Il-Trafiletto

19/01/14

"Sì a bipolarismo, stop a ricatto dei più piccoli per favorire la governabilità"| Trovato accordo sulla legge elettorale

La legge elettorale si farà. "Perfetta sintonia" dice Renzi. "Soddisfazione - avviare un rapido e costruttivo confronto", scrive contemporaneamente il leader di Forza Italia. Se si tratti o no del modello ispanico corretto, non è per ora dato a sapersi.

Matteo Renzi non vuole dire che tipo di legge elettorale sia stata scelta. vero è che la "profonda sintonia" che lo accomuna a Silvio Berlusconi sulle modalità con cui metter mano a una legge elettorale - il Porcellum - che la Consulta ha già provveduto a bocciare impietosamente, si basa su due cardini ben precisi.
A sottolinearli ci pensa lo stesso Renzi nel corso della (breve) conferenza stampa convocata al termine del (lungo) faccia a faccia col Cav in casa del Pd: "Favorire governabilità e bipolarismo da un lato - dice il leader dem - ed eliminare il potere di ricatto dei partiti più piccoli". Un messaggio chiaro al vicepremier Angelino Alfano e al suo Nuovo centrodestra, bersaglio dell'affondo contro i 'partitini'.

E a chi gli chiede se, di fatto, assieme all'ex premier si sia deciso di procedere con il modello spagnolo rivisitato, la risposta è stata: "Non ci resta che attendere il lavoro che presenteremo lunedì". Già, perché lunedì prossimo - dopodomani - alle 16 la direzione del partito potrà esprimersi su un testo che per allora dovrà essere definito. E che chiarirà anche se le liste saranno bloccate o meno.C'è una profonda sintonia - aveva sottolineato qualche minuto prima Renzi nell'esordire dinanzi ai giornalisti - tra le proposte del Pd e quelle che abbiamo discusso oggi con Berlusconi su tre temi delicati e capaci di segnare la svolta: la riforma del titolo V, con l'eliminazione dei rimborsi ai gruppi consiliari regionali; la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie senza elezione diretta dei senatori (altro messaggio indirizzato a Ncd, ndr); e la riforma delle legge elettorale" su cui annuncia: "Abbiamo condiviso un'apertura alle altre forze politiche per scrivere il testo della legge che, se nelle prossime ore saranno definiti i dettagli, presenteremo alla direzione del partito che lunedì alle 16 lo voterà".
Secondo indiscrezioni, il modello che Renzi ha proposto a tutti i suoi interlocutori, e di cui nelle ultime ore ha discusso con l'ex premier, è il modello spagnolo 'made in Italy' con una soglia - a livello nazionale - all'8 per %.                                                                            fonte R.it

Per un Milan disperato scende dal cielo la speranza chiamata Clarence Seedorf!

Per un Milan in preda alla disperazione, arriva dal cielo la speranza: Clarence Seedorf dovrà compiere un vero e proprio miracolo! Il calcio è cosi, dalle stelle alla stalle, e per adesso a pagarne le conseguenze e stare nelle “stalle” tocca ad Allegri, già divenuto un ricordo in casa rossonera.

Il mondo “pallonaro” dimentica facilmente i suoi eroi rilegandoli al termine della loro era nel breve volgere d'una notte: la regola è irremovibile, la sentenza tuona per l'allenatore livornese che tra pochi rimpianti e molti “se” e altrettanti “ma” lascia la panchina rossonera con qualche velenosa “cinguettata” al fido messaggero twitter. Eppure non più tardi di due anni e mezzo fa veniva portato in trionfo al termine della sua prima stagione alla guida del Milan, insignito di riconoscimenti come il più giovane mister tra i più prestigiosi ed inarrivabili in Europa.

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Clarence Seedorf
Adesso, mentre passano inesorabili i titoli di coda e la sua “bella madunina” non brillerà più per lui né da lontano né da vicino, si starà probabilmente domandando cosa è soprattutto perché mai abbia pronunciato quel fatidico e maledetto “si” in una sciagurata sera di giugno del 2013, al proseguio di un matrimonio che era già giunto alla fine da tempo.

E pensare, ironia della sorte, che fu proprio lui a rifiutare sulla soglia dell'altare alla sua primiera promessa sposa. Era estate, il sole faceva capolino, e c'era il cuore “de Roma” che pulsava forte solo per lui. Sliding doors, porte che si aprono e tante altre che si chiudono, decidendo in un istante il futuro che sarà. L'identico destino che gli ha portato in dote gloria e denaro, ora gli ha voltato le spalle, anzi si è materializzato nel volto di un giovanotto, juventino rampante per ora sotto altre spoglie, che meno di una settimana fa ha inferto a lui e al Milan l'umiliante quaterna.

