La malavoglia che ispirava l'inizio della Quaresima, era sottolineata da alcuni banchetti solennizzati da una pietosa bugia, la comunione con le anime dei defunti.
A Gradoli (Viterbo), il pranzo del Purgatorio prolunga tutt'ora, di un giorno, il Carnevale e raccorcia il magro; più fortunati sono i milanesi cui avanzano tre giorni di Carnevale. Le orazioni e le penitenze venivano ripagate con il rito della questua. Nel territorio di Cuneo, Alba, Alessandria, tale consuetudine è stata restaurata con la denominazione dialettale di canté i oeuv: i giovani vanno di casa in casa a far incetta di uova, sorsi bocconi e sorrisi.
Il senso è chiaro: doni spontanei e ospitalità rendono saldi i vincoli territoriali e culturali. Nelle città italiane ed europee, questo principio viene circoscritto alla società nascente. I bambini ricevono (o piuttosto ricercano nelle case e nei giardini) i gusci o i simulacri zoomorfi di cioccolato. Riscoprono la natura simulata dall'industria, circondati dai numi famigliari.
La magica gallina cova in Belgio, Francia e Inghilterra, zucchero o cioccolato; il coniglio in Germania, la lepre in Olanda provvedono a nascondersi. Per i portoghesi, si susseguono confetti, biscotti, dolci e pasticcini.