07/08/14

Il risultato del passato converge nella nostra individualità attuale.| JINARAJADASA

...............tuttavia il pensiero può richiamare qualcosa del passato, ma questo non è che una frazione del tutto.[qui]

D'altro canto, basta sentire o agire e troviamo subito che il nostro sentimento o azione non sono che il risultato del passato, il quale converge nella nostra individualità attuale.
Per questa ragione, se vogliamo rintracciare i ricordi delle nostre vite passate con la nostra attuale coscienza in stato normale, dobbiamo soltanto osservare come sentiamo e come agiamo, poiché ben poco potremmo ricordare con il solo sforzo mentale. Ogni nostro sentimento o azione, quindi, possono aiutarci a rintracciare le loro componenti costituite dalle espressioni esteriori e dalle reazioni interiori. Ciò vale per ciascuno di noi e perciò noi possiamo ricostruire quello che era il passato altrui, osservando come sentiva e agiva, purché lo facesse in forma comune. Se però l'altro manifesta un modo di sentire e pensare non comune, per noi diviene incomprensibile e perciò ci occorrono delle spiegazioni per comprenderlo. 

Sentimenti e pensieri comuni si possono spiegare facilmente quali risultato di esperienza comuni, mentre sentimenti e azioni non comuni richiedono delle spiegazioni, avendo cause del tutto insolite. Se l'autore di queste righe, essendo indiano, facesse una conferenza in inglese, trovandosi in India, dove molti parlano l'inglese, gli uditori sarebbero certi che egli frequentò una scuola e l'università, senza indagare ulteriormente quando e dove. Se, invece, questo indiano parlasse in italiano, allora gli uditori sarebbero curiosi di sapere come e quando acquistò la facoltà di parlare in italiano. D'altro canto, se fra gli uditori ci fosse un italiano, giudicando dal modo di parlare e dal tono, comprenderebbe che il conferenziere dovette vivere in Italia, oppure che passò qualche tempo fra gli italiani.

Possiamo, quindi, concludere dicendo che ovunque vi sia una manifestazione di sentimento o di azione - come pure certe espressioni di pensiero - che rivelano la qualità di una specializzazione, dobbiamo dire che tale facoltà crebbe gradualmente per mezzo dell'esperienza e che è un risultato di esperimenti o tentativi fatti in una particolare direzione. Ora, ognuno di noi possiede molte qualità comuni e alcune qualità specializzate. Le prime, naturalmente, sono dovute alle esperienze comuni a tutti.

Esamineremo, invece, alcune delle facoltà specializzate e cercheremo di vedere se possiamo attribuirle ad una ipotesi diversa di quella reincarnazionista. Quello che principalmente caratterizza gli uomini sono le cose che loro piacciono (inclinazione) o dispiacciono (avversione). Talvolta, queste possono essere ragionevoli, cioè proprie ad un tipo di individuo, che normalmente le possiede al suo grado di evoluzione. Consideriamo normali le cose che piacciono o dispiacciono, quando noi pure nelle stesse condizioni le sperimentiamo come tali.

Esaminiamo, invece, un caso eccezionale, come quello che viene definito "innamorarsi a prima vista". Due persone si incontrano in circostanze apparentemente fortuite, talvolta anche provenienti dai due capi estremi del mondo. Non sanno nulla l'uno dell'altra; pure si manifesta lo strano fenomeno che si riconoscono reciprocamente. La vita sarebbe veramente felice se potessimo avere un profondo affetto per tutti coloro che incontriamo; pure sappiamo che ciò non è possibile se tale sentimento non è già presente nella nostra natura. Perché, dunque, è nella nostra natura di "innamorarsi" di una particolare persona? Perché ci sentiamo pronti a sacrificare tutto per questa persona, che, almeno nella vita attuale, abbiamo incontrata poche volte? Come avviene che ci sembra di conoscere l'intimo lavorio del suo cuore e del suo cervello, con i pochi indizi che ci rivela nei primi rapporti convenzionali?

"Innamorarsi" costituisce in effetti un fenomeno psicologico misterioso, però il processo potrebbe meglio essere definito come un impulso d'amore, poiché l'individuo è quasi costretto a obbedirgli, senza potersi trattenere.......

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