Il-Trafiletto

08/12/13

Oscar Europeo per "la grande bellezza" di Sorrentino

Incetta di premi agli EFA: Toni Servillo miglior autore e oscar a Sorrentino.
Oscar Europei
Paolo Sorrentino vince l’Oscar europeo La Grande bellezza fa il pieno agli Efa: Toni Servillo è il miglior attore Paolo Sorrentino vince l’Oscar europeo
La Grande bellezza fa il pieno agli Efa: Toni Servillo è il miglior attore
Poker di premi per La grande bellezza di Paolo Sorrentino agli Efa, gli European Film Awards, considerati gli Oscar europei, assegnati ieri sera a Berlino. Oltre ai riconoscimenti per il miglior film, il miglior regista e il miglior attore (Toni Servillo), tra i premi tecnici già assegnati c’è quello per il miglior montatore, andato a Cristiano Travaglioli.
La grande bellezza è il film che l'Italia ha candidato nella corsa a un posto nella categoria Miglior film straniero per i prossimi Oscar.

Scoperta una miracolosa pillola che sconfigge l'epatiteC | Ma a che prezzo?

 Per quattro settimane di cura servono 28mila dollari, che diventano 84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quota 168mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più resistenti.
L'Italia il Paese europeo più colpito con due milioni di contagiati. Per gli esperti: "È una rivoluzione, una grande notizia per tutti quelli che soffrono di epatite C". I medici americani non hanno dubbi: il farmaco, approvato ora dalla Food and Drug Administration, è destinato ad aprire una nuova frontiera nella lotta ad una delle malattie più pericolose e diffuse.

Epatite C
La medicina miracolosa è una pillola da prendere una sola volta al giorno, si chiama Sovaldi e il principio attivo che combatte il virus è il sofosvubir, una molecola in grado di sconfiggere anche i ceppi più resistenti. In questo modo diventano inutili le punture di interferone, sino ad oggi l'unico rimedio efficace, ma che porta con sé pesanti effetti collaterali: insonnia, nausea, depressione, sintomi influenzali. E oltre ad essere molto meno invasiva la cura promette percentuali di successo altissime: attorno all'80% secondo gli ultimi test, che però necessitano di altre conferme. "È un passo avanti eccezionale nella lotta all'epatite, riusciremo a sconfiggere con molta più facilità il virus soprattutto nei pazienti cronici": dice al New York Times, Edward Cox uno dei membri della commissione Fda. C'è però una controindicazione destinata a riaccendere le polemiche sull'accesso ai farmaci, ovvero il costo della pillola. Per quattro settimane di cura servono 28mila dollari, che diventano 84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quota 168mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più resistenti. "È inaccettabile e vergognoso: non c'è alcuna logica che giustifichi questi prezzi. Una follia sulla pelle dei pazienti di tutto il mondo": attacca Michael Weinstein presidente di una delle maggiori organizzazioni che aiutano i malati di Aids, protagonista in passato di altri scontri durissimi con Big Pharma sul prezzo dei medicinali. La Gilead Science, la società che produce la pillola reagisce con la consueta tranquillità: "Il prezzo è in linea con il mercato, anzi se confrontato con altri concorrenti che sono meno efficaci e innovativi è persino basso. Cercheremo poi di attuare dei programmi per aiutare i malati che non hanno i mezzi". Per la società è un successo annunciato, secondo gli analisti di Wall Street, il farmaco è destinato a superare tutti i record di vendita e ricompenserà ampiamente gli 11 miliardi di dollari investiti nel progetto. La Gilead batte tutte le altre grandi compagnie farmaceutiche che stanno lavorando nella ricerca di cure simili. "Nei prossimi 18 mesi arriveranno altre medicine che semplificheranno di molto la cura dell'epatite, saranno meno invasive e soprattutto porteranno il tasso di guarigione oltre il 90%", dice ancora Cox. Novità che arriva proprio in uno dei picchi più alti di ammalati: nel mondo sono 180 milioni, quasi quattro negli Stati Uniti, quasi due in Italia, anche se sono pochissimi quelli che si curano. "Si sta manifestando il virus in quei pazienti che l'hanno contratto anche molti anni fa, quando ancora non si conoscevano tutti i pericoli di comportamenti a rischio: come i rapporti sessuali non protetti o lo scambio di siringhe", spiegano gli esperti. Numeri che adesso sembrano destinati a diminuire con le nuove cure, anche se prima di venire importate in Italia e in Europa ci vorranno ancora un paio di mesi. L'epatite C inizia a far meno paura, a patto di aver qualche migliaio di dollari in tasca.                                                                                fonte

"Bloccheremo l'Italia" lo slogan dei "forconi.

