07/10/14

L'alchimia non è solamente una pratica bizzarra | L'Alchimia

Stampato nel 1993
Prefazione
Sette anni fa, all'incirca, mi fu chiesto di scrivere un libro sull'alchimia ed io vi acconsentii con grande tranquillità, senza sospettare minimamente quali problemi mi attendessero. Le mie conoscenze di Qabbalah, astrologia, misticismo cristiano e mitologia erano assai solide e credevo che, data la mia frequentazione di queste materie, non mi sarebbe stato difficile avventurarrni nella letteratura alchemica. Purtroppo non fu così. Rimasi stupita e frastornata dall'abbondante profusione di testi sull'argomento, dalle loro discrepanze, dal loro stile criptico e allusivo, dal fatto che gli autori non siano mai in accordo fra loro. Per poter portare a compimento il mio lavoro in un tempo ragionevole, decisi allora di formulare un mio metodo di indagine, consistente nello scegliere testi di indubbio valore intrinseco e in base a questi tracciare un percorso, cercando di districarmi nel groviglio della letteratura alchemica.

Entrare in contatto con l'alchimia implica dover fare affidamento sulle proprie risorse, proprio come tutti gli alchimisti dovettero elaborare soluzioni individuali agli enigmi e ai problemi che si presentavano durante la ricerca dell'oro. Come l'aspirante alchimista, anch'io, dopo aver consultato gli studi disponibili sull'argomento, ho dovuto trarre le mie conclusioni. L'intento principale di questo libro è di illustrare e spiegare gli scopi della ricerca alchemica e la sua storia, mettendola in correlazione con le pratiche esoteriche e spirituali, e con le arti e le scienze che hanno esercitato un influsso su di essa. Sotto quest'ultimo aspetto, è interessante vedere la grande quantità di scoperte che vengono continuamente fatte al riguardo e il notevole impatto che il linguaggio e il simbolismo degli alchimisti hanno avuto sulla cultura dominante. Un capitolo di questo libro, per esempio, è espressamente dedicato ai legami, da me scoperti, fra alchimia e musica barocca; altrove ho esposto, poiché mi hanno notevolmente interessato, gli esiti delle ricerche di autori come Charles Nicholl sulle relazioni fra alchimia e teatro.

Il mio iniziale ottimismo sulla possibilità di giungere al nucleo della ricerca alchemica affondava forse le sue radici nel fatto che tutti noi. abbiamo l'alchimia nel sangue. Nutro ancora questa convinzione. La potenza dei suoi simboli fa a tal punto parte della psiche collettiva che, sotto forma di fantasie e di sogni, queste immagini si presentano anche a individui che non hanno mai avuto per le mani un testo alchemico. lo stessa, quando ancora le mie nozioni di alchimia erano molto superficiali, ho sperimentato sogni e «visioni», che potevano essere interpretate come un processo alchemico. Non a caso Carl Gustav Jung approfondì l'alchimia come mezzo di trasmissione psichica di archetipi proprio in seguito a fenomeni del genere. Quando ero bambina il mio divertimento principale consisteva nel fare una «Caverna di Aladino» - così come io me la figuravo - nel nostro caminetto, nel cui fuoco, come in una fucina, gettavo qualsiasi sostanza infiammabile che riuscissi a trovare, per creare un giardino di fuoco ravvivato da fiamme di ogni colore.

Sfortunamente i miei genitori vennero presto ad interrompere questi miei primi esperimenti di alchimia estetica. L'alchimia non è solamente una pratica bizzarra e antiquata, che può destare esclusivamente interesse storico. Certo, le pratiche di laboratorio non possono più avere alcuna applicazione al giorno d'oggi; è attuale invece quel processo dinamico di vita interiore che affiora nei simboli e nelle immagini dell'alchimia. I campi di applicazione che possono ricevere nuova luce da essa sono la meditazione, la medicina olistica, la musica, l'arte e la psicologia. Lo studio dell'alchimia apre nuove possibilità, dal momento che il suo spirito permane nella coscienza di ogni uomo; una volta che questo linguaggio ci sarà divenuto familiare, potremo servircene per offrire nuovi stimoli alla nostra creatività.

 CHERRY GILCRIST, laureata all'Università di Cambridge è nota come autrice e cantante specializzata in musica antica e barocca. Ha scntto numerosi libri ed articoli su alchimia, astrologia, mitologia e storia della società

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