12/08/14

Certaldo città medioevale

Certaldo (m 67 s.m.; ab. 15.913) Si trova in Toscana, in provincia di Firenze da cui dista 45 km. La parte antica della città sorge sulla sommità di un colle, a breve distanza dalla riva destra dell'Eisa. Il nucleo moderno, sorto quasi interamente nei secoli XIX e XX, si sviluppa nel fondovalle, dalle pendici del colle verso la sponda dell'EIsa.
Certaldo città medioevale  Esempio tipico di castello medioevale, l'antico nucleo di Certaldo conserva intatta la struttura originaria carattenzzata, Sia negli edifici che nella pavimentazione delle strade, dal colore rosso del cotto. Qui la vita sembra essersi fermata al tempo del Boccaccio,che in questo luogo si ritirò a trascorrere in miseria gli ultimi anni della sua vita.
Storia Nel Medioevo Certaldo è castello degli Alberti di Prato. Nel 1184 il conte Alberto, dopo la sconfitta subita dai Fiorentini a Pogne, è costretto a diroccarne le torri. Nel corso del secolo XIII passa sotto il dominio fiorentino. Più volte assalita e devastata nel corso delle guerre che insanguinano la Toscana nel XIV secolo, Certaldo diviene nel 1415 sede di uno dei vicariati nei quali era diviso lo stato fiorentino. Nel 1479 viene saccheggiata e incendiata dalle milizie senesi e napoletane in guerra contro Firenze, di cui segue le sorti fino all'unità d'Italia.

Arte e monumenti La Certaldo medioevale è costituita dalle case poste lungo una sola strada: via Boccaccio. Questa via funge da collegamento, da piazza e da cortile, spazio pubblico e privato, ove interno ed esterno sembrano coincidere. Il termine prospettico della via nella parte più alta è il palazzo Pretorio, sul luogo del castello, con un portico e una scalinata che chiudono con forte chiaroscuro la prospettiva per chi sale. La facciata merlata è simile ad altre, ma è resa pittoresca dai numerosi stemmi gentilizi che la costellano, mentre nel cortiletto si possono ammirare gli affreschi cinquecenteschi. Accanto al palazzo poi sorgono i resti della chiesa di S. Tommaso, con gli splendidi affreschi di Benozzo Gozzoli. Lungo la strada sono il palazzo Stiozzi, con porticato del XIII secolo, la casa del Boccaccio, romanica e tre case-torri: la Machiavelli, la Masini e il Torrino. Accanto a palazzo Stiozzi sono i grandi arconi, ora murati, sotto i quali si svolgeva il mercato. Sempre in via Boccaccio si presenta la canonica della chiesa dei Ss. Michele e Jacopo, del XIII secolo, con delizioso chiostro romanico, che conserva la tomba del Boccaccio. Il borgo è tuttora quasi interamente murato e dotato di tre porte: alle spalle del palazzo Pretorio, le fortificazioni comprendono i resti del castello.
Manifestazioni Festa patronale di S. Tommaso (3 luglio); sagra della Beata Giuliana (prima domenica di ottobre).
Prodotti enogastronomici In zona vi è una discreta produzione di tartufi bianchi mentre fra i formaggi si distingue il pecorino.
In campo enologico vi è una buona produzione di Chianti Putto.

Ginestrata
Questo brodo in tazza che prende poeticamente il nome dal giallo delle ginestre, è un primo piatto ormai quasi completamente scomparso. E una preparazione antichissima, e certi ingredienti, con il loro accostamento dolce-salato, denunciano la sua origine rinascimentale
Valori nutrizionali Protidi 8 Lipidi 21 Glucidi 30 Kcal 341
Ingredienti per 4 persone:
*1/2 l di brodo di pollo
*4 tuorli d'uovo
*50 g di burro
*1/2 bicchiere di Madera
*cannella in polvere
*noce moscata
*zucchero a velo
*sale 
In una zuppiera, mescolate bene a freddo i rossi d'uovo, il brodo sgrassato, il Madera e un cucchiaino raso di cannella. Filtrate il tutto e mettete in un tegame il ricavato; aggiungete il burro, aggiustate di sale e cuocete a fuoco bassissimo, sempre rimestando, finché il liquido si sarà addensato. Servite la ginestrata in tazze da brodo e cospargete la superficie con pochissimo zucchero a velo e un odore di noce moscata.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.