Il-Trafiletto

20/01/14

Juve e Roma| La sfida continua!

Juve e Roma: la sfida continua! Le due squadre viaggiano di pari passo e la sfida per il titolo di campioni d’Italia continua più che mai avvincente come ormai non succedeva da tempo.

Juve e Roma hanno dunque dato vita ad un sabato ricco di goal e spettacolo con la sfida che continua a distanza tra le due squadre più forti del campionato: sabato pomeriggio la Roma ha vinto con disinvoltura 3-0 a Livorno, grazie alle reti di Destro, Strootman e Ljajic, la Juve in serata ha replicato con un secco 4-2 sulla Sampdoria, le reti di Vidal, Llorente, autorete di Barzagli, rigore di Vidal, Gabbiadini e Pogba, concludendo i due anticipi validi per la 20a giornata del campionato italiano di calcio Serie A.
La distanza tra le due compagini in campionato rimane sempre di otto punti con i bianconeri ed i giallorossi che martedì sera si affronteranno per il match di Coppa Italia valido per i quarti di finale della competizione.

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Campionato di calcio Serie A

Roma-Livorno 3-0
Roma: De Sanctis 6, Torosidis 6,5, Benatia 6,5, Castan 6, Dodò 6,5; Pjanic 7,5 (69' Nainggolan 7), De Rossi 7, Strootman 7,5; Gervinho 6,5 (65' Florenzi 6), Destro 7 (80' Totti sv), Ljajic 7.
Livorno: Bardi 7; Piccini 5,5, Ceccherini 5 (76' Lambrughi sv), Rinaudo 5, Valentini 5, Mbaye 5,5; Benassi 5,5 (80' Mosquera sv), Biagianti 5, Duncan 5,5 (46' Borja 5); Greco 5; Paulinho 6.
Marcatori: Destro, Strootman, Ljajic
Ammoniti: Leandro Castan


Juventus-Sampdoria 4-2Juventus: Buffon 7, Barzagli 6, Ogbonna 6,5, Chiellini 6, Lichtsteiner 6, Vidal 7,5, Marchisio 7, Pogba 7,5, Asamoah 6 (80' Peluso sv), Tevez 6,5 (86' Giovinco sv), Llorente 7 (86' Quagliarella sv).
Sampdoria: Da Costa 5,5, Regini 5, De Silvestri 6, Mustafi 5,5 (53' Costa 5,5), Gastaldello 5,5, Palombo 5, Obiang 5,5, Bjarnason 5 (46' Renan 6), Wszolek 5 (71' Sansone 5,5), Gabbiadini 7, Eder 5,5.
Marcatori: Vidal, Llorente, autogol Barzagli, Vidal rigore, Gabbiadini, Pogba
Ammoniti: Chiellini, Regini, Wszolek, Gastaldello

19/01/14

Sciamani per un mondo sempre più in crisi

Lo sciamano, una figura dal fascino ancestrale, permeata di mistero. Solitari personaggi abitanti di tutti i luoghi e di nessun luogo, essi stessi porte verso l'ignoto, guerrieri della consapevolezza intensa, anelli del punto di unione. In un mondo in crisi essi riemergono da un limbo in cui sono stati relegati nei secoli della nostra storia, e il loro riemergere è sempre più intenso. Sono un tramite, per curare corpi, menti e anime.
Sciamano
La parola "sciamano" è stata coniata dal popolo siberiano degli Evenki.  Gli sciamani nutrono la convinzione che il mondo sia permeato di spiriti invisibili che agiscono su di noi e controllano il nostro destino. Medici, sacerdoti, mistici, psicologi, anziani del villaggio, oracoli e poeti a seconda delle esigenze, sono i negoziatori designati a interloquire con questa realtà nascosta e occupano una posizione di prestigio all'interno delle loro società. Non esiste una definizione precisa di sciamanesimo. "Sarebbe più corretto parlare di 'sciamanesimi' al plurale", afferma Marjorie Mandelstam Balzer, antropologa della Georgetown University di Washington, D. C. Credenze, pratiche e rituali variano da persona a persona, mi spiega, perché il percorso per diventare sciamano è individuale. Ci sono ovviamente delle affinità: la trance estatica, o "viaggio dell'anima" com'è chiamato talvolta, è un aspetto caratteristico del fenomeno. Ma il modo in cui gli sciamani utilizzano strumenti e percezioni spirituali può variare molto, così come lo scopo ultimo del rituale. Molti lavorano da soli, mentre altri fanno parte di grandi associazioni che agiscono come una sorta di sindacato; il Centro Golomt per gli Studi Sciamanici di Ulan Bator vanta circa 10 mila iscritti. Gran parte degli sciamani dell'Asia Centrale, vale a dire di paesi come il Kirghizistan e il Kazakistan in cui prevale l'islamismo, si considerano musulmani devoti e i loro riti presentano molti elementi derivati dalle tradizioni mistiche del sufismo. Fasciati in verginali tuniche bianche, eseguono i loro rituali nei siti sacri dell'islamismo, e ogni cerimonia include lunghe preghiere tratte dal Corano. In Siberia e in Mongolia lo sciamanesimo si è mescolato alle tradizioni buddhiste locali al punto che spesso è impossibile capire dove finisce l'uno e iniziano le altre.

