Il-Trafiletto
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25/09/14

Ucciso Muhsin al-Fadhli il terrorista più ricercato al mondo

Abbiamo ucciso il terrorista più ricercato al mondo. Funzionari americani credono che Muhsin al-Fadhli sia morto in attacchi aerei in SIRIA


Sterminata una banda di militanti dell'ISIS con a capo il terrorista più ricercato al mondo, da attacchi aerei nel nord della Siria. Muhsin al-Fadhli, 33enne, è stato identificato come il leader del gruppo Khorasan affiliato ad Al Qaeda come terroristi estremisti, infiltrati in Siria e specializzati nell'intercettazione di jihadisti occidentali, addestrati a compiere attentati dinamitardi mortali contro obiettivi nelle loro nazioni.

Muhsin al-Fadhli

Oltre ad una coalizione arabo-americano per bombardare obiettivi riguardanti l ISIS, ieri in Siria militari dell'aviazione statunitense, indipendentemente dalla loro misione, hanno colpito anche Khorasan su suggerimento dell'intelligence militare che ha rivelato la posizione dove si nascondeva il gruppo. Khorasan stavano concludendo l'ultima fase di un atroce attentato terroristico contro un bersaglio occidentale che avrebbe potuto emulare e superare l'11 settembre 2001. Dettagli della presunta morte di al-Fadhli sono emersi ieri pomeriggio da un funzionario militare degli Stati Uniti mantenendo l'anonimato.

Nonostante la sua giovane età, il militante nato in Kuwait era un veterano di Al Qaeda; si unì al gruppo  del terrore che era un adolescente. Muhsin al-Fadhli aveva appena 20 anni, ed era così vicino alla  leadership di Al Qaeda che era tra i pochi eletti ad essere a conoscenza dell'attentato alle torri gemelle del 2001 in America.


07/09/14

Aerei spariti da Tripoli | incubo 11 settembre per tutto l'occidente

Un mese fa sparivano 11 aerei da un aeroporto libico. Si fa avanti il sospetto che siano in mano a un gruppo terrorista che si fa chiamare "Alba libica" riuscito ad occupare l’aeroporto di Tripoli. Stati d'America e altri cercano di rintracciare gli aerei per abbatterli.


Come si legge sul Washington Free Beacon "E' forte la paura che finiscano in mani sbagliate e che possano servire a emulare i terribili attentati che sconvolsero l'America e il mondo l'11 Settembre 2001. L'allerta è altissima. I miliziani hanno pubblicato sul web alcune immagini degli aerei sequestrati ad agosto delle due compagnie libiche, la Libyan Airlines e la Afriqiya Airways. La preoccupazione di Washington, dovrebbe a maggior ragione preoccupare l'Italia, obiettivo sensibile e vicino alle "zone calde".

Precise istruzioni sono state date ai centri radar civili e militari, sui velivoli che non si identificano estendendole anche alle navi militari che pattugliano il Mediterraneo meridionale. Il timore che i terroristi possano colpire qualche obiettivo in Africa o nell'Europa del Sud. Un altro 11 settembre, è diventato l'incubo l'incubo dell'Occidente che assiste inerme alla crescita dello Stato islamico in Medio Oriente. Mentre è allerta massima per possibili attentati dei jihadisti negli Stati Uniti con l'appoggio "esterno" dei narcotrafficanti del Messico.

In una fase così incerta ogni rischio è concreto, senza dimenticare inoltre che proprio in Libia, a Bengasi, è andato in scena un altro 11 settembre di sangue per gli Stati Uniti: nel 2012 le truppe ribelli assaltarono l'ambasciata americana e uccisero l'ambasciatore Chris Stevens. Ora la notizia della sparizione di una decina di aerei, potenziali bombe volanti come accaduto 13 anni fa a New York, quando due boeing furono dirottati da un manipolo di terroristi appartenenti ad Al Qaeda, e si schiantarono contro le Torri Gemelle. Anniversario commemorativo emozionante negli Usa ma guardato esaltante per il Medio Oriente sempre più imbevuto di follia jihadista.



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