24/06/14

Olio di oliva: conservazione e confezionamento

L’olio d’oliva dopo l’estrazione è ancora torbido, i sedimenti (chiamati morchia), devono essere eliminati, quindi prima di essere confezionato, l'olio deve essere sottoposto a decantazione in modo; a questo scopo l’olio viene tenuto a riposare in  cisterne d’acciaio per circa 15 giorni.

In verità per eliminare ogni residuo, tramite decantazione, ci vogliono circa quattro mesi e quindi alcune aziende ricorrono alla filtrazione. I filtri più comunemente usati sono quelli semplici e i filtri pressa o a placche continue (nelle grandi aziende). Affinchè possa  conservare inalterate tutte le sue caratteristiche, l’olio extra vergine di oliva va preservato principalmente dalla luce, dall'aria, e dagli odori.

Olio non filtrato
immagine presa dal web
Perciò va conservato in luoghi freschi e asciutti, lontano da fonti di calore ed è buona abitudine chiudere sempre la bottiglia dopo l’uso. Il miglior materiale per la conservazione dell’olio è senz’altro l’acciaio inox. Ottimo è anche il vetro purché venga utilizzato quello scuro. Nella vendita al dettaglio, soprattutto per le confezioni da 5 litri, è impiegata la lattina in banda stagnata, cioè un foglio di acciaio rivestito da un sottile strato di stagno; questo tipo di confezione è buona perché protegge integralmente dalla luce.

Se ben conservato in contenitori ancora sigillati, l’olio extravergine d'oliva rimane integro nelle sue caratteristiche organolettiche (colore, sapore, aroma, ecc…) anche per più di 15 mesi, ma con il passare del tempo perde pigmentazione, il profumo e l’aroma si indeboliscono e il retrogusto diventa più sgradevole.
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