03/03/14

Trapani | Veterinario costretto a lavorare …1 minuto a settimana come da contratto, per uno stipendio di euro 1,89 mensili.

Timbrare il cartellino d’entrata, salire le scale per arrivare nella sua stanza, il tempo di salutare i colleghi con un frettoloso “buona giornata”, riscendere le scale per timbrare il cartellino di uscita e voilà, il gioco è fatto, il lavoro di un’intera settimana è finito. Neanche il mago “Silvan” sarebbe capace di tanto. Non è uno scherzo, è un record (negativo) della burocrazia che regna in questo Paese, per la precisione in terra di Sicilia, in provincia di Trapani. Il protagonista di questa assurda vicenda è un veterinario di Castelvetrano, Manuel Bongiorno, 38 anni . «Una volta a settimana vado in via Tagliata a Castelvetrano dove ha sede l’Asp e devo passare il badge. Entro, aspetto che passi un minuto e poi ripasso il badge. Va avanti così da mesi. A giugno e luglio sono dovuto arrivare fino a Trapani, penso che mi spetti almeno un rimborso benzina». Così racconta il dottor Bongiorno. Tutto ciò è dovuto alla demenza di un sistema che ha riorganizzato le convenzioni di molti veterinari e medici assunti dalle Asl siciliane e che vede contratti anche da un minuto, o di quattro minuti, o di quarantacinque minuti a settimana. A che cosa è dovuta questa stranezza lo spiega il presidente nazionale del sindacato veterinari Paolo Ingrassia: «È successo che in base ad un decreto assessoriale di stabilizzazione è stata convertita la prestazione erogata in precedenza in debito orario. La somma guadagnata nell’anno preso a riferimento equivale a un minuto di debito orario. Il mio collega arriva in ufficio saluta per l’ingresso, saluta per l’uscita e va via senza scambiare neppure una parola. Se deve lavorare è tutto straordinario». Può però accadere che nei fatali 60 secondi si presenti un’emergenza, una gatta con le doglie, una mucca senza latte. Il dottore non si tira indietro e interviene. Ma tutto il tempo oltre il minuto diventa lavoro straordinario e come tale verrà retribuito, con un danno erariale notevole. La triste e assurda vicenda nei prossimi giorni arriverà all’attenzione del dirigente dell'Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola e dell'assessore alla Salute Lucia Borsellino. Perché non c'è solo il caso di Manuel Bongiorno. «Troveremo una soluzione per accorpare i minuti e fare svolgere l’attività tutta in un giorno - assicura Fabrizio De Nicola manager dell’Asp di Trapani - Ho scritto all’assessorato per avere delle direttive su come comportarci davanti a questi casi limite».
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.