Il calcio ha necessità di eroi e la sua faccia triste ormai mal si conciliava con i propositi di rivincita del grande condottiero e della sua madamigella. Ed è in questi momenti che fa la sua comparsa “Lothar” Galliani, il pensionato miliardario il cui viso durante l'incontro con il “menestrello” Sassuolo aveva superato la soglia del dolore per raggiungere le praterie sconfinate e tetre della rassegnazione, alla fine s'è arreso. Così, seguito e scortato da un coro di consensi di popolo e di stampa che ha pochi riscontri nella storia recente, si conclude l’era del baldo Allegri e s'è giunta quella del cavaliere Seedorf, il predestinato.

La sceneggiatura del suo arrivo è scritta con mani sapienti e interpretata da attore consumato dallo stesso protagonista: il sobrio arrivo in elicottero sul campo del Botafogo, la corsa verso Milano, l'ingresso nello stadio di San Siro da angelo nero che torna laddove la sua storia d'amore (titolo preso in prestito dalla fida Gazzetta) era iniziata. Persino i perfidi cronisti sportivi hanno percepito l'atmosfera, dispensando voti d'eccellenza ai rossoneri che hanno sconfitto la resistibile armata dello Spezia. E la coreografia è destinata a riservare altre sorprese al debutto sul campo dell'olandese volante. Seedorf in questa macchina mediatica ci sta come pochi altri. Un campione che ha saputo costruirsi un'immagine manageriale sin da quando le trecce ornavano la sua criniera ora nullo crinita.

Intelligente, preparato, capace di usare con proprietà le molte lingue che parla, ha sempre offerto di sé il volto di un leader, dentro e fuori dal campo che sa ciò che vuole e va dritto allo scopo. Quello che si chiama un leader naturale nello spogliatoio, attento a non confondersi con i comportamenti gaglioffi di certi suoi colleghi. Una sagacia applicata alla costruzione d'una carriera di uomo vincente. Forse perciò si è sempre mostrato riluttante a episodiche e generiche esposizioni sui temi delle battaglie civili, preferendo anche su questo terreno condurre in proprio rilevanti azioni sociali e umanitarie. Insomma, il mondo secondo Clarence. Ora il figliol prodigo è atteso alla più grande delle sfide: dimostrare che la sua classe non conosce confini e lo accompagnerà anche in panchina.

Di lui ci hanno detto tutto gli addetti ai lavori: modulo prediletto, sistemi avveniristici d'allenamento, ma Seedorf sa bene che i miracoli a Milano non si ripetono con facilità e finora sono riusciti a ripetizione al più illustre dei suoi predecessori, Fabio Capello, anch'egli voluto dal presidente e dimostratosi una scommessa vinta. Sarà così anche per lui?

L'impresa non si presenta facile perché la squadra è ora un lento e informe agglomerato di giocatori che recitano a soggetto. Se la difesa pare il reparto più debole e non all'altezza di una compagine di rango, anche in mezzo e in avanti molto sarà da sistemare, dalla posizione di Montolivo al ruolo di Kakà e Honda fino all'enigma Balotelli, di cui non si discutono i mezzi eccelsi, ma l'anarchia tattica oltre al suo carattere. Chissà se l'olandese gli mostrerà qualche utile filmato su come giocano il pallone d'oro Cristiano Ronaldo, Messi, Ribery, sempre pronti a ripiegare quando è necessario. Ora Clarence parte con un indiscutibile vantaggio: peggio di così non si può davvero fare.

C'è da proseguire il cammino in Coppa Italia. Quanto alla Champions, ciò che verrà in più sarà giudicato un vero miracolo. Seedorf sa bene tuttavia quanto sia importante sfruttare il mezzo campionato che resta: ha un bonus da utilizzare, ma conosce altrettanto bene il suo datore di lavoro e non gli sfugge che anche quest'anno c'è poco da scherzare. Ci sono 30 punti tra la Juventus e il Milan, un abisso intollerabile per re Silvio che ha sempre identificato l'immagine di uomo vincente con la squadra.





In arrivo una nuova Honda…ta per la gamma PCX.

Nonostante un’annata da dimenticare come quella che si è appena conclusa nel 2013, dal Giappone è in arrivo una nuova Honda…ta per la gamma PCX! La casa nipponica ha conquistato grosse quote di mercato con la sua gamma di moto e scooter con un ulteriore 1,6% di quota di mercato.

