22/02/14

Rinunciare al nostro smartphone per sostenere i bambini senza acqua!

Rinunciare al nostro smartphone per sostenere i bambini senza acqua! Spegnere il vostro smartphone perdare un aiuto i bambini senza acqua che viviono nelle parti più remote della terra. L'Unicef è solito pruomuovere iniziative coinvolgenti a favore delle persone più indigenti: questa volta si tratta di rinunciare all'oggetto più utilizzato nel tran tran quotidiano di ognuno di noi esseri ancora appartenenti al mondo benestante per dare visibilità ad un problema davvero grave e di difficile risoluzione.

In base alle stime in nostro possesso, arrivano a 768 milioni il numero di esseri umani che non possono usufruire liberamente all'acqua potabile, diventano addirittura 2,5 miliardi quelli che vivono privi di servizi igenici. Sono cifre che senza troppe difficoltà si tramutano in morti premature: 1.400 sono i bambini che ogni giorno muoiono a causa di malattie legate alla mancanza di acqua potabile e servizi igienici di base. Una piaga disgraziatamente già conosciuta per la quale non si riesce mai a fare abbastanza, ma almeno per una volta ognuno di noi può dare un piccolo contributo che può rivelarsi molto prezioso.
Unicef Tap Project

Con il progetto Tap Project, l'Unicef chiede soltanto di rinunciare un po’ al nostro ormai inseparabile smartphone: in cambio porteremo nelle casse dell'agenzia delle Nazioni Unite denaro utile per rifornire di acqua i bambini più bisognosi.

Partecipare è molto semplice: basta andare sul sito www.UnicefTapProject.org con il proprio smartphone e in automatico si attiva l'applicazione che monitora l'utilizzo del dispositivo. L'unica richiesta è quella di mettere da parte il nostro smartphone e concentrarsi su altri interessi. In tal modo, tramite l'accelerometro integrato, si controlla quanto resta ai box il dispositivo: per ogni minuto di stop saranno erogati 0,25 centesimi di dollari dai partner dell'iniziativa, Unicef Next Generation (un gruppo di giovani professionisti che seguono da anni l'organizzazione) coprirà i costi nel periodo 14-28 febbraio, mentre per l'intero mese di marzo ci penserà Giorgio Armani, altro sostenitore Unicef di vecchia data.

La sfida al trono di digiunatore è già partita e per verificare l'andamento ci sono le opzioni dell'app per conoscere le singole statistiche e scoprire quante persone della propria zona sostengono l'iniziativa. Da oggi avete, quindi, un valido motivo per allentare la presa dallo smartphone e se proprio non riuscite a staccarvi, rimediate con un versamento: bastano 5.00 dollari (3,60 euro) per fornire a un bambino acqua potabile per 200 giorni.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.