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07/07/14

Social network | Non perdere tutte le inibizioni

Fornire informazione personali aiuta a incrementare i contatti, ma, naturalmente, ci sono dei limiti. È necessario essere consapevoli di ciò che gli esperti chiamano "effetto disinibente della rete". 

Molte persone, infatti, tendono ad aprirsi un po' troppo su Internet: raccontano, o ammettono, verità che non confesserebbe mai in un dialogo di persona. Il motivo è che, in rete, ci sentiamo tutti più invisibili e anonimi rispetto alla vita quotidiana, e questo vale anche per i siti di networking. È per questo che, talvolta, postiamo foto che ci ritraggono quando abbiamo esagerato con l'alcool o arriviamo a pubblicare il nostro numero telefonico di casa.
Non perdiamo tutte le inibizioni
sui social network

Una ricerca condotta recentemente dall'Università del Western Ontario ha esaminato le informazioni rese pubbliche da un campione di 400 utenti di Facebook. Ne è emerso che l'88 per cento aveva rivelato la data del proprio compleanno, il 63 per cento la propria situazione sentimentale e il 55 per cento il proprio orientamento sessuale. Percentuali inferiori avevano fornito dati sul proprio impiego (33 %), numero di cellulare (5 %) e indirizzo privato (4 %). I soggetti più propensi a rendere note informazioni su di sé erano i giovani e i single.

Queste cifre mostrano che l'effetto disinibente della rete è molto potente: ma raccontare troppo può causare problemi che vanno dal furto di identità a difficoltà sul lavoro o nella vita di relazione. Va benissimo non nascondere la propria personalità e rivelare chi siamo e quali sono i nostri interessi, senza dimenticare, però, che Internet protegge l'anonimato molto meno di quanto sembri. Le prime impressioni l'abbiamo detto, sono quasi indelebili: meglio ricordarsene prima di postare quelle foto scattate l'ultimo dell'anno alle 3 del mattino.(science)






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