Processori operanti con i fotoni per realizzare "la penna laser" che scrive sul vetro | Vinto il primo Ricercat@mente

Premiato per la "Penna laser", che vince il premio 'Ricercat@mente' nel settore 'Scienze fisiche e tecnologie della materia con il suo gruppo di circuiti ottici, un 29enne assegnista di ricerca post-doc presso l'Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn) del Cnr di Milano,' Chip di vetro realizzati dalla fisica della luce combinata con la meccanica quantistica.

Sono i primi modelli di processori operanti con i fotoni, per la cui realizzazione Andrea Crespi, ventinovenne assegnista di ricerca post-doc presso l'Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn) del Cnr di Milano, ha vinto il premio 'Ricercat@mente' nel settore 'Scienze fisiche e tecnologie della materia'. Un riconoscimento per il "contributo dato allo studio di circuiti ottici integrati per simulazione e computazione quantistica", come si legge nella motivazione.

Crespi, all'interno del gruppo guidato da Roberto Osellame, utilizza un 'laser a femtosecondi' (milionesimi di miliardesimi di secondo), la cui luce, opportunamente focalizzata, può creare i circuiti all'interno del vetro. "La luce modifica il materiale in modo molto preciso, ossia solo nel punto del fuoco e alla profondità desiderata, senza danneggiarne la superficie", spiega il ricercatore. "Si possono quindi letteralmente 'scrivere' strutture tridimensionali all'interno, usando il laser come una 'penna ottica' in 3D". La tecnica è innovativa: fino a oggi, infatti, gli esperimenti di ottica quantistica hanno manipolato la luce tramite lenti, specchi e filtri macroscopici, delle dimensioni di qualche centimetro. "Quando nell'apparato sperimentale il numero di questi elementi diventa elevato, lo strumento risulta ingombrante, ma anche sensibile alle vibrazioni e alle condizioni ambientali, quindi meno preciso, rendendo difficili o addirittura impossibili esperimenti complessi", prosegue Crespi. "Con la tecnica che usiamo, invece, possiamo miniaturizzare dispositivi che svolgono la stessa funzione dei voluminosi elementi ottici finora in uso". Con applicazioni che vanno dai circuiti ottici a dispositivi per le telecomunicazioni in fibra ottica, fino - in futuro - a elementi per computer quantistici superpotenti.                                                                                                fonte R.it

Video giochi olografici ! Il futuro pesca nei film di fantascienza del passato

Potranno essere passati anche 36 anni, ma il gioco degli scacchi olografico iconico da Star Wars Episodio IV, è indimenticabile e sembrava irraggiungibile. Ma una Nuova Speranza ha appena fatto un passo più vicino alla realtà grazie ad un paio di occhiali di realtà virtuale. 

Il sistema CASTAR utilizza un un box dotato di un micro-proiettore, che proietta fasci di immagini in 3D su una superficie piana appositamente progettata. Queste immagini possono poi essere spostati con l'utilizzo di una bacchetta telecomando.
Per ora è un progetto indipendente, ma VoxieBox ha tutte le caratteristiche per attirare i grandi nomi del mercato. Si tratta di un sistema per interagire con uno sistema che proietta ologrammi. E di fatto, ci si può giocare una partita a scacchi come nei film di fantascienza, su una scacchiera che non esiste nella realtà ma viene proiettata in questa da un sistema virtuale. L'idea di Voxiebox gira da un po' ma solo ora si iniziano a vedere i primi esperimenti reali. Ma da qui a quando diventerà un prodotto commerciale potrebbe non servire molto tempo.
I videogiochi diventano olografici
Scena di Star Wars Episodio IV

Sudan: scoperta una cripta con misteriose iscrizioni

 L'Archeologia è una scienza il cui fascino è immortale, essa ripercorre i secoli e i millenni, come una macchina del tempo attraverso la quale possiamo calarci nella vita e nel misticismo di civiltà ormai scomparse e cercare, per quanto possibile, di capirne i meccanismi.

