Anche questo modo di dire classifica sempre persone considerate di basso livello, culturalmente e nei modi di fare. Ma ha origini ben definite.
Essere buzzurro, fu assegnato ai montanari svizzeri che d’inverno scendevano nel Centro Italia per vendere caldarroste, polenta e castagnaccio o esercitare il mestiere di spazzacamino. Forse deriva dal tedesco Putzer (pulitore), riferito ai camini, o da Butzemann, l’uomo nero. L’uso del termine si è poi esteso a indicare chi si trasferiva dal Nord a Roma dopo l’Unità d’Italia e poi a chiunque provenisse dalla campagna: dunque persona villana, incivile.