Il-Trafiletto

24/01/14

La prima volta di OS Firefox | Il primo tablet con OS Firefox si presenta cosi!

La prima volta di OS Firefox: il primo tablet con OS Firefox si presenta cosi! Equipaggiato con un processore quad-core Arm Cortex da 1.0 GHz, 2 Gbyte di memoria Ram e 16 Gbyte di spazio per salvare i nostri dati che possono essere resi ancora più capienti, attraverso scheda micro Sd, un display Hd da 10.1 pollici per 1280 x 800 pixel.

Questi i "tratti somatici"del primo PC a tavoletta, equipaggiato con Firefox Os, sviluppato da Mozilla (come ampiamente annunciato) che va ad aggiungersi ai diversi modelli di smartphone realizzati sulla versione ottimizzata a sistema operativo mobile del suo browser
A ufficializzare le specifiche del nuovo dispositivo, realizzato da Foxconn, ad oggi ancora in forma di prototipo è stato uno degli sviluppatori del consorzio open source, direttamente dal suo blog. Non ci sono più dubbi quindi sulla natura tecnica del tablet, che di serie integra anche due camere digitali con sensore da 5.0 e 2.0 megapixel, connettività Wi-Fi “n” e Bluetooth, modulo Gps, giroscopio e una batteria da 7000mAh.

Firefox OS

Prodotto low cost
Si tratta di un dispositivo di fascia medio bassa, il cui approdo sui principali mercati emergenti (non è ancora noto quali aziende lo venderanno a proprio marchio) non dovrebbe essere troppo lontano. Il prototipo di cui sono state svelate le caratteristiche, infatti, è considerato molto prossimo alla versione finale del device che verrà commercializzato, sembra, con il nome di InFocus New Tab F1 e che non costerà più di 300 dollari.

Arriverà in Europa?
Al momento sembra un’ipotesi non percorribile, proprio perché il tablet nasce per aggredire la domanda in continua crescita di computer a basso costo nei Paesi in via di sviluppo. In attesa di vederlo all’opera è da subito certo che il tablet di Mozilla non aspira certo a competere con l’iPad di Apple, le tavolette Android di fascia alta (i Galaxy Tab di Samsung o i nuovi Nexus di Google) e tanto meno con i Surface Pro di Microsoft.

Se tutti stiamo interpretando un ruolo, allora l'anima gemella non esiste perché le nostre anime non sono vere

Quanti tipi di amore esistono? Moltissimi risponderete voi. Si tratta di un sentimento con molteplici sfumature. E se l'amore che unisce due persone fosse fondato sulla paura e sul ricatto, si potrebbe ancora parlare di amore?

Tranquilli, non voglio cominciare a fare discussioni filosofiche, o anche psicologiche, sui sentimenti umani, tuttavia tenete a mente questa domanda perché vi servirà per il libro di cui andrò a parlarvi, ovvero L'amore bugiardo di Gillian Flynn.

L'amore bugiardo
L'amore bugiardo racconta la storia di Amy e Nick, sposati da cinque anni e che, da New York, si sono trasferiti a North Carthage per assistere la madre di Nick malata di cancro. Per i loro anniversari Amy organizza sempre una caccia al tesoro durante la quale ripercorre i bei momenti passati insieme a Nick, tutto questo utilizzando indizi e indovinelli. Anche quest'anno Amy ha preparato ogni cosa per festeggiare il loro anniversario, ma quando Nick rientra a casa capisce subito che qualcosa non va e che sua moglie è scomparsa. La polizia comincia ad indagare mentre tutta la cittadina si adopera per ritrovare Amy. Ben presto però le prove che vengono rinvenute dalla polizia non puntano su un estraneo, ma su Nick.



Mi hanno sempre detto che l'amore dovrebbe essere incondizionato, così è la regola. Ma se l'amore non ha confini, né limiti, né condizioni, perché uno dovrebbe sforzarsi di comportarsi bene? Se io so di essere amata qualunque cosa accada, che gusto c'è?