Dalle 22 dell'8 dicembre scattano manifestazioni in 96 presidi in tutta Italia. La Sicilia è già in tilt,
resse ai distributori, auto in colonnato e traffico impazzito a Catania. Il movimento "dei Forconi", formato da autotrasportatori e agricoltori, agiranno in tutta Italia, l’azione a Torino, Triveneto, Latina e la Sicilia i punti critici.
Il Viminale risponde: “Contro i blocchi pronti a usare anche gli idranti. Saranno impiegati anche gli idranti, per liberare le strade, gli svincoli autostradali, le provinciali". 
È quanto scrive il Viminale nell’ultima informativa spedita ai prefetti e questori. "Procederemo con fermezza nei confronti di soggetti o gruppi intenzionati a porre in essere azioni illegali".
"Il fronte contestativo - si legge nel documento del Viminale - non esclude il ricorso a forme eclatanti di protesta con l’attuazione di blocchi della circolazione ad oltranza, finalizzati a generare disagi agli autotrasportatori non aderenti allo sciopero e all’utenza in genere, con possibili tensioni sotto il profilo dell’ordine pubblico". È una vigilia carica di tensione.Tra gli organizzatori della protesta ci sono piccoli padroncini, allevatori, agricoltori, ma anche liberi professionisti. La sensazione a poche ore dall’inizio della protesta è che nessuno sia in grado di prevedere quanto sarà estesa e se sarà violenta.

07/12/13

Una Juve..."sette bellezze" non si ferma più: 0-2 al Bologna senza faticare troppo!

Questa è proprio una Juve sette bellezze! Ieri sera espugna il Dall’Ara di Bologna con Chiellini e il fresco di rinnovo contratto Vidal e si porta a +9 dal Napoli. Ma ritorniamo indietro di qualche mese esattamente quando subì una sonora sconfitta a Firenze. La Juventus cede 4-2 ad un superbo Giuseppe Rossi, scatenando l’opinione pubblica! Ormai le critiche non si contano più: “giocatori troppo appagati”, ed ancora “Conte ha perso smalto”, “Llorente è un fallimento”, “Marchisio? Meglio rottamarlo”! Queste sono solo alcune delle critiche levate alla Juventus, reduce dall’aver vinto ben due campionati con autorità tipica del suo blasone, dopo due settimi posti da far inorridire anche i più accaniti sostenitori bianconeri.

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Antonio Conte all. Juventus
Quel giorno dopo quella sconfitta, scattava qualcosa di imponderabile nella testa dei giocatori e nella mente del loro tecnico! Da grande squadra qual’è dimostra di essere non una squadra grande ma una GRANDE SQUADRA! La Juventus si rimette in piedi, ricomincia a camminare con sicurezza, e quindi riprende a correre. Da allora, la squadra di Conte non si è più fermata. Ad oggi sono ben sette le vittorie di fila in campionato, con 15 goal fatti e 0 subìti. Una striscia record che ha permesso a Buffon di migliorare il suo primato di imbattibilità in un’unica stagione e di portarlo a 640’ (nell’arco di due campionati differenti, SuperGigi era arrivato a 761’).