Una enigmatica cripta è stata scoperta in Sudan, le pareti sono ricoperte di iscrizioni e al suo interno sono stati trovati sette corpi mummificati.  La cripta è stata scoperta dalgi archeologi  dell'Università di Varsavia. Il soffitto, il pavimento e le pareti della tomba sono completamente ricoperte di iscrizioni incise con inchiostro nero su un sottile strato di calce, scritte in greco e in copto, la fase finale della lingua egizia. Le iscrizioni all'interno della cripta sono tratte dai Vangeli di Luca, Giovanni, Marco e Matteo, alle quali si accompagnano una serie di nomi magici e una preghiera dedicata alla Vergine Maria. L'autore delle iscrizioni è un certo 'Ioannes', il quale ha lasciato la sua firma su tre o forse quattro mura, probabilmente con lo scopo di proteggere i defunti contro le potenze del male, spiegano i ricercatori. "Miravano a salvaguardare non solo la tomba, ma soprattutto coloro che vi erano stati sepolti durante il periodo delicato tra il momento della morte e il loro arrivo davanti al trono di Dio", scrivono Adam Lajtar, dell'Università di Varsavia, e Jacques van der Vliet, dell'Università di Leiden, sull'articolo comparso nell'ultimo numero della rivista polacca Archeologia nel Mediterraneo.

 Lo studio per la decodifica delle iscrizioni è ancora in corso e una registrazione completa dei testi e dei disegni potrà essere terminata solo in un prossimo futuro. "E' un lavoro molto duro. Le iscrizioni sono conservate molto male rispetto ai disegni", spiega il dottor Grzegorz Ocha del Dipartimento di Papirologia dell'Università di Varsavia. A suo parere, una delle iscrizioni più interessanti è la preghiera all'Agnello di Dio, scritto in greco, il che dimostra che questa lingua è stata utilizzata nella Nubia medievale molto più a lungo nei territori bizantini conquistati dagli arabi. All'interno della cripta sono stati rinvenuti i corpi mummificati naturalmente di sette individui. Secondo gli archeologi, uno dei corpi dovrebbe appartenere a monsignor Georgios, probabilmente uno dei più potenti leader religiosi dell'antico regno Makuria. Il suo epitaffio, trovato nelle vicinanze della cripta, afferma che il religioso morì nel 1113 d.C., all'età di 82 anni. Sebbene l'abbigliamento delle mummie è in cattivo stato di conservazione, i ricercatori hanno rilevato che gli uomini erano vestiti con vesti di lino molto semplici. Alcuni degli uomini indossavano una croce. Dopo l'ultima sepoltura, la cripta è stata sigillata per sempre. "L'ingresso alla camera mortuaria è stata chiusa con mattoni rossi legati con una malta di fango", scrive nell'articolo Wlodzimierz Godlewski, attuale direttore della Missione polacca a Dongola. I risultati presentati nell'articolo sono il frutto di lunghi anni di studi. Infatti, la cripta è stata individuata la prima volta nel 1993 dalla Missione polacca a Dongola. Tuttavia, non è mai stata scavata fino al 2009. Nel corso degli scavi, i corpi sono stati rimossi e studiati, le pareti della cripta ripulite e le sue iscrizioni sono state registrate e studiate con maggior dettaglio.  La cripta si trova in un monastero di Dongola, la capitale di Makuria, un perduto regno medievale che fiorì nella Valle del Nilo. Nel momento in cui fu eretta, Makuria si trovava all'apice del suo sviluppo. I suoi sovrani controllavano un territorio che andava dal moderno Sudan fino all'Egitto meridionale. "Il periodo tra la fine dell'VIII secolo e l'inizio del XII è considerata l'epoca d'oro del reame di Makuria", spiega Artur Obluski dell'Università di Studi Orientali di Chicago. La capacità del regno cristiano di Makuria di intrattenere buoni rapporti con il califfato islamico che controllava l'Egitto, è stato il fattore decisivo per il successo del regno. I due reami hanno intessuto vaste relazioni commerciali e molte persone provenienti da Makuria hanno addirittura servito nell'esercito del califfato. La fine di Makuria è arrivata quando nel 1171 la dinastia Ayyubid ha preso il controllo dell'Egitto, lanciando una vasta invasione nel nord di Makuria e determinando un lungo periodo di declino, la perdita dell'indipendenza e, infine, la sua scomparsa.
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