24/02/14

Utile alla ricerca per la sua capacità di rigenerare parti del proprio corpo si estingue l'axolotl

L'inquinamento causa l'estinzione di una rara specie di salamandra che nasce e vive nel lago Xochimilco nei pressi di Città del Messico. Utile alla ricerca per la sua capacità di rigenerare parti del proprio corpo.


L’axolotl ha fattezze simili a quelle della salamandra, con corpo tozzo e la presenza di due ciuffi al lato del capo, all’altezza delle branchie. Può raggiungere i 30 centimetri di lunghezza, vive in acqua sui fondali di sabbia fine e si nasconde spesso tra le radici e le rocce per non farsi vedere dai predatori. Dalle popolazioni locali viene spesso chiamato “mostro d’acqua” ed è anche conosciuto con il nome di “pesce messicano che cammina”.

Dopo quattro mesi di ricerche nel lago di Xochimilco nei pressi di Città del Messico, un gruppo di ricerca della Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) non ha trovato un solo esemplare di axolotl, possibile indizio della sua estinzione in ambiente naturale. L’Ambystoma mexicanum, conosciuto con il più abbordabile nome axolotl, è una salamandra che compie il proprio intero ciclo vitale allo stadio di larva (neotenica) e che vive solamente in un ristretto numero di laghi nei pressi della capitale del Messico. È una specie ad altissimo rischio di estinzione e il fatto che non se ne trovino più esemplari in natura sta facendo temere il peggio a molti ricercatori.

L’axolotl è da tempo oggetto di studio per via della sua capacità di rigenerare parti del proprio corpo. Ne esistono quindi diversi esemplari conservati nei laboratori, che vengono incrociati tra loro per proseguire la specie e gli studi. Il problema è che incrociando esemplari che sono tra loro parenti stretti porta alla nascita di axolotl più deboli e con caratteristiche genetiche differenti da quelle degli animali in natura.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.