L'analisi, pubblicata sul Morbidity and Mortality Weekly Report dell'agenzia, mostra che tra il 2011 e il 2012 la percentuale degli studenti delle scuole superiori che ha “svapato” almeno una volta le sigarette elettroniche è passata dal 4,8 al 10%. In totale poco meno di due milioni di giovani statunitensi hanno usato il dispositivo, il 75% dei quali insieme alle sigarette tradizionali e circa 160 mila di loro l'hanno fumata senza aver mai provato quelle tradizionali. Ad attirare sempre più giovani verso le e-cigarette, spiegano gli esperti del Cdc, sono anche i vari aromi che vi si possono associare, con quelli 'dolci' tra i preferiti. Tim McAfee, direttore dell’ufficio del Cdc che si occupa di fumo e salute, si è detto così turbato dai dati da volerli diffondere il prima possibile, premendo sulle famiglie affinché i genitori possano prendere coscienza di quella che definisce “una situazione pericolosa”. Se gli adulti tendono a ricorrere al surrogato a batteria come strumento che possa aiutarli a smettere di fumare, per i ragazzini l’effetto potrebbe essere opposto: una sorta di “ponte” verso il consumo di sigarette, sigari e narghilè, già in crescita tra i giovani della nazione. La nicotina è una sostanza che dà forte dipendenza, e molti ragazzi che iniziano con questi dispositivi potrebbero poi dover fare i conti con una dipendenza per tutta la vita che potrebbero associare anche alle sigarette normali''
23/02/14
USA | La sigaretta elettronica attrae i giovani americani. Consumo in aumento tra gli studenti
L’ uso della sigaretta elettronica sta avendo un andamento allarmante tra gli adolescenti americani. Il consumo, secondo l’ FDA statunitense, si e' piu' che raddoppiato in un anno causando ragioni di ''preoccupazione” viste le incertezze che circolano ancora attorno a questo prodotto. Lo afferma un rapporto del Cdc, il Centro di controllo delle malattie statunitense ( Centre for Disease Control and Prevention ), secondo cui in un caso su cinque chi inizia a 'svapare' non aveva mai fumato prima.
L'analisi, pubblicata sul Morbidity and Mortality Weekly Report dell'agenzia, mostra che tra il 2011 e il 2012 la percentuale degli studenti delle scuole superiori che ha “svapato” almeno una volta le sigarette elettroniche è passata dal 4,8 al 10%. In totale poco meno di due milioni di giovani statunitensi hanno usato il dispositivo, il 75% dei quali insieme alle sigarette tradizionali e circa 160 mila di loro l'hanno fumata senza aver mai provato quelle tradizionali. Ad attirare sempre più giovani verso le e-cigarette, spiegano gli esperti del Cdc, sono anche i vari aromi che vi si possono associare, con quelli 'dolci' tra i preferiti. Tim McAfee, direttore dell’ufficio del Cdc che si occupa di fumo e salute, si è detto così turbato dai dati da volerli diffondere il prima possibile, premendo sulle famiglie affinché i genitori possano prendere coscienza di quella che definisce “una situazione pericolosa”. Se gli adulti tendono a ricorrere al surrogato a batteria come strumento che possa aiutarli a smettere di fumare, per i ragazzini l’effetto potrebbe essere opposto: una sorta di “ponte” verso il consumo di sigarette, sigari e narghilè, già in crescita tra i giovani della nazione. La nicotina è una sostanza che dà forte dipendenza, e molti ragazzi che iniziano con questi dispositivi potrebbero poi dover fare i conti con una dipendenza per tutta la vita che potrebbero associare anche alle sigarette normali''
L'analisi, pubblicata sul Morbidity and Mortality Weekly Report dell'agenzia, mostra che tra il 2011 e il 2012 la percentuale degli studenti delle scuole superiori che ha “svapato” almeno una volta le sigarette elettroniche è passata dal 4,8 al 10%. In totale poco meno di due milioni di giovani statunitensi hanno usato il dispositivo, il 75% dei quali insieme alle sigarette tradizionali e circa 160 mila di loro l'hanno fumata senza aver mai provato quelle tradizionali. Ad attirare sempre più giovani verso le e-cigarette, spiegano gli esperti del Cdc, sono anche i vari aromi che vi si possono associare, con quelli 'dolci' tra i preferiti. Tim McAfee, direttore dell’ufficio del Cdc che si occupa di fumo e salute, si è detto così turbato dai dati da volerli diffondere il prima possibile, premendo sulle famiglie affinché i genitori possano prendere coscienza di quella che definisce “una situazione pericolosa”. Se gli adulti tendono a ricorrere al surrogato a batteria come strumento che possa aiutarli a smettere di fumare, per i ragazzini l’effetto potrebbe essere opposto: una sorta di “ponte” verso il consumo di sigarette, sigari e narghilè, già in crescita tra i giovani della nazione. La nicotina è una sostanza che dà forte dipendenza, e molti ragazzi che iniziano con questi dispositivi potrebbero poi dover fare i conti con una dipendenza per tutta la vita che potrebbero associare anche alle sigarette normali''
