Forte scossa di
terremoto all'alba nel siracusano e nel ragusano dove è stato avvertito un sisma di magnitudo 4.1 con ipocentro a 10,3 chilometri di profondità. La scossa alle 4:57 del mattino ha fatto tremare la terra soprattutto nei comuni di
Pachino (Siracusa), Rosolini (Siracusa), Porto palo di Capopassero (Siracusa), Ispica (Ragusa) e Pozzallo (Ragusa). L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha rilevato un altro sisma in Sicilia più lieve di magnitudo 2.4 alle 6:34 tra le province di Enna, Messina e Catania.
La popolazione dei comuni più vicini ha comunque
avvertito il sisma. In particolare nei paesi di Ispica, Pozzallo,
Pachino, Rosolini e Portopalo di Capopassero. Non sono segnalati danni a
persone o cose, ma la gente è scesa in strada. Il terremoto era stato
preceduto da una sequenza attivatasi nel distretto dell’Etna, con la
scossa più intensa, alle 21.49 di ieri sera, di magnitudo 3.3.

Contemporaneamente, è ripresa l’attività del vulcano, in particolare
dal nuovo cratere di Sudest. Dalla bocca, dalla serata di ieri e per
tutta la notte, sono emerse diverse colate ben alimentate, dirette verso
la desertica Valle del Bove. Il fenomeno è ben visibile sia da Catania
sia da Taormina ed è uno dei più intensi, per energia, degli ultimi
mesi.
Questa mattina è visibile un’alta colonna di fumo. Per quanto riguarda l’aeroporto di Fontanarossa, fa sapere la Sac,
“considerato
il permanere dell’attività stromboliana del vulcano Etna, dopo la
riunione dell’unità di crisi tenutasi alle ore 6, si è deciso di
mantenere chiusi i settori 1 e 2 dello spazio aereo sopra la città di
Catania. L’operatività dello scalo rimane piena”.