria Motta fece anche parte di una delle prime formazioni musicali di sole donne nate in Italia, un sestetto. Continuò a suonare in giro per l’Europa per oltre mezzo secolo: l’ultimo concerto da professionista l’ha tenuto a Malta quando aveva già superato gli 80 anni. Ma fino ai 100 ha continuato a dare lezioni private di piano nella sua bella villetta alla periferia di Vigevano, dove vive con la sorella minore di cui è lei a prendersi cura perché un po’ malmessa di salute. Ha due crucci: «Non mi chiamano più in giro ad esibirmi come una volta.
E così mi fanno anche passare la voglia di stare al pianoforte perché suonare per conto mio non è come come preparare un concerto». L’altro dispiacere riguarda la patente. L’ha presa a 54 anni e se n’è servita a lungo per spostarsi nelle sue tournée, in sella ad un Vespone oppure al volante di una Lancia Flavia 2000 che possiede ancora. Nel 2008 non gliel’hanno più rinnovata: «Così non posso neanche più andare a fare la spesa e devo dipendere da mia nipote».(la stampa)