
L'ex guardia ha raccontato di aver ricevuto in piena notte una telefonata da parte di un alto prelato che lo invitava a raggiungerlo nella propria stanza privata. In un’altra occasione si è trovato in camera un biglietto d’ invito a cena di un vescovo accompagnato da una bottiglia di wiskhy. L'uomo ha avvertito i superiori che però non avrebbero dato seguito alle sue denunce, giustificandosi che tali richieste ambigue da parte del clero erano cosa nota. Intervistato dal giornale svizzero, il portavoce della Guardia Pontificia, Urs Moser non ha voluto commentare i fatti denunciati. << I pettegolezzi di una lobby gay in Vaticano non ci riguardano -ha detto- le uniche preoccupazioni delle guardie sono di natura religiosa e militare. >>