Tredici vittorie, un pareggio e una sconfitta: per un totale di 40 punti su 45 a disposizione. Mai la Juventus di Conte era partita così forte. Da quando ci sono i tre punti, poi, i bianconeri hanno fatto meglio solo in un’altra occasione: stagione 2005-2006, la Juventus-corazzata di Capello arrivò addirittura a 42. Erano gli anni di Calciopoli, ma quella squadra era davvero piena di fuoriclasse. La Juventus vista contro il Bologna non ha nemmeno faticato. Vidal nel primo tempo, che festeggia con l’11o centro stagionale una settimana impreziosita dal rinnovo di contratto, e Chiellini nel finale: vittoria con il minimo sforzo, facendo tra l’altro risposare cinque (Bonucci, Lichtsteiner, Asamoah, Tevez, Llorente) degli undici giocatori che molto probabilmente saranno titolari nell’inferno di Istanbul.

In campionato, Conte guarda tutti dall’alto verso il basso: la Roma ora è a +6 punti, ma deve ancora giocare, e come lei anche il Napoli, che guarda la Vecchia Signora a 9 lunghezze più in basso. Il tentativo di fuga c’è, ora tocca alle avversarie rispondere. La Juve, nel frattempo, sposta l’attenzione verso la Turchia: c’è da domare l’urto del Galatasary di Drogba, Mancini e Sneijder. Vincere questa volta non sarà necessario, basterà pareggiare. Ma fare troppi calcoli conviene poco e serve a niente.


Tra virus di tipo A e quello di tipo B ecco cosa fare con l’influenza stagionale!

L’aspettavamo ormai da tempo ed è arrivata: l’influenza stagionale si è fatta viva, con l’isolamento, annunciato soltanto pochi giorni fa, del primo dei tre virus influenzali che caratterizzeranno la stagione influenzale che attraverseremo, il principale in termini di capacità diffusiva. Il virus a cui si fa riferimento è di tipo A, sottotipo H3N2, cui presto si aggregheranno l’H1N1 (il responsabile della pandemia del 2009, ora declassato a virus stagionale) e un virus del Massachusetts, di tipo B. “Le previsioni di inizio della nuova stagione influenzale sono quindi confermate”, commenta a Wired.it Fabrizio Pregliasco del dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università di Milano, “dai primi casi isolati passano in genere dalle 4 alle 6 settimane per l’inizio della vera e propria epidemia. È ragionevole credere che da Natale in poi ci sarà un crescendo nel numero di influenzati, fino a raggiungere un picco nell’arco del mese di gennaio”.
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Influenza 2013/14
Quanti saranno gli allettati quest’anno dell’influenza? Circa 4-4,5 milioni di italiani secondo Pregliasco, anche se dire con certezza quel che sarà dell’influenza che verrà è difficile, perché così proprio come il tempo, questa è imprevedibile. Anzi dipende essa stessa dalle condizioni meteorologiche, dalle temperature in particolare: più freddo farà maggiori saranno i casi, perché il virus influenzale trae vantaggio dal freddo, spiega il ricercatore. E non è difficile da capire: più farà freddo, più staremo al chiuso con maggiore probabilità di scambi, di passaggio delle infezioni.

La buona notizia è che ci si può ancora vaccinare, “dal momento che la vaccinazioneprotezione dopo dieci giorni, e considerato che da Natale in poi assisteremo a un crescendo dei casi”, continua Pregliasco. Ma una volta caduti vittime di nasi colanti e acciacchi diffusi, come si è certi di avere l’influenza e non un banale raffreddore? E come intervenire?

“La vera influenza è diversa da una manifestazione di disturbo respiratorio generale, per la presenza contemporanea di tre caratteristiche: sensazione di spossatezza, stanchezza; febbre elevata sopra i 38 gradi e sintomi respiratori come naso chiuso”, precisa il ricercatore, “L’influenza comunque non deve restare preoccupazione, si tratta di un disturbo banale se vogliamo ma da non sottovalutare al tempo stesso perché in una percentuale di casi, nelle persone più fragili, può portare delle complicanze, come indebolimento della funzione cardiaca e di quella respiratoria”. Per questo, nei soggetti a rischio – a differenza della popolazione generale che può ricorrere solo a farmaci per il trattamento della sintomatologia influenzale, su consiglio del farmacista e operando in regime di automedicazione responsabile – è consigliabile anche la somministrazione di antivirali. Certo è poi che per tutti se i sintomi dopo tre/quattro giorni rimangono meglio rivolgersi al medico.


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