Il-Trafiletto

28/12/13

Perchè si dice "essere un alto papavero"?

"Lo sai che i papaveri son alti alti alti e tu sei piccolina, sei nata paperina...", ricordo questa canzone che ogni tanto mamma canticchiava per farmi ridere. I coloratissimi papaveri sono splendide macchie impressionistiche dei prati, con i loro delicati petali, sottili e vermigli. Essere una paperella che zampetta vicino ai papaveri guardandoli dal basso è un conto, me essere un alto papavero?

Essere un alto papavero, essere un'autorità in qualunque settore, uno che conta. Oggi questa locuzione ha perso parte del suo vero significato. Un tempo, con il termine alto papavero, veniva indicata un'alta personalità che cominciava a dar fastidio, in qualche modo, e che era destinata a sparire dalla circolazione.  

Tito Livio (Ab urbe condita, I, 54), racconta che Sesto, figlio di Tarquinio il Superbo, settimo e ultimo re di Roma, era fuggito dall'Urbe, fingendo di essere perseguitato dal padre, ma in effetti era partito in missione segreta, come diremo oggi, per raccogliere informazioni sui nemici, ed era riuscito a diventare l'uomo più potente di Gabii, una città ostile a Roma.

Trovandosi in difficoltà, Sesto mandò un messaggero dal padre per chiedere consiglio, e Tarquinio, senza dare una risposta precisa, condusse il messo nei giardini della reggia, dove, servendosi di un bastone, decapitò i papaveri più alti, quelli cioè che cominciavano a spargere ombra sugli altri fiori. Il messaggero non capì l'allusione, ma Sesto, degno figlio del padre, afferrò l'antifona e fece decapitare i più importanti cittadini di Gabii. Oggi, comunque, la locuzione "alto papavero", indica un personaggio influente, che ricopre un'alta carica, senza alludere ad una sua eventuale eliminazione.

Quaranta anni con una…mummia nello stomaco!

Quaranta anni vissuti con una…mummia dentro lo stomaco!
Si tratta del caso di una donna ottantenne del Bogotà che avvertiva ormai da tempo forti mal di pancia: con ogni probabilità fu curata pensando che si trattasse di una gastroenterite!
Nulla di tutto ciò, in realtà il problema non era altro che un feto di 40 anni mummificato nel suo stomaco! I medici hanno inizialmente prescritto all’ottantenne signora dei farmaci per attenuare il dolore, ipotizzando qualcosa di lieve conto, ma poi con il passare del tempo hanno pensato che fosse stato opportuno fare controlli più approfonditi. Alla fine le è stato diagnosticato il lithopedion, una patologia molto rara e gravissima a seguito della quale il feto si sviluppa al di fuori dell’utero e si ‘mummifica’.
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Feto mummificato: lithopedion

Normalmente in questo tipo di gravidanze il feto muore prematuramente, a causa dell’ambiente sfavorevole in cui deve crescere. Se il feto è ormai arrivato ad uno stadio avanzato di crescita, tanto da avere perfino lo scheletro, un completo riassorbimento del materiale diventa impossibile. In assenza di complicanze, quindi, nel feto si depositano sali di calcio ed avviene un processo di mummificazione, che dà origine al lithopedion.

Si tratta di casi comunque rarissimi; negli ultimi decenni si sono verificati circa 300 casi simili. L’età del feto calcificato e mummificato in questione è di quarant’anni, e persino i medici si sono detti sorpresi nel trovare un feto così ‘avanti negli anni. Altro che gastroenterite, dunque! Dopo un’operazione per la rimozione del feto, la donna è tornata alla sua vita di sempre, con un po’ di dolore per questo piccolo mai nato.

Ex Campione mondiale di pugilato nei guai

Loris Stecca, ex campione del mondo di boxe dei pesi Supergallo versione WBA nel 1984, è stato fermato dalla Polizia di Rimini per tentato omicidio nei confronti della sua socia in affari in una palestra della città romagnola. L’accusa nei suoi confronti è stata formulata dal sostituto procuratore di Rimini, Gemma Gualdi. Infatti l’ex pugile, dopo un alterco avuto in mattinata con la donna, sembra per motivi riconducibili al lavoro e al denaro, è ritornato verso le 16.30 all'interno della palestra di cui è socio di minoranza, , armato di un coltello da cucina, prelevato da casa, con una lama di 20 centimetri. Una volta di fronte alla donna, l'ha colpita al fianco destro provocandole una ferita profonda circa 15 centimetri. Alla polizia la donna ha raccontato che la lite era scoppiata in seguito a continue pretese di soldi da parte di Stecca, che lei non riteneva dovergli dare. Dalla questura di Rimini si è saputo che la donna, 49 anni, è stata condotta in ospedale per un delicato intervento chirurgico. E' fuori pericolo ma resta in prognosi riservata. Nato a Santarcangelo di Romagna nel 1960, Stecca vinse il titolo mondiale dei pesi supergallo Wba nel 1984. Abbandonò la carriera quando, cinque anni dopo, fu investito da un'automobile rompendosi il ginocchio e riportando diverse fratture. Stecca salì sulle cronache dei giornali anche nel 2008 quando minacciò di gettarsi dal cornicione di una galleria dell'A14, subito dopo Riccione. Stecca, 53 anni, dovrà ora rispondere dell'accusa di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione

La classifica più “golosa” al mondo! I migliori 10 chef in circolazione

Per combinazione, avreste gradito che uno degli chef più conosciuti e ricchi al mondo fosse stato alle vostre dipendenze, nella vostra cucina per prepararvi qualche piatto tipico per un Natale diverso dal solito? Bene vi propongo la classifica più “golosa” in circolazione: buon…appetito!

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Alain Duncasse
Cominciamo da lui, Ducasse, quello che se la passa “peggio” tra questi chef: per carità non fraintendetemi non ha nulla da invidiare agli altri, i suoi piatti sono in grado di sedurre qualsiasi palato fine! E’ anche un imprenditore, di nazionalità francese, e lavora al ristoranteLe Louise XV”, all’interno dell’Hotel de Paris, a Monaco, al ristorante che prende il suo stesso nome che si trova a Parigi e al Jules Verne sulla Torre Eiffel!

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Mario Batali
L’unico della nostra classifica ad essere italo-americano, e ad includere ogni giorno nella sua cucina del piatti tipici italiani! Oltre ad essere cuoco, Mario è anche uno scrittore.


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Paula Deen

Questa cuoca statunitense è una vera e propria celebrity-chef, sempre presente sui tipici programmi televisivi americani di cucina. Gestisce alcuni ristoranti insieme ai figli, e scrive tantissimi ricettari. Nonostante ciò, è stata licenziata lo scorso mese di giugno da un programma tv per insulti razziali!


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Ina Garten
Anche questa chef è statunitense, e il suo patrimonio è di 32 milioni di euro! E’ anche autrice di diversi libri, ovviamente sulla cucina.


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Emeril Lagasse
Emeril Lagasse è un famoso e ricco cuoco statunitense, autore di diversi libri, proprietario di diversi ristoranti negli USA e noto anche per partecipare a programmi televisivi dedicati alla cucina.



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Rachel Ray
Lo sapevate che Rachael Ray, una chef appunto famosissima, si è sposata… in Toscana? E’ famosa per aver condotto un programma TV che prende appunto il suo nome, e per aver scritto libri di cucina basati sul concetto di poter preparare pasti completi in 30 minuti.


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Wolfang Puck
Basta, con cuochi americani: è giunto il momento di presentarvene uno… austriaco! E’ conosciuto in tutto il mondo per essere il cuoco ufficiale della serata di gala successiva all’assegnazione dei premi Oscar!



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Gordon Ramsay
Ed ora, ci spostiamo in Scozia: Ramsay è un cuoco e personaggio televisivo britannico, noto per condurre diversi programmi televisivi dedicati alla cucina, tra cui anche dei reality show. Nel corso della sua carriera, gli sono state assegnate ben 13 stelle Michelin!


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Jamie Oliver
Restiamo in Gran Bretagna, ma andiamo però in Inghilterra, per incontrare il secondo chef più ricco del mondo: Jamie Oliver, un famosissimo cuoco, scrittore e conduttore di programmi televisivi!



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Alan Wong
Lo sapevate che lo chef più ricco del mondo è un giapponese? Eccolo qua: il suo nome è Alan Wong, ed il suo patrimonio personale ammonta a ben 808 milioni di euro!

FIORI D'ARANCIO

FIORI D'ARANCIO Stemperate in un tegame 150 g di zucchero al velo, 5 dl di succo d'arancia e la polpa di un'arancia pelata al vivo e ridotta a dadini. Portate a bollore e fate ridurre il tutto della metà: accorreranno circa I0 minuti. A parte sbattete 6 uova, 2 cucchiai di Rum bianco e 20 g di farina setacciata. Mescolate questo composto con lo sciroppo d'arancia, poi riempite 12 stampini a forma di fiore. Cuocete i vostri fiori d'arancio in forno a bagnamaria a 200°C per circa 40 minuti. Raffreddateli in frigorifero per 3 ore e serviteli capovolti sui piattini da porzione.
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