Il romanzo della Flynn è diviso in due parti. Nella prima parte è Nick il narratore degli eventi mentre di Amy conosciamo solo quello che leggiamo dal suo diario, dove lei racconta dal loro primo incontro fino ai vari anniversari. Nella seconda parte, invece, la narrazione lascia lo spazio anche ad Amy rivelando cosa sia realmente accaduto “il giorno che”.
Gillian Flynn

L'autrice gioca con il lettore sfruttando la prima parte del romanzo, in cui ci farà credere la verità che pensiamo essere quella giusta. Basandoci solo su questo il romanzo non è poi chissà quale superbo caso letterario, ma è proprio su questo che la Flynn puntava. Nella seconda parte del libro, infatti, ogni certezza viene capovolta, ogni idea o supposizione che il lettore poteva avere sugli eventi e sul finale del libro, vengono stravolti perché in realtà quello che credevamo reale era solo una bugia. Già. Ed è proprio da qui che le cose si fanno interessanti e il libro diventa finalmente un opera che emerge dalla massa.

I personaggi sono ben caratterizzati dal punto di vista psicologico e la narrazione è scorrevole ed intrigante, più nella seconda metà del libro che nella prima.

Questo è il primo libro che leggo di Gillian Flynn, quindi non posso dirvi se sia il migliore o se invece sia il peggiore, quello che posso dirvi è che è stato una sorpresa. Iniziato con un po' di dubbio, proseguito con incertezza e poi finito di leggere di volata con un finale che non vi aspetterete mai.

Il primo fascio non si scoda mai...di anti-protoni | Dall'esperimento al Cern di Ginevra nasce il primo fascio anti-protoni!

Il primo fascio non si scorda mai...di anti-protoni! Dall’esperimento Asacusa al Cern di Ginevra per la prima volta si è riusciti a sviluppare il primo fascio di atomi di anti-idrogeno. Il traguardo raggiunto è stato presentato in un articolo pubblicato su Nature Communications, dove la collaborazione scientifica ci spiega in maniera esaustiva come si è giunti a lanciare 80 atomi di anti-idrogeno 2,7 metri a valle della sorgente.

“Il risultato appena pubblicato", spiega Luca Venturelli dell’INFN di Brescia e dell’Università di Brescia che coordina il gruppo italiano della collaborazione "rende molto più concreta e vicina la possibilità di realizzare misure di precisione con gli atomi di anti-idrogeno. E sondare le caratteristiche dell’antimateria", prosegue il ricercatore "può aiutare a risolvere uno dei grandi misteri della fisica moderna: la prevalenza di materia rispetto all’antimateria nell’universo visibile”.
Fascio anti-idrogeno

Il risultato è stato ottenuto grazie a una tecnica innovativa. Oggi è possibile produrre quantità significative di anti-idrogeno mescolando antielettroni (detti anche positroni) e antiprotoni a bassa energia prodotti dal deceleratore di antiprotoni del Cern. La difficoltà però sta nel mantenere gli antiatomi prodotti lontano dalla materia ordinaria, per evitare che annichilino (materia e antimateria, infatti, quando entrano in contatto si annichilano vicendevolmente). Per fare ciò gli esperimenti hanno sfruttato finora le proprietà magnetiche dell’anti-idrogeno utilizzando campi magnetici fortemente non uniformi per “intrappolare” gli antiatomi abbastanza a lungo per studiarli.

Tuttavia, i campi magnetici perturbano questi sistemi di anti-atomi compromettendo così la precisione delle misure e quindi lo studio del loro comportamento. Per consentire una spettroscopia pulita ad alta risoluzione, la collaborazione Asacusa ha sviluppato una tecnica innovativa: produrre un fascio di antiparticelle in modo da studiare gli antiatomi “in volo”, lontano dai campi magnetici. A 2,7 metri di distanza dalla sorgente, infatti, l’influenza dei campi magnetici utilizzati inizialmente per produrre gli antiatomi è piccola, quindi lo stato del sistema subisce perturbazioni minime.

Ma perché studiare l’antimateria?
Al momento del Big Bang, materia e antimateria si sono prodotte in uguali quantità. Ma noi oggi viviamo in un mondo fatto di materia e dell’antimateria primordiale non è mai stata trovata traccia. La materia ha quindi prevalso sull’antimateria e l’origine di questa asimmetria non è nota. Essendo composto da un singolo protone e un singolo elettrone, l’idrogeno è il più semplice atomo esistente e uno dei sistemi investigati con maggior precisione e meglio compreso nella fisica moderna. Così confrontare atomi di idrogeno e anti-idrogeno costituisce uno dei modi migliori per eseguire test di alta precisione sulla simmetria tra materia e antimateria. Gli spettri di idrogeno e anti-idrogeno sono previsti essere identici: ogni piccola differenza tra loro potrebbe aiutare a risolvere il mistero dell’asimmetria e aprire una finestra sulla “nuova fisica”.

