07/06/14

CONTINUA IL VIAGGIO A PUTTAPARTI

Da un diario
VIAGGIO A PUTTAPARTI
 di Carla de Paolini
Ore 17
Sedute accanto a me sulle sedie, due signore inglesi, madre e figlia, stanno vivendo un momento per loro dolcissimo. Sai Baba passando davanti alla mamma le ha parlato e si è soffermato con lei alcuni minuti. L'emozione delle due donne è grandissima: piangono e si parlano con amore, sottovoce. È per loro una cosa enorme, chissà se io potrò mai provare una tale emozione.
Sono qui oggi come una statua di cera.
Nell'anello di Flavia da oggi vedo un grande occhio, liquido, vivo, con un'enorme pupilla nera. È impressionante. Non so se comprarmi un sari. Maddalena mi consiglia di prenderlo nero. Ma il problema è: a cosa mi serve? Tornerò mai qui? A far che? Per intanto piango un po'.
Domenica 30 - ore 16
Sono seduta ancora in prima fila. Emozionatissima. Davanti a me, a venti metri, c'è la porta da cui uscirà Sai Baba. Sotto il portico si stanno disponendo i ragazzini delle scuole. All'improvviso un acquazzone violento. E quasi una liberazione. Ho il volto coperto di lacrime e di gocce di pioggia. Baba esce, fa il solito giro e poi passa vicino a me, mi guarda, le mie compagne dicono anche che fa un gesto come di carezza per benedire il japramala di Carla Grasso. lo non capisco più nulla e piango. L'ho visto come se vedessi mia mamma e mio padre. Non ho visto il suo corpo fisico. Ho visto soltanto l'amore che emanava, che era anche in me.

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Lunedì 1 luglio 
Giornata di trasloco. Sono infatti arrivati, nel primo pomeriggio i proprietari della stanza che avevamo usato. Abbiamo dovuto in fretta trasferirci con le nostre cose nel capannone. Tristezza e fatica. Ma ci siamo subito adattati. Rassegnazione e caldo, molto caldo. 
Martedì 2
Dopo il darshan tutti quanti (credevo fossimo un migliaio, ho poi saputo che eravamo più di 30.000) siamo andati nel Purnachandra (Luna piena), un grandissimo auditorium per la festa del Gurudeva: Sai Baba diventerà il mio Maestro. E una sensazione mai provata. Sono esattamente le 9. Tutti cantano a ritmi dei battiti di mano e dell' orchestrina che si trova sotto il palco. Tutto è dominato da un forte senso di devozione e di spiritualità. L'amore ci avvolge tutti. Ieri ho acquistato un sari viola con fasce dorate e oggi lo porto per l'occasione straordinaria.
Mercoledì 3
Ossa rotte al risveglio. Mi fanno male anche i piedi. Nonostante tutto ho dormito. Secondo giorno del "Gurupurnima". Un mare di gente che si affolla per il discorso di Sai Baba nel Purnachandra, l'auditorium che può contenere 30.000 persone. Ieri non ho provato molta emozione nel vedere Sai Baba ma la sua voce mi ha colpita: ha toni dolcissimi e bassi alternati da altri più forti ma sempre modulati come un canto. Parlava in telugu ed un allievo delle sue scuole traduceva in inglese. Ma abbiamo capito poco. Forse Craxi ci radunerà presto per leggerci la versione in italiano.
Giovedì 4 luglio
Seduta nella pausa di tempo fra il darshan e i bagian. Sono le 8.15 ed ho appena terminato un foglio aggiuntivo alla lettera per Pippo. Non fa molto caldo e sono abbastanza felice. Ieri sera abbiamo di nuovo fatto un faticoso trasloco per andare nei "buildings", dove abbiamo ottenuto una stanzetta all'ultimo piano. Questi spostamenti sono forse per ricordarci che nulla è sicuro nella vita, che ci dobbiamo adattare a tutto, sdrammatizzando le situazioni. Stiamo bene nel nuovo alloggio e ho dormito bene. Ti ringrazio, Signore.
Sono in prima fila e vorrei tanto farmi benedire i due "japamala" che ho. Continuo a pensare a Lui come padre e madre. Mi commuovo al pensiero e piango un po'. Ma meno in questi ultimi giorni. Probabilmente mi sto alleggerendo la coscienza. Mi sto purificando. Ho l'impressione, ogni volta che piango, di fare una speciale confessione dei miei peccati, pur non pensando ad essi, ma avendo la stessa sensazione di leggerezza che si prova dopo una bella confessione con un sacerdote intelligente. Infatti sono anni che non mi confesso ed in questi ultimi due o tre giorni ho la sensazione di essermi confessata tante volte. Ho chiacchierato con Dio come se fosse quest'uomo vestito di arancione che passa fra noi con una dolcezza infinita.
Venerdì 5 luglio - ore 10
Incontro con un diplomatico. Ci ha parlato del messaggio di Sai Baba e del significato di "Sat Cit Ananda" (Purezza, Pensiero puro, Beatitudine, cioè Verità, Luce, Bellezza). Ci ha esortati a cercare buone compagnie, a fare del bene. Il Baba è venuto per darci ciò che abbiamo bisogno e poi fare di noi ciò che Lui vuole. La gente ha cominciato ad ascoltarlo e ora viene gente da tutto il mondo. Sai Baba è venuto a ristabilire il Dharma (dovere religioso e morale), insegnare a pregare, a vivere con semplicità nel momento, ad avere pensieri elevati, a sviluppare la pietà e la virtù. Al bagian delle 18.20 ho sofferto. Una strana sofferenza per la quale non trovavo una giustificazione, una causa. Sei del nostro gruppo sono ripartiti oggi per l'Italia.....
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