Per l’esattezza le quote sono ripartite cosi: il 27,7% nel segmento degli scooter e 15,7% in quello delle moto, con quasi 36.000 immatricolazioni. Ma nonostante ciò il colosso giapponese non sta certo a “pettinare le bamboline” e, soltanto a pochi giorni dall'inizio del 2014, ha reso noto al pubblico le prime novità dell’anno: i model year 2014 della gamma PCX, composta dal 125 (15.000 unità vendute in Europa nel 2013) e dal 150, che faranno la loro comparsa nelle concessionarie entro la primavera prossima, in 5 colorazioni (bianco, nero, grigio, rosso, mat carbonium gray), ma per quel che concerne il prezzo ancora tutto tace.
Entrambi i modelli saranno rinnovati nell'estetica, con linee più filanti e un impianto luci full-led, adottano una sella risagomata, aumentano la capacità del serbatoio, e si dotano di alcuni accessori praticamente indispensabili in uno scooter nel 2014, come la presa a 12V nel vano nel retroscudo (utile per ricaricare il cellulare).

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Scooter Honda PCX

Dunque il PCX125, sempre piu' sobrio. L'arma migliore dello scooter ottavo di litro Honda è il rapporto qualità-prezzo, abbinato ai costi di esercizio molto contenuti. Il PCX è stato il primo scooter Honda a montare il motore a basso attrito eSP (enhanced Smart Power), dotato della tecnologia Start&Stop che nei modelli 2014 è in grado di monitorare il livello di carica della batteria (ora più potente), disattivandosi nel caso la si stia utilizzando troppo.

Nella versione 2014 Honda promette consumi ancor più contenuti: i 47,4 km/litro (ciclo medio Wmtc) si ottengono con il sistema Start&Stop disattivato, grazie all'ulteriore riduzione degli attriti interni al motore e agli pneumatici dalla minore resistenza al rotolamento. E considerato il serbatoio cresciuto a 8 litri (2,6 in più), l'autonomia si aggira ora intorno ai 375 km con un pieno di benzina. Nuova la strumentazione che si arricchisce del pulsante dell'hazard, e dell'orologio digitale sul cruscotto. Il vano portaoggetti sulla sinistra dello scudo è stato ampliato ed è in grado di ospitare ad esempio una bottiglietta d'acqua o una lattina di bibita.

Nel sottosella entra un casco integrale: ora è dotato di cerniera con molla, in modo da mantenere la sella in posizione sollevata mentre si accede allo spazio sottostante. Resta invariata l'agilità del PCX125, espressa da alcune cifre: raggio di sterzata di 2 metri, cerchi in alluminio pressofuso da 14", sella alta 760 mm, interasse di solo 1.315 mm.
PCX150 per l'autostrada. Le innovazioni del 125 sono state adottate anche sulla versione di 150 cc, nata per rispondere all'"anomalia" italiana che vieta autostrade e tangenziali ai 125 cc. I cavalli in più (1,9 per la precisione) si traducono in un leggero aumento dei consumi, che nella versione 2014 del PCX150 si attestano sui 44 km/l.

18/01/14

Stermina la famiglia a fucilate un Presidente di una banca pratese

Lamberto Albuzzani, ha sterminato la famiglia con un fucile da caccia, e poi si è ucciso. Era indagato dalla procura di Prato in un’inchiesta sulla gestione della Banca Credito Cooperativo Area Pratese, per ostacolo alla vigilanza, utilizzo di falsi strumenti finanziari e falso in bilancio.


Con il suo fucile da caccia ha sparato alla moglie e al figlio, poi si è tolto la vita. È successo ieri sera, a Campi Bisenzio (Firenze). L’uomo, Lamberto Albuzzani, avvocato di 67 anni, era presidente della Banca Credito Cooperativo Area Pratese. Era indagato dalla procura di Prato in un’inchiesta sulla gestione dell’istituto di credito. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa, quando hanno sentito il rumore degli spari. La famiglia Albuzzani viveva in una villetta a due piani in una frazione di Campi Bisenzio. Il padre è stato trovato vicino alla porta, con il fucile accanto. Il corpo della madre, Maria Bellini, 66 anni, era poco distante.