Siamo sempre e solo noi... in fondo alla classifica | Sperimentazione animale: Italia sotto accusa!

Siamo sempre e solo noi...in fondo alla classifica! L'Italia, risulta essere in fondo, anche nella decenza riguardo la sperimentazione animale.
La nostra Nazione, infatti, è l’unica tra gli stati membri a non aver ancora metabolizzato la direttiva 63, emanata il 22 settembre 2010 dal Parlamento europeo alfine di regolamentare la “protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”.

E pensare che da Bruxelles era già giunta, lo scorso mese di giugno, un primo avvertimento, affinchè potessimo recepire quanto prima il senso della normativa: termine ultimo per la sua introduzione nel diritto nazionale era fissato alla data del 10 novembre 2010, mentre la scadenza per l’approvazione aveva termine il primo gennaio 2013. Insomma, un bel po di tempo per poterne capire il significato, ma evidentemente siamo troppo duri di comprendonio, al punto tale che siamo stati capaci di sprecare la bellezza di quasi 3 anni andando fuori tempo massimo. E' per tale motivo che dunque la Commissione europea, cosi come riporta l’Ansa, sta meditando di prendere le contromisure, denunciando l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione: se il tribunale dovesse condannare il nostro paese, si prospetta il pagamento di ben 150.000 € di multa per ogni giorno ulteriore di violazione ( niente male, tanto c'è chi paga!).

In realtà, qualcosa l’avevamo fatta. Peccato che il decreto legislativo che avrebbe dovuto recepire la normativa europea sia ancora bloccato al Senato. Nella proposta di legge, la 587 del 2012, l’Italia ha tra l’altro inserito vincoli molto più restrittivi di quelli previsti dalla direttiva stessa.
Sperimentazione animale

L’articolo 13 contiene infatti una serie di emendamenti che introducono ulteriori divieti e obblighi per i ricercatori: tra questi, il divieto di xenotrapianti, cioè il trapianto tra organi di specie diverse, e sostanze d’abuso, il divieto di “esperimenti e procedure che non prevedono anestesia o analgesia” e di quelli condotti su “cani, gatti e primati non umani” e l’“orientamento della ricerca all’impiego di metodi alternativi”.

Restrizioni che molti, all’interno della comunità scientifica, temono possano segnare la fine di molti studi di biomedicina e farmacologia: “Basterebbe che l’Italia, come hanno già fatto Gran Bretagna, Francia, Spagna, Belgio, Danimarca, Svezia, Germania e altri paesi, recepisse così com’è la direttiva europea in materia”, ci aveva detto Marta Piscitelli, vice presidente dell’Associazione Italiana per le scienze degli animali di laboratorio. I vincoli introdotti dall’Italia, oltre a violare l’articolo 2 della normativa Ue (che prevede appunto che gli stati membri avrebbero dovuto “informare la commissione” entro il 1 gennaio 2013 qualora avessero voluto introdurre misure nazionali più rigorose), sono stati giudicati “immotivati, poco argomentabili e di difficile condivisione”. Insomma, non ci facciamo mancare nulla, esageriamo sempre e comunque: complimentoni!!

23/01/14

Ritrovato il cadavere della ragazza scomparsa a luglio | Provvidenza Grassi ritrovata sotto un calvacavia del messinese!

Ritrovato appena qualche ora fa il cadavere della giovane scomparsa nello scorso mese di Luglio! Il corpo di Provvidenza Grassi ritrovato all’interno di una Fiat 600 bianca sotto un cavalcavia nel quartiere Santo Bordonaro a Messina.

Il corpo della giovane, all'interno di una Fiat 600 bianca, è in avanzato stato di decomposizione. Sul posto sono giunte le forze dell'ordine i parenti di Provvidenza Grassi, la ragazza messinese scomparsa a luglio. E' stato rinvenuto, nei pressi del ponte autostradale di Santo Bordonaro ( vedi foto a destra ), un corpo di donna, all'interno di una Fiat 600 bianca, è in avanzato stato di decomposizione, vicino ad una cabina elettrica.
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Luogo del ritrovamento: cavalcavia Santo-Bordonaro Messina

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Provvidenza Grassi
Sul posto, le forze dell'ordine hanno convocato i parenti di Provvidenza Grassi, la ragazza messinese scomparsa a luglio. Ad individuare il cadavere all'interno dell'auto è stato un dipendente dell'autostrada. Seguono aggiornamenti.


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