02/01/14

Malasanità in Sardegna?

Le forze dell’ordine di Iglesias hanno sequestrato le cartelle cliniche di laura Tiddia, la giovane insegnante di 33 anni morta il 30 dicembre scorso mentre si trovava nella sala d’attesa del suo medico di famiglia dopo essere passata per ben due ospedali. Inoltre la procura della Repubblica di Cagliari ha disposto il sequestro della salma e l’esame autoptico che verrà effettuato venerdì 3 gennaio. Tutto è cominciato una decina di giorni fa, quando la donna lamentava forti dolori intercostali; la vigilia di Natale si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Barbara di Iglesias e dopo le analisi del caso è stata dimessa. Passa qualche giorno e i dolori non accennano a diminuire, così il 27 dicembre ha deciso di andare all’ospedale Brotzu di Cagliari dove non è stato riscontrato nulla di grave ed è stata dimessa. Lunedì 30 dicembre si è recata nell’ambulatorio del suo medico perché i dolori continuavano e mentre si sottoponeva alla visita è deceduta per arresto cardiocircolatorio. Da qui la denuncia dei parenti che vogliono capire le cause del decesso. La donna lascia il marito e un bimbo di tre anni.
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