Carabinieri davanti all’abitazione a S.Piero a Ponti,
nel comune di Campi Bisenzio (Firenze),
dove sono stati rinvenuti i tre cadaveri
Quello del figlio, Marco, 23 anni, è stato trovato sulle scale che portano al piano superiore. Il ragazzo si era laureato il 12 dicembre scorso in economia e commercio ed era in attesa di partire per un master. Gli investigatori dei carabinieri stanno cercando di capire se ci sia un legame fra l’indagine e il duplice omicidio-suicidio. I reati ipotizzati dalla procura di Prato sarebbero ostacolo alla vigilanza, utilizzo di falsi strumenti finanziari e falso in bilancio. L’indagine è condotta dalla guardia di finanza. Accertamenti sono in corso anche da parte della Banca d’Italia. Albuzzani non era l’unico indagato e la sua posizione viene definita «marginale» dalla procura pratese. Fra l’altro, la procura ipotizzerebbe irregolarità nella redazione dei bilanci legate a crediti concessi a soggetti non più affidabili. Fra le pratiche nel mirino degli investigatori ci sarebbero anche mutui immobiliari a persone senza reddito. I vicini descrivono la famiglia come «molto tranquilla». Ogni sera Albuzzani rientrava a casa intorno alle 20. Questo pomeriggio è arrivato prima, intorno alle 18. Mezz’ora più tardi è scattato l’allarme: i vicini hanno sentito i colpi e hanno chiamato i carabinieri. Nella villetta sono arrivati anche gli esperti del ris per il rilievi scientifici. «Lamberto non avrebbe mai torto un capello a nessuno - dice Claudio Manetti, amico di vecchia data di Albuzzani - Era una persona corretta, spesso andava a caccia con gli amici. Suo padre, Bruno, aveva messo su una grossa fabbrica di tessuti». Gli investigatori, comunque, non hanno dubbi sulla dinamica: Albuzzani ha ucciso i familiari e poi si è sparato al petto.                                                      fonte La Stampa

Si registra un ritorno del fai da te casalingo | Non si registrava dal dopoguerra

Quando il denaro perde potere di acquisto, le brave massaie tornano al fai da te casalingo. Comprare le materi prime, è sempre conveniente dall'acquisto dei cibi pronti. Merendine in calo, gelati che crollano del 7%, a favore di farna +7% , uova+5%, preparato per dolci +6%, miele+12%, in netto contrasto con il calo complessivo degli acquisti alimentari stimato pari al 4 per cento.


E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi nove mesi del 2013 che evidenziano il ritorno in Italia del fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra. Cambia dunque il carrello della spesa degli italiani dove trovano più spazio le materie prime per la preparazione dei cibi a scapito di cibi pronti come ad esempio le merendine in calo del 3 per cento in valore o dei gelati che crollano del 7 per cento.

 Per contenere i costi ma anche per garantirsi qualità e sicurezza a tavola si è verificato rispetto al passato un aumento del 18 per cento del numero di italiani che nel 2013 preparano il pane in casa, secondo l'analisi Coldiretti/Ixè ma una tendenza analoga si registra anche per la preparazione di pasta, dolci ed altri prodotti base dell'alimentazione degli italiani. Non è un caso che - continua la Coldiretti - dall'inizio della crisi gli italiani hanno tagliato del 10 per cento gli acquisti di pasticceria e dolciumi che allietavano tradizionalmente i week end delle famiglie che hanno speso in media appena 147 euro nell'ultimo anno per questi prodotti, secondo i dati Istat per il periodo 2007-12. In realtà, se nei fine settimana sono sempre più rare le tradizionali code davanti alle pasticcerie, si registra - sottolinea la Coldiretti - un parallelo aumento degli italiani che mettono le ''mani in pasta'' per garantire comunque l'aria di ''festa'' in tavola, anche sotto il pressing dei figli che apprezzano in misura crescente l'abilità dei genitori in cucina. Sono addirittura arrivate in Italia nuove figure professionali come ''cake designer'' che da quest'anno sono anche impegnate nelle scuole per insegnare l'arte ai più piccoli grazie al progetto Educazione alla Campagna Amica della Coldiretti. La conferma - continua la Coldiretti - viene peraltro anche dall'attenzione con cui vengono seguite le trasmissioni televisive e il successo dei libri di cucina ma anche del boom su internet dei food blogger dai quali carpire suggerimenti e ricette. Una domanda alla quale rispondono anche molti agriturismi di Terranostra che accoppiano spesso la vacanza a lezioni in cucina per recuperare le tradizioni del passato mentre nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica - conclude la Coldiretti - è possibile acquistare crostate e dolci casalinghi tipici del territorio direttamente da chi li ha preparati che è in grado anche di offrire informazioni sulle modalità di preparazione e consigli sugli abbinamenti migliori.                                                                                                            fonte Adnkronos
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